Libri di Alberto Magnani
L'ultimo volo. Storia di piloti e di aerei
Alberto Magnani, Paolo Migliavacca
Libro: Copertina morbida
editore: La Memoria del Mondo
anno edizione: 2014
pagine: 164
Le campagne tra i Navigli e il Ticino durante la seconda guerra mondiale furono continuamente sorvolate da stormi di aeroplani. Alcuni bombardavano i ponti e le città vicine, altri calavano a mitragliare tutto quanto si muovesse, persino le biciclette e i carri funebri. Qualcuno precipitò. In questo libro si raccontano le storie, a volte drammatiche, a tratti grottesche, di aerei e aviatori precipitati nei campi. L'aviatore perso per strada e quello che iniziò, in un letamaio di Motta Visconti, un'incredibile odissea per attraversare gli Appennini; i mitraglieri americani tenuti nascosti in riva al Naviglio e portati in giro in tram e in bicicletta; il partigiano, eroe per poche ore, che volò su una colonna militare tedesca. E poi, la terribile cronaca dei mitragliamenti e la storia, dal finale beffardo e imprevedibile, dell'asso Carlo Magnaghi, originario di Gaggiano.
Il quaderno di Carla. I ricordi di Carla Morani deportata ad Auschwitz
Massimiliano Tenconi, Alberto Magnani
Libro: Copertina morbida
editore: La Memoria del Mondo
anno edizione: 2008
pagine: 160
Piero Francini un operaio nella storia del Novecento
Alberto Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Liberetà
anno edizione: 2011
pagine: 126
Flavio Belisario. Il generale di Giustiniano
Alberto Magnani
Libro: Copertina morbida
editore: Graphe.it
anno edizione: 2017
pagine: 174
Belisario fu l'ultimo grande generale dell'antichità. Alla testa degli eserciti dell'Imperatore Giustiniano, combatté contro Persiani, Vandali, Goti e Unni, riconquistando parte dell'Impero d'Occidente. La sua figura, celebrata da Dante Alighieri, ha ispirato poeti, artisti e romanzieri, sino a essere trasfigurata addirittura in personaggi della fantascienza. Ma chi meglio ha raccontato Belisario è stato il suo segretario Procopio, che ne eternò la fama nella propria opera storiografica, salvo poi demolirne il mito nelle Carte segrete. In questa biografia si tenta di ricostruire la vita di Belisario nella sua interezza, in modo da comprenderne le idee strategiche, chiarire il suo reale rapporto con Narsete, il generale che, a torto, gli viene tradizionalmente contrapposto, senza trascurare il suo movimentato matrimonio con l'energica Antonina. Sullo sfondo, le vicende di un periodo decisivo per la Storia, in cui il mondo antico è ormai avviato al tramonto.
Teodolinda. La longobarda
Alberto Magnani, Yolanda Godoy
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 144
Straordinario e inconsueto per una regina longobarda il fascino che Teodolinda, la «gloriosissima», esercitò già all’epoca sul suo popolo. Teodolinda, regina dei Longobardi, era gloriosissima già per i suoi contemporanei. Spesso nelle fonti le viene accordato questo appellativo e le pagine che le dedica Paolo Diacono la circondano di un fascino sconosciuto alle altre regine di quel popolo. Ma in cosa consistette la gloria di Teodolinda? La regina, in realtà, è poco conosciuta. Niente di strano: le fonti sono avare di informazioni precise sul suo conto, così come avviene, del resto, per tanti altri personaggi del suo tempo. È possibile, tuttavia, ricomporre un ritratto dai contorni abbastanza definiti. Teodolinda non fu solo «la regina che convertì i Longobardi al cattolicesimo» con la collaborazione di papa Gregorio Magno. Il carteggio tra lei e il pontefice, riportato in appendice, rivela un rapporto estremamente complesso, legato anche al ruolo della donna nell’antica cultura germanica. Teodolinda svolse anche un ruolo politico attivo, prima a fianco del marito Agilulfo, poi da sola quando, in qualità di reggente, governò il Regno longobardo per alcuni anni, dialogando con le maggiori personalità del suo tempo e godendo di prestigio internazionale.
Robotica: tra realtà e fantascienza
Roberto Cingolani, Alberto Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Canneto Editore
anno edizione: 2018
pagine: 48
Cosa sono i robot? Possono davvero “rubarci” il lavoro, o possono essere invece dei validi aiutanti per le professioni del futuro? Cosa s’intende con “intelligenza artificiale”? Chi è responsabile di un errore commesso da una macchina che si guida da sola? A queste e molte altre domande legate a una tematica tanto complessa quanto affascinante come le nuove tecnologie (ICT) tentano di rispondere Roberto Cingolani e Alberto Magnani: l’occasione per l’uscita di questo volume, che vuole fare chiarezza tra la realtà dei fatti e quello che ci immaginiamo dai film di fantascienza, è stato l’incontro organizzato il 7 marzo 2018 all’interno delle celebrazioni per il IX centenario della consacrazione della cattedrale di San Lorenzo a Genova. Come affermano gli autori, il momento giusto per riflettere di questi argomenti è proprio oggi, senza nascondere la testa sotto la sabbia, ma cercando di capire un fenomeno a cui sicuramente non possiamo sottrarci. Introduzione di Maurizio De Gioia.
Gioventù sprecata. Perché l'Italia ha fallito sui giovani
Alberto Magnani
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 120
Essere giovani nell’Italia di oggi è una colpa. Almeno nel mondo del lavoro, viste le basse retribuzioni, il precariato e la quasi totale assenza di un ricambio generazionale. Alberto Magnani racconta la crisi dei suoi coetanei, delusi da una politica che sembra averli dimenticati, e riflette sui rischi che incombono sul nostro Paese: migrazioni di massa di lavoratori qualificati, un sistema previdenziale sbilanciato sulle vecchie generazioni e l’allontanamento delle nuove dalla “cosa pubblica”. Una situazione che ci separa dal resto dell’Europa, e costringe quella che dovrebbe essere la maggiore forza per l’economia di uno Stato – i giovani lavoratori nel pieno del loro entusiasmo e delle loro energie – alla rassegnazione e, sempre più spesso, alla fuga.
Genserico. Il re dei Vandali che piegò Roma
Alberto Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2020
pagine: 104
Genserico è stata una delle figure chiave dell'ultimo periodo di vita dell'Impero romano d'Occidente. Genserico re dei Vandali fu una delle figure più importanti del V secolo e uno degli artefici della caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Giunse al potere quando il suo popolo, stabilitosi in Spagna dopo essere penetrato nell’Impero, era tenuto in scarsa considerazione dai contemporanei: Genserico lo condusse in Africa, dove fondò un Regno con capitale Cartagine, sottraendo a Roma una provincia fondamentale per l’economia e per il gettito fiscale dell’Impero. I Vandali, da guerrieri a cavallo, si trasformarono in marinai e iniziarono una serie di incursioni per mare sulle coste del Mediterraneo. Clamorosa fu l’incursione del 455, che portò i Vandali a risalire il Tevere e a saccheggiare Roma. Tutti i tentativi di eliminare il Regno fondato da Genserico fallirono miseramente e la crisi in cui versava l’Impero ne risultò accelerata. Genserico morì dopo mezzo secolo di governo, facendo in tempo ad assistere alla deposizione dell’ultimo Imperatore d’Occidente.
Le due Italie. Perché il Paese è sempre più diseguale
Alberto Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 108
No, non sta andando “tutto bene”. La crisi economica prodotta dal Covid-19 rischia di esacerbare, ancora di più, le diseguaglianze sociali latenti o visibili nell’economia italiana: poveri ancora più poveri, lo scollamento fra Sud e Nord, le disparità fra nuove e vecchie generazioni, i divari fra donne e uomini, il gap fra garantiti e precari, fino ai tanti invisibili del nostro mercato del lavoro. Lo scenario, compromesso prima del Coronavirus, sta diventando ancora più esplosivo dopo il trauma della pandemia. Tra storie personali e analisi economiche, il libro ripercorre un Paese sempre più spaccato e diseguale, spiegandoci come siamo arrivati fin qui e dove rischiamo di andare quando torneremo alla normalità. Con una domanda: siamo sicuri di voler tornare a quella normalità?
Aureliano. Riunificatore dell'Impero
Alberto Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 104
Lucio Domizio Aureliano (Sirmio, 9 settembre 214 /215 – vicino Bisanzio, 25 settembre 275) apparteneva a una famiglia di agricoltori. La sua carriera militare venne favorita dall'imperatore Valeriano e si affermò durante l'impero di Gallieno. Era di spirito pronto, d'indole impetuosa e inesorabile, tanto che i compagni d'arme gli rifilarono il nomignolo di "mano al ferro [spada]". Nel 270 le truppe lo acclamarono Imperatore. L'Impero pareva prossimo allo sfacelo: regnavano disordine, miseria ed epidemie; lo stato era finanziariamente fallito; l'esercito in continua rivolta; i confini, per tutta la distesa dal Reno al Danubio, in preda a Iutungi, Alamanni, Vandali e Goti; la Gallia e la Britannia ormai s'erano costituite in uno stato, romano di forma, ma autonomo; i territori d'Asia soggetti ai sovrani di Palmira, in particolare a Zenobia, erano legati a Roma in apparenza. Aureliano riuscì nei primi tre anni a rinsaldare la compagine dello stato romano e a salvarlo e poté celebrare un trionfo (274 d. C.) dei più fastosi che Roma abbia veduto e uno dei più meritati, ricevendo il titolo di restitutor orbis (riunificatore dell'Impero). L'opera restauratrice di Aureliano ebbe largo campo anche nella pubblica amministrazione e in particolare nella parte finanziaria. La sicurezza e gli abbellimenti di Roma, il mantenimento e l'igiene della popolazione occuparono molta parte dell'attività di questo imperatore che, inoltre, diede inizio alla costruzione di quelle mura attorno a Roma che portano ancora il suo nome. La sua opera militare e politica fu compiuta con coscienza romana, volta a rafforzare il potere centrale. I trionfi militari gli conferirono l'autorità necessaria a intraprendere l'opera di restaurazione della disciplina dell'esercito che portò avanti col solito rigore inflessibile, cosa che finì con alienargli il sostegno di alcuni ufficiali che ne decretarono la morte.
Brunilde. Regina dei Franchi
Alberto Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 160
Un ritratto a tuttotondo di una delle donne più complesse del primo Medioevo, principessa visigota, poi regina dei Franchi per quasi mezzo secolo. Brunilde (o Brunechilde), principessa visigota, sposò il re dei Franchi Sigeberto nel 567. Da quel momento conservò il rango di regina per quasi mezzo secolo, sopravvivendo a intrighi, guerre, congiure di palazzo. Dopo la morte violenta del marito, governò dapprima in nome del figlio, quindi dei nipoti, infine, brevemente, persino del pro-nipote. Si contrappose, drammaticamente, alla cognata Fredegonda, l’eterna nemica. Eliminò senza esitare ogni avversario, compreso il vescovo Desiderio, poi canonizzato, e scacciò dalla Gallia san Colombano. Ma fu anche in corrispondenza con papa Gregorio Magno, collaborando ai suoi progetti di evangelizzazione. La sua opera mirò a creare un regno esteso e potente nel cuore dell’Europa, che raccogliesse l’eredità romana, in una prospettiva il cui punto d’arrivo fu rappresentato dall’Impero di Carlo Magno.