Libri di A. Omodei Zorini
Ulisse. Variazioni di un mito mediterraneo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 80
Ulisse è l'eroe mediterraneo per eccellenza, l'Odissea un'opera consustanziale al mare in cui si svolge e che definisce in un movimento da Oriente a Occidente, metafora anche dello spostamento delle civiltà egemoni lungo le sue rive e oltre. Da Omero a Joyce, passando almeno per Dante, questo ciclo di conferenze vuole offrire al lettore spunti e riflessioni sui vari "avatar" dell'eroe che, più di ogni altro, ha contribuito alla costruzione culturale dell'idea di Mediterraneo, divenendo sempre se stesso e restando sempre irriconoscibile: ora paradigma del viaggiatore occidentale, ora consigliere fraudolento; mito fondatore di varie etnicità e incarnazione dell'istinto a esplorare fino a perdersi; in alcuni testi è modello di umanità, in altri è l'antitesi del buon cristiano; "inventore" del moderno sentimento della nostalgia, lo si può trovare persino nelle vesti di eroe post-coloniale. Senza dimenticare la sua meta e la sua metà: anche Penelope, già negli antichi esametri che ce la presentano per la prima volta, è diversa da come la ricordiamo, e anche lei nel corso dei secoli subirà molte metamorfosi interpretative.
Di questo. A lei e a me. Testo russo a fronte
Vladimir Majakovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2009
pagine: 160
Scritto tra la fine di dicembre del 1922 e il febbraio del 1923, durante il periodo di clausura che Majakovskij si era imposto - anche grazie all'aiuto di Lilja Brik, che evitò in quel periodo perfino di telefonargli - per riflettere a fondo su se stesso e sulla sua opera, "Di questo" rappresenta certamente uno dei culmini della poesia del grande poeta russo, tanto che egli stesso lo considerava "per me, forse, e per tutti gli altri, la cosa di maggiore e migliore elaborazione" che avesse scritto. Il tema, secondo le parole dello stesso Majakovskij, è il vivere quotidiano, "quel vivere in cui niente cambia, che si manifesta oggi come il nostro peggior nemico e che fa di noi dei filistei"; quel vivere che, organizzato secondo i valori più meschini della vita borghese, minaccia quanto c'è di più alto nella vita dell'uomo, la sua capacità di amare e di essere amato. Da questo punto di vista, "Di questo" dedicato a Lilja Brik, ma non solo a Lilja Brik: "a lei e a me" recita letteralmente la dedica, come a definire due entità tanto inseparabili quanto distinte - è anche un lungo poema d'amore, un itinerario verso la donna amata e verso il più assoluto dei sentimenti umani.