Libri di Alessio Papalia
Anni senza musica
Alessio Papalia
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2025
Racconti brevi e libere parole che si mescolano ad immagini create dallo stesso autore. Suoni, pensieri e colori connessi al nostro presente - e più precisamente al biennio 2020 – 2022 (periodo in cui i racconti sono stati scritti) - caratterizzato da ingenti stravolgimenti, spesso connotati dal dolore, dalla mancanza di qualcosa o qualcuno, e da rapporti umani complicati. Personaggi che vagano in direzioni diverse, accomunati dalla ricerca di qualcosa di vero. Attraverso istantanee di uomini e donne resistenti, in anni di apparente silenzio o in frangenti di tempo sospeso, si avventurano i sensi tra le parole di un'umanità nascosta e si ascoltano canzoni che accompagnano gli accadimenti e i ricordi dei personaggi, sottolineando momenti di libero pensiero.
Same, same... But different. Thailandia, Laos, Vietnam, Cambogia
Alessio Papalia
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
Una raccolta di esperienze attraverso un viaggio in quattro paesi. Vita quotidiana e incontri speciali si mescolano tra luoghi turistici e angoli nascosti. Attraversando diverse culture si dipanano pagine di situazioni inaspettate; momenti felici, difficoltà e amare circostanze. Un viaggio alla riscoperta di se stessi; una messa in discussione dei valori, a sostegno della voglia di improvvisare e superare le barriere linguistiche e culturali. In un flusso continuo di parole, azioni e pensieri, scorre la voglia di conoscere e incontrare, per scoprire che a volte è davvero necessario percorrere tanta strada e tanti chilometri per capire chi siamo.
Prospettive visive della morte. Dal lamento rituale all'oblio culturale del lutto
Alessio Papalia
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2023
pagine: 231
Per mezzo dello sguardo l'uomo si difende dalla morte, incognita della vita per antonomasia. Ripercorrendo gli studi su lutto e cordoglio, si esaminano le tradizioni di alcune comunità del meridione d'Italia oggi pressoché scomparse. Con alcuni documentari etnografici di stampo demartiniano, sono stati studiati la morte, il lutto e il cordoglio in alcune culture "subalterne", prestando particolare attenzione al lavoro di Luigi Di Gianni, regista che in varie occasioni collaborò con l'antropologo Ernesto De Martino. Attraverso questi documenti si studia il lamento rituale, importante forma terapeutica canonizzata, con cui la comunità si rende partecipe del dolore dei luttuati, aiutandoli ad elaborare l'accaduto. La contemporaneità dell'oblio del lutto viene invece esaminata attraverso alcuni film fiction, che diversi nelle loro sottotematiche, propongono situazioni a noi più comuni, in cui l'uomo di oggi non riesce ad affrontare adeguatamente la perdita di un proprio simile. Altri documentari, tra cui un'intervista filmata ad un'anziana zia dell'autore, costituiscono il ponte tra un passato marcato da espedienti "tradizionali" e un presente caratterizzato da un allontanamento del dolore, sempre più veloce, che porta - attraverso l'oblio - un maggiore senso di smarrimento e solitudine. Il fulcro del presente lavoro costituisce la tesi di ricerca in antropologia visiva dell'autore. Si ritiene di poterla riproporre oggi come possibile strumento di pensiero, dati gli anni concitati che tutti stiamo vivendo. Anche se quanto accaduto alla nostra società negli ultimissimi tempi, non viene qui affrontato - poiché si tratterebbe di un'autonoma complessa ricerca - si intende comunque offrire utili spunti di riflessione, atti alla difesa del pluralismo delle idee, delle tradizioni, delle culture, e degli infiniti modi di vivere e morire.

