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Libri di Victor Davis Hanson

Collasso. Quando le guerre distruggono le civiltà

Victor Davis Hanson

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 324

La guerra può risolvere dispute, rovesciare tiranni e piegare la traiettoria della civiltà, a volte fino al punto di rottura. Da Troia in poi, ci sono stati molti momenti in cui l'azione bellica si è conclusa con l'annientamento totale, la distruzione di intere civiltà e l'imbarbarimento del tessuto sociale ed economico dei paesi e delle persone, segnando la fine di sistemi politici, culture ed epoche. E poiché, nonostante i cambiamenti avvenuti nei millenni, la natura umana rimane la stessa, ancora oggi le società non sono immuni dall'orrore di una guerra di estinzione. In questo libro il noto storico militare Victor Davis Hanson narra una serie di assedi e saccheggi dall'antichità fino alla conquista del Nuovo Mondo. Nelle storie di Tebe, Cartagine, Costantinopoli e Tenochtitlán, descrive il dramma, la violenza e la follia dei conflitti, mettendo in evidenza da un lato l'ingenuità dei vinti, dall'altro la rabbia con cui i vincitori hanno giustificato i massacri. Una lettura d'obbligo in questo inizio di XXI secolo, segnato più che mai da guerre e odio, un serio invito a tenere a mente la lezione del passato, per non incappare nuovamente nella catastrofe.
19,00

La seconda guerra mondiale. Come è stato combattuto e vinto il primo conflitto globale

La seconda guerra mondiale. Come è stato combattuto e vinto il primo conflitto globale

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 792

La seconda guerra mondiale ha causato circa sessanta milioni di morti. Dall'invasione della Polonia fino alla resa ufficiale del Giappone, passando per l'assedio di Leningrado, i bombardamenti sulle città tedesche, gli orrori della Shoah e l'apocalisse di Hiroshima e Nagasaki, ogni giorno in media hanno perso la vita ventisettemila persone. Ma com'è stato possibile che Paesi non troppo diversi per cultura, tradizione militare e sviluppo economico si siano trovati nella condizione di sacrificare milioni di vite, mobilitando risorse e tecnologie per produrre micidiali strumenti di morte e distruzione? Come mai un conflitto iniziato in Europa ha avuto una escalation letale, che l'ha portato ad assumere una dimensione globale? A oltre settant'anni di distanza, sembra ancora difficile rispondere in maniera soddisfacente a queste domande. In questo libro Hanson cerca di dare il proprio contributo a un dibattito che non è soltanto storiografico, ma anche e soprattutto morale. Muovendo la propria indagine dalle cause del conflitto - che, come rammenta, ricadono esclusivamente sulle spalle del nazifascismo - Hanson ne ripercorre le tappe cruciali, concentrandosi sulle battaglie decisive, sugli armamenti sempre più letali, sull'efficacia dei metodi di combattimento, sugli errori e i successi strategici dei comandi supremi, sul ruolo della popolazione civile e dei lavoratori coatti. Ma anche sulla forza economica e la capacità produttiva delle potenze coinvolte, sul peso alla fine risolutivo dell'industria e della ricerca tecnologica. E soprattutto sugli uomini - dai leader ai soldati schierati in prima linea -, su quanti volevano asservire il mondo alle ideologie assassine e alla logica dei campi di sterminio e su quelli che invece vi si opposero. Alla fine, però, un dubbio rimane: forse quei sessanta milioni di morti avrebbero potuto essere evitati se in molti non avessero distolto lo sguardo di fronte alla minaccia nazifascista. Un dubbio che il nostro tempo ci impone di sciogliere.
24,00

La seconda guerra mondiale. Come è stato combattuto e vinto il primo conflitto globale

La seconda guerra mondiale. Come è stato combattuto e vinto il primo conflitto globale

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: 792

La seconda guerra mondiale ha causato circa sessanta milioni di morti. Dall'invasione della Polonia fino alla resa ufficiale del Giappone, passando per l'assedio di Leningrado, i bombardamenti sulle città tedesche, gli orrori della Shoah e l'apocalisse di Hiroshima e Nagasaki, ogni giorno in media hanno perso la vita ventisettemila persone. Ma com'è stato possibile che Paesi non troppo diversi per cultura, tradizione militare e sviluppo economico si siano trovati nella condizione di sacrificare milioni di vite, mobilitando risorse e tecnologie per produrre micidiali strumenti di morte e distruzione? Come mai un conflitto iniziato in Europa ha avuto una escalation letale, che l'ha portato ad assumere una dimensione globale? A oltre settant'anni di distanza, sembra ancora difficile rispondere in maniera soddisfacente a queste domande. In questo libro Hanson cerca di dare il proprio contributo a un dibattito che non è soltanto storiografico, ma anche e soprattutto morale. Muovendo la propria indagine dalle cause del conflitto - che, come rammenta, ricadono esclusivamente sulle spalle del nazifascismo - Hanson ne ripercorre le tappe cruciali, concentrandosi sulle battaglie decisive, sugli armamenti sempre più letali, sull'efficacia dei metodi di combattimento, sugli errori e i successi strategici dei comandi supremi, sul ruolo della popolazione civile e dei lavoratori coatti. Ma anche sulla forza economica e la capacità produttiva delle potenze coinvolte, sul peso alla fine risolutivo dell'industria e della ricerca tecnologica. E soprattutto sugli uomini - dai leader ai soldati schierati in prima linea -, su quanti volevano asservire il mondo alle ideologie assassine e alla logica dei campi di sterminio e su quelli che invece vi si opposero. Alla fine, però, un dubbio rimane: forse quei sessanta milioni di morti avrebbero potuto essere evitati se in molti non avessero distolto lo sguardo di fronte alla minaccia nazifascista. Un dubbio che il nostro tempo ci impone di sciogliere.
38,00

Il volto brutale della guerra. Okinawa, Shiloh e Delio: tre battaglie all'ultimo sangue

Il volto brutale della guerra. Okinawa, Shiloh e Delio: tre battaglie all'ultimo sangue

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: 352

Gli effetti della guerra non rimangono confinati nel luogo e nel tempo in cui vengono combattute le battaglie: continuano attraverso i secoli, si propagano fuori dai campi bellici. È quello che è successo con la sconfitta ateniese di Delio, nel 424 a.C., durante la guerra del Peloponneso: uno scontro che ha portato innovazioni tattiche decisive nelle tecniche degli opliti, e ha inoltre contribuito a diffondere la filosofia di Socrate, che lottò coraggiosamente in quell'occasione. Ventitré secoli dopo, la carneficina di Shiloh, nel 1862, durante la guerra di Secessione americana, con la morte del brillante stratega sudista Albert Sidney Johnston, che ha fatto nascere un senso di tragica fatalità destinato a permeare la cultura del Sud degli Stati Uniti per decenni. Risonanza ancora maggiore ebbe forse l'agonia di Okinawa, del 1945, durante la seconda guerra mondiale, che spinse i giapponesi ad adottare su vasta scala la tecnica delle missioni suicide, talmente lontana dalla mentalità occidentale da riuscire ancora oggi incomprensibile e spiazzante. Grazie alla sua ampia conoscenza della storia, non solo militare, e alla sua capacità di raccontare gli scontri armati, Hanson ancora una volta illumina in questo libro la centralità dei conflitti nella vicenda umana, mostrandoci la capacità degli eventi bellici di cambiare in maniera duratura la società e la cultura.
18,00

Una guerra diversa da tutte le altre. Come Atene e Sparta combattevano nel Peloponneso

Una guerra diversa da tutte le altre. Come Atene e Sparta combattevano nel Peloponneso

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 480

Nell'aprile del 404 a.C. l'ammiraglio spartano Lisandro condusse finalmente la sua immensa flotta nell'odiato porto ateniese del Pireo, ponendo fine a quella che è passata alla storia come «guerra del Peloponneso». La città di Atene, un tempo potentissima e ora invasa da profughi, ridotta allo stremo dalla malattia, dalla fame e da ventisette anni di guerra, era alla mercé degli spartani. Una fine assolutamente inconcepibile solo tre decenni prima, quando Pericle promise la vittoria della democrazia. Non poteva certo immaginare che la sua patria avrebbe perso 80.000 cittadini per la peste o 500 navi affondate tra l'Egeo e la Sicilia. Come si era potuta verificare una situazione così catastrofica? In questo lavoro, lo storico militare Victor Davis Hanson risponde concentrandosi - come già Tucidide, la nostra principale fonte sulla guerra del Peloponneso - sul «fattore umano» dello scontro. Come hanno combattuto gli ateniesi sulla terraferma, nelle città, nelle campagne della Grecia? Come è stato questo orrendo conflitto per coloro che vi hanno seminato e incontrato la morte? È così che la sanguinosa guerra civile che 2400 anni fa vide fronteggiarsi quasi tutte le popolazioni di lingua greca ci appare non più come un evento bellico sepolto nelle nebbie di un passato lontanissimo, ma come uno dei combattimenti più feroci della storia, non solo antica, nel quale si alternarono battaglie convenzionali, atti di terrorismo, rivoluzioni, genocidi. Un modello «balcanico» tremendamente attuale che ancora ha molto da dire all'uomo del XXI secolo, se è vero che, come afferma Hanson, «c'è un elemento comune nella guerra, il totale coinvolgimento dell'essere umano, che trascende il tempo e lo spazio».
18,00

L'arte occidentale della guerra. Descrizione di una battaglia nella Grecia classica

L'arte occidentale della guerra. Descrizione di una battaglia nella Grecia classica

Victor Davis Hanson

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2017

pagine: 281

L'arte occidentale della guerra, spiega Victor Davis Hanson in questo saggio, si fonda sulla ricerca dello scontro diretto di fanteria, terribile e risolutivo. Un'invenzione greca, tramandata dall'epica di Omero e dalle storie di Tucidide e Senofonte. La battaglia campale non era infatti una pratica comune, nelle guerre antiche, spesso più simili a una guerriglia episodica e selvaggia. Proprio per evitare gli assalti e la devastazione di campi e vigneti, i Greci costruirono una diversa idea di guerra, che si legava a doppio filo con l'essenza stessa della libertà e della democrazia: ogni uomo libero era disposto a correre il rischio di morire in poche ore nel cozzo brutale di lance e scudi, anziché lasciare le proprie terre e i propri cari in ostaggio delle sortite, delle razzie e degli incendi. È impossibile, allora, ragionare di questa idea di guerra senza calarsi nei panni del soldato semplice, dell'oplite schierato nella falange sul far della battaglia. Hanson non si limita infatti ad analizzare la struttura sociale delle città-stato, a ricostruire le tattiche o descrivere nel dettaglio le pesanti armi e gli equipaggiamenti. Riesce invece a disciogliere la storia nel racconto, facendoci rivivere in prima persona quel momento: respiriamo l'eccitazione e la paura, la solidarietà tra compagni di linea e la ferocia del corpo a corpo, ma anche i suoni, gli odori, la fatica. Tutta la dimensione umana dello scontro, tutto il peso di quell'ethos e di quel sacrificio. L'arte occidentale della guerra sopravviverà ai Greci e ad Alessandro Magno, perseguitando come un mito e un fantasma tutta la storia militare occidentale, dalle crociate a Napoleone, dal secondo conflitto mondiale fino alla disfatta americana del Vietnam, quando una nuova e diversa guerriglia segnerà la crisi e forse la fine di quel modello, l'illusione di una guerra nobile, di una vittoria pulita e priva di vergogna.
18,00

Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo

Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 569

La supremazia dell'Occidente è ormai da secoli un fatto indiscutibile. Ma a cosa è dovuta? Nel tempo sono stati evocati diversi fattori: razziali, tecnologici, di organizzazione economica, politica, morale... Hanson mette insieme tutto questo ma offre anche una sua provocatoria spiegazione: gli occidentali hanno vinto perché sono più bravi a uccidere. Focalizzandosi sull'aspetto militare della civiltà occidentale, Hanson vede nella guerra un momento privilegiato per studiare il carattere di una società. E se un ruolo importante nel costruire la supremazia bellica dell'Occidente lo hanno certo giocato le tecnologie più avanzate e le tattiche più efficaci, ¡1 fattore cruciale è stato di natura culturale: gli eserciti delle «democrazie in armi», basati su disciplina e organizzazione, ma anche sulla libertà individuale del cittadino, sulla discussione e sull'inventiva, si sono rivelati più efficaci anche contro armate imponenti di semplici «sudditi» come è accaduto per gli antichi Greci contro gli Imperi orientali. Per indagare le ragioni e i modi di questa millenaria vicenda, Hanson racconta con verve nove celebri battaglie, ciascuna esemplificativa di un particolare aspetto della «guerra occidentale», da quella di Salamina nel 480 a.C. all'offensiva del Tet nel 1968, passando per la conquista del Messico da parte di Cortes e le Midway, fino a giungere ai giorni nostri e a gettare uno sguardo sul nostro futuro.
19,00

Warfare and agricolture in classical Greece

Warfare and agricolture in classical Greece

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Giardini

anno edizione: 1983

pagine: 176

60,00

Una guerra diversa da tutte le altre. Come Atene e Sparta combattevano nel Peloponneso

Una guerra diversa da tutte le altre. Come Atene e Sparta combattevano nel Peloponneso

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Garzanti

anno edizione: 2009

pagine: 471

Tra il 431 e il 404 a.C. si consumò nel Peloponneso la lotta tra le potenze dell'epoca: Sparta e Atene. Victor Davis Hanson, autore di saggi che sono già diventati dei classici, illustra la situazione politica di quel contesto e i suoi retroscena, le strategie dei generali, le sanguinose battaglie per terra e per mare, nelle città e in campo aperto, con tattiche convenzionali ma anche ricorrendo alla guerriglia, alla tortura, all'omicidio politico, al terrorismo. Senza dimenticare che quei decenni furono segnati da carestie e pestilenze che aggiunsero ulteriori sofferenze e portarono addirittura a episodi di cannibalismo. Evidenzia il ruolo dei grandi protagonisti di quel periodo: leader come Pericle e Lisandro, ma anche commediografi come Aristofane e filosofi come Platone e Aristotele. E riporta alla luce i lati più oscuri della classicità: i guerrieri-bambini, che combattevano sui pony; o l'invio presso il nemico di sopravvissuti alle epidemie, in un'anticipazione della guerra batteriologica. Non mancano dunque i possibili paralleli con l'attualità: il lungo confronto tra USA e URSS, la Guerra civile americana, o i decenni di stragi e lutti nel Sud-Est asiatico o nel Medio Oriente.
16,00

L'arte occidentale della guerra. Descrizione di una battaglia nella Grecia classica

L'arte occidentale della guerra. Descrizione di una battaglia nella Grecia classica

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina morbida

editore: Garzanti

anno edizione: 2009

pagine: 311

Abbiamo letto tutti o studiato delle guerre che insanguinavano l'antica Grecia. Ma come combattevano ateniesi, spartani e tebani? E perché le piccole armate delle città elleniche riuscivano a sconfiggere eserciti come quello persiano, molto più forte, numeroso e agguerrito? Utilizzando le fonti, ricostruendo le antiche armi, riflettendo sulla struttura sociale delle città dell'Attica e del Peloponneso, Hanson fa rivivere le antiche guerre.
13,50

Una guerra diversa da tutte le altre. Come Atene e Sparta combattevano nel Peloponneso

Una guerra diversa da tutte le altre. Come Atene e Sparta combattevano nel Peloponneso

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2008

pagine: 471

Tra il 431 e il 404 a.C. si consumò nel Peloponneso la lotta tra le potenze dell'epoca: Sparta e Atene. Victor Davis Hanson, autore di saggi che sono già diventati dei classici, illustra la situazione politica di quel contesto e i suoi retroscena, le strategie dei generali, le sanguinose battaglie per terra e per mare, nelle città e in campo aperto, con tattiche convenzionali ma anche ricorrendo alla guerriglia, alla tortura, all'omicidio politico, al terrorismo. Senza dimenticare che quei decenni furono segnati da carestie e pestilenze che aggiunsero ulteriori sofferenze e portarono addirittura a episodi di cannibalismo. Evidenzia il ruolo dei grandi protagonisti di quel periodo: leader come Pericle e Lisandro, ma anche commediografi come Aristofane e filosofi come Platone e Aristotele. E riporta alla luce i lati più oscuri della classicità: i guerrieri-bambini, che combattevano sui pony; o l'invio presso il nemico di sopravvissuti alle epidemie, in un'anticipazione della guerra batteriologica. Non mancano dunque i possibili paralleli con l'attualità: il lungo confronto tra USA e URSS, la Guerra civile americana, o i decenni di stragi e lutti nel Sud-Est asiatico o nel Medio Oriente.
35,00

Il volto brutale della guerra. Okinawa, Shiloh e Delio: tre battaglie all'ultimo sangue

Il volto brutale della guerra. Okinawa, Shiloh e Delio: tre battaglie all'ultimo sangue

Victor Davis Hanson

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 333

Come si combatte dopo l'11 settembre? Storico militare, docente alla California State University di Fresno, Victor Davis Hanson analizza ciò che succede nei campi di battaglia che insanguinano il pianeta. Non ci sono più trincee della prima guerra mondiale, o i tank e i bombardamenti della seconda, anche perché ormai non vediamo più due eserciti che si affrontano ad armi quasi pari, ma due forze asimmetriche che cercano di annullarsi e distruggersi con ogni mezzo, dalle tecnologie più avanzate alle armi più primitive. E spesso i combattenti di una delle due parti non hanno più niente da perdere.
25,00

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