Libri di Zdravka Evtimova
Lo stesso fiume
Zdravka Evtimova
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2021
pagine: 240
Sara, Pirina e Ljuba: tre sorelle, tre storie singolari in un villaggio ai confini della Bulgaria. Sara è la ragazza più bella di Staro Selo, gli uomini per lei farebbero qualunque cosa e uno di loro, un giorno, decide di costruire una chiesa in suo onore. Pirina ama cantare, soprattutto quando si sente sola e disperata: le sue sono canzoni senza parole e con molta tristezza. Ljuba, invece, non fa che leggere libri polverosi: non parla con la gente, ma solo con quella carta ingiallita. C’è un fascino senza tempo nelle vite di queste giovani donne alle prese con amori fallaci, violenza e desiderio di riscatto. Dopo il successo mondiale di Sinfonia, in questo nuovo romanzo Zdravka Evtimova racconta un mondo di miseria e oppressione, in cui però sopravvive la magia delle storie: nei libri di Ljuba e nel suo grembiule azzurro come il riflesso della luna sull’acqua, nei draghi che abitano le canzoni di Pirina e nelle formiche che David osserva muoversi in direzione della Spagna c’è la bellezza di chi non smette di sognare un mondo diverso da quello in cui vive.
Sinfonia
Zdravka Evtimova
Libro: Libro in brossura
editore: Controluce (Nardò)
anno edizione: 2019
pagine: 250
Cinque donne protagoniste di un romanzo corale al femminile che disegna un crudo affresco della società bulgara contemporanea, dominata dall'idea che il miglior amico dell'uomo — forse il solo amico — sia il denaro. Ricchissima e grassa, Moni è la figlia di un boss arricchitosi con traffici illeciti e ruberie. Nel cinismo di un mondo fatto di feste dell'alta società e di uomini interessati solo al suo denaro, l'unico che la ami davvero è il poverissimo Simo, che della ricchezza di Moni è all'oscuro. Anche Becky Aneva è prigioniera di una realtà in cui tutto ruota intorno al denaro, quello che il marito Theo le lascia in cambio del sesso, consumato puntualmente ogni giovedì, in una frustrante routine matrimoniale. Nel grigiore della quotidianità della signora Aneva, l'unica cosa vitale è la presenza di Di, la giovane massaggiatrice stretta fra i capricci dei ricchi pur di trovare scampo — per sé e per la madre Arma — alla miseria più nera. La stessa miseria con cui deve combattere Nora, vittima delle avances del marito della signora Aneva e di Gozo, il proprietario dello squallido locale dove lavora come cameriera. Cinismo e ingenuità, rabbia e rassegnazione compongono l'universo umano di questo romanzo che, lontano da ogni retorica, restituisce il quadro di una spietata lotta per la sopravvivenza.
La donna che mangiava
Zdravka Evtimova
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2019
pagine: 149
Con "La donna che mangiava poesie" Zdravka Evtimova dimostra di sapersi muovere agilmente tra la lingua bulgara e quella inglese, evocando altri grandi scrittori dell'Est Europa quali Milan Kundera e Vladimir Nabokov, e regalando al pubblico una raccolta di racconti che ruota attorno alla magica e violenta città di Pernik. L'autrice dipinge una terra rurale e periferica, dove impera il giallo feroce dei campi, le nuvole sono isteriche e incostanti, soffocando sogni e speranze. La Bulgaria della Evtimova è una dimensione fatata e miserabile, dove le donne girano con i coltelli sotto le gonne per proteggersi dagli uomini rozzi e voraci e dai malefici delle passioni; i crepuscoli sono sanguinari, le notti scandite dall'acquavite scadente e dai versi di gufi e lupi. Tutto è vero, descritto nelle sfumature esistenziali più disgraziate, eppure il regno del fantastico sussurra a ogni pagina. In questi racconti brilla il realismo magico di Salman Rushdie e di Gabriel Garda Marquez, ma in chiave bulgara, con quel pizzico di ironia e sfrenatezza che contraddistingue le culture dell'Est Europa. La scrittura è potente, a volte scarna e ruvida, altre languida e sensuale, lirica. Alla fine di ogni racconto, è come se tra le mani restasse un po' di polvere e di poesia, una magia che corrode il corpo e il cuore.
Lo stesso fiume
Zdravka Evtimova
Libro: Libro in brossura
editore: Controluce (Nardò)
anno edizione: 2017
pagine: 237
Sara, Pirina e Ljuba: tre sorelle, tre storie singolari in un villaggio ai confini della Bulgaria. Sara, la primogenita, è la ragazza più bella di Staro Selo, gli uomini per lei farebbero qualunque cosa e uno di loro, un giorno, decide di costruire una chiesa in suo onore, affinché qualunque cuore solitario, andando lì a pregare Santa Sara, possa trovare presto l'amore della propria vita. Pirina ama cantare, soprattutto quando si sente sola e disperata: le sue sono canzoni senza parole, canzoni senza melodia e con molta tristezza. Ljuba, invece, non fa altro che leggere libri uno più polveroso dell'altro: lei non parla con la gente, ma solo con quella carta talmente ingiallita da poter avvelenare, e dorme sulle pagine di Bulgakov o di Notre-Dame de Paris. C'è un fascino senza tempo nelle vite di queste giovani donne alle prese con amori fallaci, violenze brutali e desiderio di riscatto. Dopo il successo mondiale del capolavoro Sinfonia, in questo nuovo romanzo Zdravka Evtimova racconta un mondo crudo di miseria e di oppressione, in cui -però sopravvive ancora l'ingenua magia delle storie e dell'immaginazione: nei libri di Ljuba e nel suo grembiule azzurro come il riflesso della luna sull'acqua, nei draghi che abitano le canzoni di Pirina e nelle formiche che David osserva muoversi accanite in direzione della Spagna c'è la bellezza di chi non smette di sognare un mondo diverso da quello che vive. "Non puoi entrare due volte nello stesso fiume" recitava una massima di Eraclito, "perché non è più lo stesso fiume e tu non sei lo stesso uomo che eri prima": in queste pagine, i fiumi non scorrono mai nella direzione che il destino aveva previsto per loro.
Sinfonia
Zdravka Evtimova
Libro: Copertina morbida
editore: Controluce (Nardò)
anno edizione: 2015
pagine: 250
Romanzo corale al femminile, "Sinfonia" è uno spaccato della vita contemporanea in Bulgaria. Le protagoniste sono quattro donne, le cui vite si intrecciano disegnando un affresco crudo della società bulgara. Moni è una ragazza molto grassa. È una ricca ereditiera figlia di un boss arricchitosi con traffici illeciti e ruberie. Quando il padre viene ucciso, la ragazza, autoritaria e dispotica, ne prende il posto e non esita a sacrificare la madre e l'unico ragazzo che la ama sinceramente pur di non perdere il suo potere. La signora Aneva è la moglie infelice di uno degli uomini più potenti di Bulgaria. Odia suo marito e sogna di fuggire in Germania. È una donna affascinante e corteggiata da molti uomini, ma è attratta da Di, la sua massaggiatrice. Nora fa la cameriera in un bar malfamato. Stuprata dal marito della signora Aneva, decide di vendicarsi di tutte le umiliazioni subite da parte di tutti gli altri uomini con cui ha avuto delle relazioni, compreso il rozzo proprietario del bar, Gozo, dal quale aspetta un figlio. Il personaggio intorno a cui ruotano gli altri è Di, la massaggiatrice. Di ha una storia con Petar, uno studente di medicina, la cui madre è una ginecologa divorziata, una donna molto ricca e autoritaria. La ginecologa paga Di per andare a letto con Petar, pensando che così il figlio vincerà la sua timidezza. Petàr, però, si innamora, ricambiato, di Di; è l'unico uomo che la ama davvero.