Libri di Yari Selvetella
Male e peggio
Yari Selvetella
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2007
pagine: 194
Leo Peggioni, commesso in un ipermercato, viene accusato dell'omicidio del suo caporeparto, Rubik. Si proclama innocente, ma da troppo tempo andava in giro a dire che doveva fargliela pagare. E poi quella strana amicizia con Luca Malerba - tanta coca, troppi soldi e guardaspalle al seguito - lo rende il sospetto ideale. Leo scappa, e all'altro capo del mondo si reinventa la vita, un altro lavoro, una nuova donna. Ma il passato riaffiora prepotente, con tutto il peso di colpe, desideri, inganni a cui è impossibile sfuggire. Costretto a tornare indietro, Leo cerca una risposta alle domande che lo ossessionano: chi lo ha tradito? Chi è il vero colpevole? Un protagonista romantico e disilluso, una suspance che gioca col passato e il presente: un rompicapo dal montaggio cinematografico, in cui si confondono senza sosta apparenza e realtà.
La maschera dei gladiatori
Yari Selvetella
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2014
pagine: 144
"Voce libera e intraprendente tra le possibilità infinite del dettato poetico e fedele alla sua micidiale ricerca della visione. Con i movimenti e ritmi cadenti di ballata del viaggiatore notturno o con gli scarti improvvisi dell'uomo metropolitano, Yari Selvetella si muove nel folto di incontri, nel verticale dolore di una perdita divenuta compagnia come di presenza-bosco, e nelle disavventure minime e a volte grottesche di una esistenza contemporanea. Lo fa con il passo del poeta sempre in agguato a sorprendere gli altri volti della vita. Con ironia e con disarmata inquietudine. Sapendo che la poesia in sé non ha valore, se non come postazione, come insenatura o forse trincea da cui prendere meglio la mira. Per non sbagliare l'unico colpo che abbiamo." (Davide Rondoni)
La banda Tevere
Yari Selvetella
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 246
Era una bel pomeriggio di primavera il giorno in cui Mauro Urbani, carico di catene d'oro e anelli, per gioco e per scommessa decise di tuffarsi dal Ponte Sant'Angelo. Era giovane, forte e nulla sembrava potesse succedergli. E quando riemerse dall'acqua il nome del fiume era diventato il suo: con un misto di rispetto e ammirazione amici, rivali e conoscenti da lì in poi lo avrebbero chiamato "Tevere". Ma gli anni sono passati, e a cinquanta ormai compiuti, Tevere è appena uscito di galera e gli toccano insostenibili lavori socialmente utili. Finché una sera non riceve la visita di Monya, sua figlia: il tempo di rifiutare la sua amatriciana perché intanto è diventata vegana e gli annuncia solenne: "Sono incinta". Ma lei e Mattia, il suo fidanzato, sono ancora all'università. Hanno bisogno di un aiuto economico. Dopo tutti i pasticci della sua vita, è ora che suo padre faccia qualcosa per lei. A Tevere non resta che prometterglielo: ci penserà lui. Dopo la promessa però sorge il problema: che fare? La soluzione è una sola, rimettere in piedi l'antica banda. Comincia così il giro di reclutamento, partendo dai due amici più antichi e fidati: Peppe Loria detto "il Fachiro", due metri di muscoli e violenza, un cervello non proprio affilato ma, sotto sotto, un cuore d'oro. E Mario "Bombay", barista a tempo perso, con il sogno di aprirsi un chioschetto su una spiaggia di Ibiza. I due ci stanno subito, la banda è ricostituita. Ma c'è il secondo intoppo, manca un piano...
Rino Gaetano. Il figlio unico della canzone italiana
Yari Selvetella
Libro: Copertina morbida
editore: Bizzarro Books
anno edizione: 2017
pagine: 127
Trentuno anni, sei dischi e tra "Tu, forse non essenzialmente tu", prima traccia dell'LP "Ingresso libero" (1974) e "Scusa Mary", l'ultimo titolo di "E io ci sto" (1980), decine di pezzi destinati a cambiare la musica leggera italiana, proponendosi come colonna sonora di un immaginario collettivo ben più ampio rispetto a quello contrassegnato dal tempo in cui Rino Gaetano scrisse e interpretò le sue canzoni. Ma chi era Rino Gaetano? Quali furono le fonti della sua ispirazione? A chi parlava la poetica trasgressiva e struggente che attraversa il suo lavoro? E per quali motivi il suo stile, profondo e disincantato al tempo stesso, contribuì a renderlo con il tempo un personaggio tanto popolare quanto scomodo? Ripercorrendo la storia del cantautore nato a Crotone e cresciuto a Roma, Yari Selvetella dedica a Rino Gaetano una biografia dove la vita dell'artista - stroncata da un discusso incidente d'auto il 2 giugno del 1981 - s'intreccia con quella delle sue opere in un libro per conoscere o riscoprire il figlio unico della canzone italiana.
Le stanze dell'addio
Yari Selvetella
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 192
"Io ho ricominciato a lavorare. In altri luoghi scrivo, succhio gamberi, respiro foglie balsamiche, faccio l'amore, ma una parte di me è qui, sempre qui, impigliata a un fil di ferro o a una paura mai vinta, inchiodata per sempre: il puzzo di brodaglia del carrello del vitto, quello pungente dei disinfettanti, il bip del segnalatore del fine-flebo, la porta che si chiude alle mie spalle quando termina l'ora della visita." Così si sente chi di noi vive l'esperienza di una perdita incolmabile: impigliato, inchiodato. Dalle pagine di questo libro affiora il volto vivissimo di una giovane donna, Giovanna De Angelis, madre di tre figli e di molti libri, editor di professione, che si ammala e muore. Il suo compagno la cerca, con la speranza irragionevole degli innamorati, attraverso le stanze - dell'ospedale, della casa, dei ricordi - fino a perdersi. Solo un ragazzo non si sottrae alla fratellanza profonda cui ogni dolore ci chiama e come un Caronte buono gli tende una mano verso la vita che continua a scorrere, che ci chiama in avanti, pronta a rinascere sul ciglio dell'assenza. Yari Selvetella dà voce a un addio che sembra continuamente sfuggire al tentativo di essere pronunciato, come Moby Dick nel fondo del mare, e scrive un kaddish laicissimo eppure pervaso del mistero che ci unisce a coloro che abbiamo amato. Attraverso il labirinto al neon degli ospedali, le stanze chiuse del lutto, il filo tracciato da una penna sul foglio bianco è ancora di salvezza, celebrazione commossa della forza vitale delle parole.
Le regole degli amanti
Yari Selvetella
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2020
pagine: 320
Innamorarsi da adulti è quasi sempre difficile. Quel sentimento irragionevole e luminoso espone al rischio del ridicolo, mette di fronte a scelte importanti. È quello che accade ai protagonisti di questo libro. Se, come scrive Javier Cercas, il romanzo è il genere delle domande, dal momento in cui si incontrano le vite di Iole e Sandro gravitano intorno a un solo interrogativo: come proteggere la felicità dell'amore dallo scorrere del tempo? Per superbia o per leggerezza, Iole e Sandro credono di avere una risposta da cui partire: sanno che cosa non vogliono. Desiderano fuggire la noia dell'epoca sazia di cui sono figli, non vogliono mettere in discussione i loro matrimoni, resi opachi dalla quotidianità ma illuminati da figli molto amati. Soli in mezzo al brusio del mondo, provano a immaginare un percorso che metta il loro sentimento al riparo dall'assuefazione, si impegnano a fare della loro coppia segreta il luogo di una continua ricerca e non un punto di arrivo. È intorno al sogno di un amore lieve che stringono un patto trentennale e definiscono un decalogo che li guidi, per sperimentare gli incanti dell'amore clandestino ma al tempo stesso vivere in pienezza alla luce del sole, con altri compagni, con i figli, lungo altre strade. Yari Selvetella mette in scena due protagonisti autentici, sconsiderati, in fondo egoisti, ritrae senza sconti la borghesia italiana di poche qualità sullo scorcio del nuovo millennio. Eppure attraverso le piccole miserie e le visionarie accensioni che segnano il percorso dei due amanti ci restituisce l'ardore di una donna e di un uomo animati da una profonda fede nelle parole, ci parla di un bisogno di intensità che ci commuove e ci riguarda, costruisce un'accorata indagine letteraria sulla possibilità di un grande amore oggi.
Vite mie
Yari Selvetella
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 252
Amare non è sufficiente, bisogna sapere come si fa. Talvolta una vita non basta a impararlo per bene, oppure l'abilità coltivata negli anni si dissolve misteriosamente e non rimane altro che un senso di inadeguatezza e di nostalgia. Serve più di una vita, a Claudio Prizio, per poter sentire che sta davvero ricominciando da capo. Gli serve, anzitutto, cercare sé stesso negli altri. Claudio chiede riparo, come ha sempre fatto, alla famiglia, ma anche gli equilibri domestici si stanno ormai modificando. La sua è una famiglia particolare e al tempo stesso normalissima, che custodisce grandi dolori, legami insoliti e momenti di autentica felicità. Tutti devono trovare la forza di lasciar andare il passato: la sua compagna Agata, i suoi quattro figli – due dei quali ormai adulti – e soprattutto lui. Claudio cerca sé stesso in casa, ma anche nella sua città: Roma è così prodiga di incontri che finisce per stordirlo in un vortice di coincidenze. Da qualche tempo, infatti, Claudio non fa che ravvisare somiglianze tra sé e le persone in cui si imbatte: un guidatore distratto che quasi lo investe al semaforo, un rocker attempato, un agente immobiliare, una donna che si è rifugiata in campagna. I suoi simili sono specchi, ma anziché aiutarlo a comprendere la propria identità, sembrano avvilupparlo in un gioco di riflessi senza scampo. Come si fa a passare oltre preservando la memoria, ma senza diventarne schiavi? Roma, che tutto custodisce e a niente pare far caso, è una maestra in quest'arte, e suggerirà a Claudio lo stratagemma – l'ultima illusione, forse – per liberare sé stesso e coloro che ama. "Vite mie" è una impetuosa esplorazione esistenziale spinta avanti da domande brucianti: cosa vuol dire amare a un certo punto della vita, e quando la vita ha già colpito duro? Come si fa a non dare per scontati i nostri legami e renderli invece speciali, unici e duraturi? Un romanzo pervaso di riflessioni sull'amore, sulla famiglia, sul nostro rapporto con il tempo che passa. Un libro emozionante e commovente che con una scrittura ipnotica, nitida, plastica, prova a raccontarci qualcosa di essenziale che sempre ci sfugge.
Grande festa al semaforo
Yari Selvetella
Libro: Libro rilegato
editore: Emme Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 96
Oggi il semaforo non vuole diventare verde, ma non è un problema perché anche gli orologi hanno deciso di smettere di lavorare e il sole si è fermato in mezzo al cielo. Cosa fare di questo tempo regalato? Ma certo, una grande festa in strada con giocolieri, palloncini, coriandoli, bolle di sapone, musica e supplì portati dalla mamma. Un libro illustrato per bambini dai 7 anni, pensato appositamente per le letture in autonomia, ideale per i bambini che vogliano leggere divertendosi. Un racconto perfetto per viaggiare con la fantasia e per compiere da soli i primi passi nel meraviglioso mondo dei libri. Età di lettura: da 7 anni.
La mezz'ora della verità
Yari Selvetella
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 348
Si insinuano nell'intimità degli appartamenti, rimbalzano tra le facciate dei palazzi, aleggiano nelle vie, nei giardini della piazza dell'Acquario: sono i responsi di Varami, l'app in grado di confermare o smentire la veridicità di ciò che le persone affermano. All'inizio sembra la realizzazione di un desiderio proibito: poter accedere ai pensieri altrui. Varami soddisfa ogni curiosità, anche la più inconfessata: si può verificare se il nostro coniuge ci è fedele, se una vecchia zia intende lasciarci l'appartamento in eredità, se la ragazza di cui siamo innamorati ci vuole bene sul serio; si possono smascherare i bluff dei politici e tutte le meschine ipocrisie del vivere quotidiano. Intanto, però, altri interrogativi prendono corpo: trovarci così esposti a questo nuovo oracolo ci renderà più sinceri o solo più reticenti? Quali sono i criteri utilizzati dall'app? E qual è il suo vero scopo? Di settimana in settimana, anziché chiarirsi, la questione si complica. Prima Varami prende possesso degli spazi domestici e, approfittando di smartphone e tablet, di impianti stereo e tv, inizia a emettere le sue sentenze. Poi la situazione precipita. Ogni giorno alle 18, sfruttando gli altoparlanti a disposizione in tutta la città, Varami propala per trenta minuti esatti i suoi giudizi universali: è la mezz'ora della verità. Per i protagonisti viene il tempo di porsi le domande più scomode: quanto c'è di credibile in questa storia? E quanto di autentico nella verità che stiamo vivendo? Yari Selvetella, con pungente umorismo e dando vita a una serie di personaggi memorabili, mette in scena le fragilità della nostra epoca, con un romanzo in cui il ritmo incalzante della commedia cresce fino a gettare inattesi scorci di luce, sulle contraddizioni della contemporaneità.
Roma criminale
Cristiano Armati, Yari Selvetella
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2009
pagine: 526
Tutte le strade portano a Roma, anche quelle del crimine. Dalle scene dei delitti alle aule dei tribunali, un viaggio tra i fatti di sangue che hanno segnato la storia della capitale: il rapimento e l'omicidio di Matteotti, la strage delle Fosse Ardeatine, il caso Bebawi, l'orrore del massacro del Circeo, il controverso assassinio di Pier Paolo Pasolini, l'epopea della Banda della Magliana, i fattacci del Vaticano e, ai giorni nostri, gli stupri del Quartaccio e della Caffarella insieme all'assalto alle caserme dei carabinieri e della polizia il giorno della morte di Gabriele Sandri. Il libro, aggiornato al 2009, ripercorre gli episodi di cronaca giudiziaria più clamorosi tra quelli che negli ultimi centocinquanta anni hanno avuto Roma come protagonista, alla ricerca delle forme nuove che il crimine ha assunto e assume nella capitale. Uno scenario in cui delitti apparentemente inspiegabili si intrecciano a sodalizi criminali partoriti dal ventre malvagio della capitale. Armati e Selvetella raccontano queste vicende intrecciando successione cronologica a suggestioni tematiche, e mantenendo tuttavia un punto di vista costante: l'attenzione a Roma e al suo popolo, interprete o spettatore, vittima o complice di una storia in cui il mistero è l'attore principale.
Rino Gaetano. Il figlio unico della canzone italiana
Yari Selvetella
Libro
editore: BastogiLibri
anno edizione: 2001
pagine: 71
La scena Ska italiana. Il levare che porta via la testa
Yari Selvetella
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2003
pagine: 100
Il libro presenta la storia del genere musicale 'ska'. Lo ska è un modo di comporre suonare e ballare nato in Giamaica negli anni Cinquanta del secolo appena trascorso. Come nel caso della parola jazz non si sa bene quale sia l'origine del termine ska. Ska non sarebbe altro che il suono delle primi chitarre elettriche pennate furiosamente avanti e indietro, il loro sound metallico, ska appunto. È un nome comodo, una sillaba che da una cinquantina d'anni si appiccica avanti e indietro ai nomi di quelle band che si riconoscono in questo genere: dal famoso ensemble giamaicano, gli Skatalites, agli spagnoli del nostri giorni Ska-P, fino agli italiani Matrioska, Franziska, Vallanzaska.