Libri di A. Vigorelli
La filosofia di Piero Martinetti
Emilio Agazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2016
pagine: 530
Si pubblica qui la tesi di laurea di Emilio Agazzi, discussa presso l'Università di Genova nel 1945, avendo come relatore Michele Federico Sciacca (1908-1975). Non si tratta di un lavoro giovanile occasionale, ma di una monografia compiuta e originale: la prima ricostruzione organica del pensiero di Martinetti, a pochi mesi dalla scomparsa del filosofo canavesano (1943). Il lavoro di Agazzi, che avrebbe certamente meritato di essere conosciuto in vita, si segnala per la fedeltà filologica ai testi martinettiani (all'epoca di non facile reperimento) e per la maturità del giudizio critico. Quella di Agazzi è una ricostruzione polemica specialmente nei confronti del neoidealismo italiano e del pensiero cattolico, che o ignorò, o travisò strumentalmente, l'opera di Martinetti. Agazzi rivaluta soprattutto il contributo di Martinetti alla storiografia filosofica, all'epoca negletto. In anni di rinascita martinettiana, questo contributo di Agazzi si segnala come un saggio anticipatore e ancora attuale.
Gramsci oltre l'ideologia. Letture e interpretazioni (1960-2010)
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 220
Questa antologia raccoglie nella prima parte alcune letture "ideologiche" di Gramsci che sono avvenute soprattutto negli anni Sessanta e Settanta. Sono stati scelti autori e testi significativi che hanno costituito a suo tempo punti importanti di riferimento: Giorgio Amendola, Norberto Bobbio, Mario Tronti, Emilio Agazzi. Nella seconda parte, vengono proposte invece alcune "letture" gramsciane svolte in anni recenti, tendenti a sottolineare maggiormente la figura di Gramsci (storico, filosofo, studioso del folclore ecc.) come un classico della cultura italiana del Novecento.
Antonio Gramsci. La filosofia della prassi nei «Quaderni del carcere»
Franco Fergnani
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 90
Il principale motivo di interesse che questo testo, scritto nel 1975, è ancora in grado di suscitare, è nella freschezza dell'approccio ai Quaderni gramsciani, che Fergnani leggeva nella edizione critica da poco pubblicata da Einaudi. Essi erano fatti liberamente dialogare con le posizioni del Marxismo occidentale, al fuori di qualsiasi preoccupazione di ortodossia (o anche di "nuova ortodossia", come allora si iniziava a sospettare). Ad essi Fergnani si rivolgeva come ad un classico della letteratura filosofica europea, di cui era recente la riscoperta (significativi erano i costanti richiami alla Francia e al libro di Maria Antonietta Macciocchi). Per questo, è apparso opportuno riproporne l'attenta e scrupolosa esegesi, in un'epoca distratta da eccessive ansie pragmatiche, e che si illude che la fin troppo conclamata "fine delle ideologie" possa giustificarla, dal colpevole oblio delle proprie migliori tradizioni.
La filosofia italiana di fronte al fascismo. Gli anni Trenta: contrasti e trasformazioni
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2008
pagine: 241
Nel 1983 si svolse a Livorno un convegno dedicato alle "Tendenze della filosofia italiana nell'età del fascismo". Il volume raccoglie i saggi di Eugenio Garin, Michele Ciliberto, Ornella Pompeo Faracovi, Michela Nacci, Italo Mancini e contributi nuovi e originali che affrontano più direttamente il tema dell'antifascismo e quello della continuità tra fascismo e post-fascismo.
Kant. Sedici lezioni berlinesi
Georg Simmel
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2004
pagine: 274
Il nucleo originario del libro è costituito da un corso di lezioni tenuto nel semestre invernale 1902-1903 all'Università di Berlino "per gli studenti di tutte le facoltà". La prima edizione del "Kant" è del 1904. L'interpretazione simmeliana di Kant appare fortemente originale nell'ambito del neokantismo tedesco di fine Ottocento. Mentre in generale i neokantiani tendevano a rimuovere dal kantismo ogni interpretazione metafisica, interpretando l'"a priori" come una mera formula logica, Simmel è piuttosto interessato al senso che tale logicizzazione dell'esperienza assume in rapporto alla vita. L'intellettualismo kantiano appare allora come la forma tipica assunta dall'intellettualità nel mondo moderno.