Libri di Adriaan Van Dis
Tradimento. Ritorno in Sudafrica
Adriaan Van Dis
Libro
editore: Iperborea
anno edizione: 2013
pagine: 288
Sono passati 38 anni da quando Mulder e Donald militavano in un'organizzazione segreta contro l'apartheid: il sudafricano Donald da severo idealista, figlio dissidente di un pezzo grosso del regime, e l'olandese Mulder da passionale giramondo assetato di avventure. Ritrovato il vecchio amico, Mulder lo raggiunge nel nuovo Sudafrica, ma il ritorno è un brusco risveglio che rimette in discussione il senso della lotta e l'integrità dell'individuo di fronte ai grandi ideali. Un risveglio degli antichi conflitti tra i due compagni, rivali anche nell'amore per Cathérine, figlia ribelle di un ricco afrikaner finita in carcere per un tradimento di cui ognuno sospetta l'altro. E un risveglio ancora più amaro dai sogni della "nazione arcobaleno", dove la segregazione ha radici troppo profonde e lo stesso Donald, paladino degli oppressi, vive in una villa sulle dune lontano dalle baracche dei coloured. Come a riscattare la speranza, Mulder si unisce all'amico in un'ultima battaglia: sfidare trafficanti e pescatori di frodo per salvare il piccolo Hendrik dal tik, la potente anfetamina ricavata da un mollusco che è l'unica fonte di ricchezza locale, e da cui tutti i bambini sono dipendenti. Ma esiste speranza per un paese dove una povera venditrice di ostriche rimpiange l'ordine dell'apartheid? Tradimento è un viaggio nelle contraddizioni di una nazione che diventa specchio delle fragilità umane, nelle sfumature che rimodellano i confini tra il bene e il male ponendo nuove domande senza mai dare risposte...
Il vagabondo
Adriaan Van Dis
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2009
pagine: 252
Mulder, colto e agiato olandese nullafacente a Parigi, vive una routine di rituali quotidiani tra il suo elegante appartamento borghese e le immutabili passeggiate serali, finché l'incontro con un cane, che gli cade ai piedi fuggendo da una casa in fiamme, non arriva a scardinare le sue abitudini e i suoi pregiudizi e a cambiare radicalmente il suo rapporto con il mondo. Lasciandosi "portare al guinzaglio" da quel nuovo compagno senza nome che l'ha scelto per padrone, e che gli insegna il muto linguaggio degli affetti, Mulder vede quella realtà cui è sempre passato accanto senza notarla, estraneo e invisibile, guardando altrove nella sua compiaciuta ricerca di bellezza. La realtà degli esclusi, dei clandestini, dei mendicanti, degli uomini "senza": i senza tetto, senza documenti, senza legge e senza diritti, gli inferi nascosti dietro l'angolo di ogni metropoli occidentale. Incrociando i destini di Ngolo, rifugiato nel campanile, del Chinois, che dorme in bozzoli di cartone, della bella Mme Sri, di cui si innamora, di Fanta, bambina bruciata e di père Bruno, prete scomodo e fuori dagli schemi, Mulder sente di colpo l'impulso di "fare qualcosa", per quanto inutile, inadeguato e illegale possa sembrare. Col sorriso e una tenerezza priva di ogni sentimentalismo, Van Dis trasforma uno svagato vagabondare per le vie di Parigi in un viaggio iniziatico alla ricerca di un senso e di un'appartenenza per arrivare a farsi, se non fratello, almeno testimone consapevole, capace di "vedere e sentire tutto".