Libri di Andrea Damiano
L'esule
Pearl S. Buck
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 272
La giovane moglie di un pastore presbiteriano lascia nel 1880 la Virginia e assieme al marito si reca in missione nella lontana Cina, affrontando un vero e proprio "esilio" dalla patria e dalla famiglia, nella speranza che il suo sacrificio le permetta di cogliere quel segno di Dio che attende da sempre. La morte prematura di quattro dei sette figli farà perdere senso a qualunque scelta, e Carie, la cui profonda natura è quella di una ribelle, si sentirà "esiliata" anche dal marito e dalla sua fede. In "L'esule" (1936) è la figlia, la scrittrice Nobel Pearl S. Buck, a narrarci la sua vita, trasformando la storia familiare in un racconto ricco d'amore e comprensione quanto lucido nei giudizi morali e culturali.
La buona terra
Pearl S. Buck
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 332
Per il contadino cinese Wang Lung, per la sua umile e rassegnata moglie O-Lan e per i loro parenti, la terra rappresenta tutto: il benessere, l'unione della famiglia, le tradizioni più sacre, le virtù delle generazioni passate e le speranze di quelle future. La buona terra descrive con sobrietà, potenza e un profondo e sottile senso di umanità un mondo di umili e oppressi; la scrittura di Pearl S. Buck, realistica e schiva eppure profondamente emozionante, affascina ancora oggi i lettori con il racconto della Cina dei primi decenni del Novecento, un Paese a noi poco noto, con la sua millenaria cultura, la sua antica miseria, la sua dignità, la sua poesia delle cose semplici.
Rosso e Grigio
Andrea Damiano
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2000
pagine: 184
Incorniciato in una finzione editoriale che lo vuole pubblicato postumo, il diario di Damiano è un lungo faccia a faccia dell'autore con se stesso e con la miseria morale dell'Italia fascista in guerra. In una Milano bombardata, svuotata dallo sfollamento, l'autore assiste con disgusto alle mille scene di ordinaria piccineria innescate dall'incombere della tragedia e riflette con durezza sulle corresponsabilità degli italiani, e sulle proprie, nel fascismo. Una riflessione di un pessimismo radicale, che la liberazione e le sue feste crudeli non fanno che acuire.