Libri di Aldo De Francesco
Totò sbanca. Conoscere e amare il principe Antonio de Curtis
Libro: Libro in brossura
editore: Iuppiter
anno edizione: 2016
pagine: 176
Non c’è giorno in cui in televisione o nella teca infinita della rete Totò non sorrida ed esploda il suo estro, continuando a vestire i panni di scacciapensieri in una società dov'è caduta ogni segnaletica di buon senso e s’è persa la misura di tutte le cose. Alle porte dei cinquant'anni dalla morte del principe Antonio de Curtis, i giornalisti Gianni Ambrosino e Aldo De Francesco hanno raccolto l’idea di raccontare vita e carriera di un gigante dello spettacolo e della commedia dell’arte che ancora oggi, nonostante il mutare di modi, costumi e tendenze, è al centro della scena. La presente opera è un saggio corale che narra e svela grandezze, amori, fragilità e sogni del «marziano del Rione Sanità» attraverso originali interventi, testimonianze inedite, una sorprendente sezione antologica e un’ultima parte in cui scorre un inarrestabile fiume di battute, curiosità e aneddoti. Pagine scritte e pensate come un invito alla lettura e rilettura di un mito che merita di essere rivissuto e conosciuto dalle nuove generazioni per il modo in cui ha onorato Napoli e ha creato una maschera irripetibile e senza tempo.
Festabarocca. Il carnevale di Montemarano. Popolo, caporabballi e viceré
Aldo De Francesco
Libro: Copertina morbida
editore: Iuppiter
anno edizione: 2015
pagine: 118
"In queste pagine di Aldo de Francesco la rievocazione del Carnevale della sua infanzia a Montemarano ha la freschezza di una fonte viva, da cui sgorga un'acqua che zampilla nel futuro. Siamo di fronte a un libro molto ricco, che si presta a diversi livelli di lettura: la riflessione colta, sulla festa popolare e sulla dimensione mitica della cultura meridionale; la raccolta di ricordi della infanzia; l'immagine pittorica che sintetizza l'interpretazione del Carnevale e al tempo stesso affida all'intelligenza e all'intuito una sovrabbondanza di percezioni e di significato." (Dal saggio introduttivo di Toni Iermano)
Il novellino montemaranese. Personaggi e umorismo nel paese de «Lo cunto de li cunti»
Aldo De Francesco
Libro: Copertina morbida
editore: Iuppiter
anno edizione: 2012
pagine: 140
I personaggi del "Novellino", colti nella loro spontanea e reale vita di rapporto sociale, di lavoro e anche di ozio, nascono da radici inconfondibili per spirito, forza, vitalità e fantasia. Si direbbe, per voglia di memoria, sulla scia delle "Trecento novelle" del Sacchetti, del "Novellino" di Masuccio Salernitano e soprattutto delle libere invenzioni di Giambattista Basile, autore del capolavoro, scritto a Montemarano, "Lo cunto de li cunti" che, con ironia, magia e tanto coraggio, insegna il valore della libertà, di pensiero e di ispirazione, senza pregiudizi o falsi moralismi, contro "li superiori" di ogni tempo e l'immancabile codazzo dei loro zerbini.
Viento 'e cimma. Poesie montemaranesi
Aldo De Francesco
Libro: Copertina morbida
editore: Iuppiter
anno edizione: 2011
pagine: 72
Ripercorre la storia civile e religiosa, partendo dalla ferma barriera, opposta alla grandezza di Roma, in nome della stirpe sannita, che resta un segno distintivo dell'animo autenticamente irpino.
Il sindaco della Prima Repubblica
Aldo De Francesco, Franco Picardi
Libro: Copertina morbida
editore: Iuppiter
anno edizione: 2010
pagine: 111
"In pochi mesi, a Palazzo San Giacomo, dovetti misurarmi con una valanga di inaudite difficoltà: il dopo Valenzi, il disimpegno amministrativo del Pci, la destabilizzante lotta tra il Psi di Craxi e i comunisti, sullo sfondo di una città macerata dalla disoccupazione, alle prese con la ricostruzione, la guerra di camorra e gli emergenti tragici disegni eversivi. Vinsi la sfida di sindaco "precario", senza aumentare di una sola lira la spesa pubblica, mettendo Roma di fronte a precise responsabilità. Roma capì e rispose". Franco Picardi, storica figura del partito socialdemocratico, in un'intervista-confessione curata dal giornalista Aldo de Francesco, rivela fatti, misfatti e retroscena della Napoli degli anni Ottanta, che lo vide protagonista, come sindaco della città, nel 1984. Nel suo racconto, puntiglioso e attento, emergono significativi passaggi della vita di Napoli e riaffiorano amicizie e rapporti con figure di primo piano della politica italiana, da Giuseppe Saragat a Giorgio Napolitano, da Bettino Craxi a Giorgio Almirante, da Giovanni Goria a Giuseppe Galasso. Il libro è soprattutto la storia della passione politica di un uomo perbene col talento della coerenza.
Piazza Napoli. Battute, trovate e motti di una città spettacolare
Aldo De Francesco
Libro: Copertina morbida
editore: Iuppiter
anno edizione: 2009
pagine: 160
Dal convento ai lager e ritorno. La vita eroica di padre Pio Ricciardelli
Aldo De Francesco
Libro
editore: Adriano Gallina Editore
anno edizione: 1998
pagine: 145
Il carnevale di Montemarano
Aldo De Francesco
Libro
editore: Edizioni del Delfino
anno edizione: 2003
pagine: 144
I miei anni con padre Pio
Antonio Gambale, Aldo De Francesco
Libro
editore: Edizioni del Delfino
anno edizione: 2002
pagine: 128
La stanza dei casti amanti. Una storia familiare
Aldo De Francesco
Libro: Libro in brossura
editore: Iuppiter
anno edizione: 2023
pagine: 102
In un paese irpino c’è un palazzo magico dove vive un’antica famiglia gentilizia del Sud, al centro, dopo la conquista del regno di Napoli e la successiva unificazione d’Italia, di una spaccatura per differenti fedeltà dinastiche. Un ramo familiare continua a vivere nel mito dei Borbone, l’altro, invece, guarda oltre ai Savoia, con minore nostalgia per il passato. Due modi d’intendere il mondo, che si riflettono anche sui modelli di vita: l’uno, chiuso e sospettoso verso ogni nuovo modello di società; l’altro, aperto e disposto a misurarsi con la realtà. In un intreccio di rituali, feste sacre, credenze e rivelazioni, la storia prende corpo aprendo una galleria di personaggi intimamente legati al telaio delle tradizioni e alla narrazione dei ricordi e di racconti intriganti, non si sa fino a che punto veritieri. Tra questi, quello che ruota intorno a una stanza dell’antico palazzo misteriosamente chiusa, eppure così presente nell’immaginario dei ragazzi che fermano le loro corse davanti a quella porta. Un mistero che pare risolversi giorni dopo il terremoto del 23 novembre 1980.