Libri di A. Del Puppo
Dino Basaldella nella scultura italiana del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 104
L'itinerario artistico di Dino Basaldella (1909-1977), ben al di là del rapporto con i più noti fratelli Afro e Mirko, presenta spunti di sicuro interesse, che vanno a toccare temi cruciali per la valutazione dell'arte del Novecento. I saggi di questo libro, raccolti in occasione del centenario della nascita dello scultore, intendono traguardare la sua attività nel panorama artistico, storico-critico ed espositivo sia nazionale che europeo: dagli esordi presso le mostre sindacali degli anni Trenta, al cruciale passaggio romano alla fine di quel decennio, alla rielaborazione dei motivi nel corso degli anni Quaranta, fino alla stagione di confronto con i rinnovati linguaggi della scultura europea promossi dalle Biennali veneziane del dopoguerra. Altri contributi riguardano l'importante vicenda della plastica monumentale, compendiata nel grande e controverso cantiere del monumento alla Resistenza di Udine, nonché episodi meno noti ma importanti, come il rapporto con le avanguardie artistiche operanti in Jugoslavia negli anni Sessanta, oppure la presentazione del lavoro di Basaldella nello storico documentario televisivo "L'approdo".
Pensieri e note 1917-1918
Filippo De Pisis
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2002
pagine: 68
Mascherini e la scultura europea del Novecento. Catalogo della mostra (Trieste, 26 luglio-15 ottobre 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 256
Marcello Mascherini è stato lo scultore di maggior rilievo della Trieste del XX secolo: il solo ad aver vinto un Gran Premio a una Biennale di Venezia (nel 1950) e a essere stato oggetto di un'attenzione critica e collezionistica di dimensione internazionale. Mascherini fu un artista permeatissimo dallo spirito del proprio tempo e in dialogo con le più sperimentali ricerche platciche condotte, dagli anni Venti agli anni Sessanta, in Italia e in Europa. La sua prontezza visiva, la sua capacità di allargare lo sguardo e di rielaborare linguaggi antichi e moderni, la sua capacità di incontrare il gusto di un colto e sofisticato mercato internazionale, ne fanno un unicum nell'arte triestina del Novecento.

