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Libri di Vasilij Grossman

Il popolo è immortale

Il popolo è immortale

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 285

«Che cosa me ne faccio, ora, della mia vecchia vita, del mio lavoro ostinato e prezioso, di gioie e delusioni, dei miei pensieri, delle pagine che ho scritto?» si chiede Sergej Bogarëv mentre percorre il fronte nell’agosto del 1941, i tedeschi avanzano e le truppe sovietiche inesorabilmente retrocedono. È «una guerra mai vista prima», quella che si è abbattuta sul suo paese; una guerra che l’ha strappato all’insegnamento del marxismo e trasformato in commissario politico di un battaglione che, nel tentativo disperato di rallentare l’offensiva nazista, si ritroverà isolato oltre le linee nemiche; una guerra che per lui – come per tutti gli altri protagonisti del romanzo – segna una cesura netta e irreparabile. «Il popolo è immortale, la sua causa è immortale. Ma non si può risarcire la perdita di un uomo!» scriverà Grossman poco dopo la fine della guerra. E così, pur desideroso di infondere in chi combatteva ottimismo e coraggio, ci racconta i primi mesi dell’invasione tedesca – antefatto di "Stalingrado" e "Vita e destino" – attraverso pagine dure, che dipingono la distruzione e le disfatte, i pensieri dei soldati, la marcia dei contadini nella notte, sotto le "scie rosse dei proiettili traccianti che strisciavano lente verso le stelle», i campi e i boschi sottratti a chi ne conosceva da sempre ogni segreto e il vano eroismo di uomini semplici mandati a fronteggiare «l’esercito più forte d’Europa». Pagine di un ‘romanzo sovietico’, ma così audaci da abdicare a ogni ligia ortodossia. E, come sempre in Grossman, attraversate da un soffio epico che le trasforma in grande letteratura.
20,00

La Madonna a Treblinka

La Madonna a Treblinka

Vasilij Grossman

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 48

La raffigurazione immortale della maternità, e quindi della continuazione della vita, colta nella bellezza "oscura" della Madonna Sistina di Raffaello, evoca in Grossman il ricordo delle più grandi tragedie vissute dall'uomo contemporaneo. Anche qui, come in Vita e destino, non esita ad accostare il nazismo hitleriano al bolscevismo di Stalin, Treblinka agli orrori della collettivizzazione forzata. Tale inaudita spregiudicatezza non poteva certo essere tollerata dalla censura sovietica nel 1955, anno della stesura del saggio, agli inizi di un timido disgelo, nel cui clima si inquadrava anche l'esposizione a Mosca dei capolavori della Pinacoteca di Dresda, da dove erano stati prelevati dalle truppe sovietiche alla fine della Seconda guerra mondiale. Il veto non cadde neppure dopo il XX Congresso del Pcus (1956), il "discorso segreto" di Krusciov e l'avvio della destalinizzazione. Si è dovuta così attendere la perestrojka gorbacioviana per vedere la pubblicazione dello scritto sulla Madonna Sistina sulla rivista "Znamja", nel 1989.
11,00

Ucraina senza ebrei

Ucraina senza ebrei

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 64

Quando nel 1943, dopo due anni di occupazione tedesca, Vasilij Grossman entra al seguito dell’Armata Rossa nei territori liberati dell’Ucraina orientale, a colpirlo non sono tanto le lacrime e le grida straziate, quanto piuttosto «il silenzio della morte», il silenzio di un popolo massacrato con aritmetica ferocia. «Dov’è il popolo ebraico? ... Dov’è il milione di ebrei che tre anni fa viveva e lavorava su questa terra in pace e armonia con gli ucraini?». Ben prima di trovarsi dinanzi all’«inferno di Treblinka» e che i crimini nazisti siano svelati al mondo in tutta la loro efferatezza, Grossman non si accontenta di rispondere a questa domanda, ma scandaglia le cause di quello che già si delinea ai suoi occhi come «il crimine più grande che sia mai stato commesso nella storia».
5,00

Tutto scorre...

Tutto scorre...

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2010

pagine: 229

Vasilij Grossman scrisse questo libro, che è il suo testamento, fra il 1955 e il 1963. Come nel grandioso "Vita e destino", non cambiò molto dello stile scabro e aspro che lo aveva reso celebre fra gli scrittori del realismo socialista. Ma vi infuse l'inconfondibile tono della verità. Con lucidità e fermezza, prima di ogni altro parlò qui di argomenti intoccabili: la perenne tortura della vita nei campi, ma anche l'altra tortura, più sottile, di chi ne ritorna e riconosce la bassezza e il terrore negli occhi imbarazzati di parenti e conoscenti; lo sterminio sistematico dei kulaki; la delazione come fondamento della società; il vero ruolo di Lenin e del suo "spregio della libertà" nella costruzione del mondo sovietico.
12,00

L'inferno di Treblinka

L'inferno di Treblinka

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2010

pagine: 79

La più terribile fabbrica della morte nazista nel folgorante, esemplare reportage - fondato su testimonianze di prima mano e scritto subito dopo la liberazione del campo, nell'autunno 1944 - da un inviato d'eccezione.
7,00

La cagnetta

La cagnetta

Vasilij Grossman

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2013

pagine: 88

La fredda ineluttabilità delle leggi della vita in tre racconti da ascrivere ai vertici della prosa di Grossman.
7,00

Il bene sia con voi!

Il bene sia con voi!

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2014

pagine: 253

Nel 1960 Vasilij Grossman porta a compimento "Vita e destino", subito confiscato dal KGB, e va incontro alla sorte del reietto. Alla stessa stagione e allo stesso universo di quel capolavoro, che descrive le manifestazioni del male e la sua sconfitta in nome della "bontà illogica" dei singoli, appartengono i racconti qui radunati. I ricordi e le testimonianze di prima mano del periodo bellico, che ruotano intorno al destino degli ebrei, ispirano le note drammatiche del "Vecchio maestro" e la dichiarazione di fede nella vita e nel "miracolo della libertà" che conclude "La Madonna Sistina". "Fosforo" è una riflessione tristemente autobiografica sull'amicizia misconosciuta, mentre "Riposo eterno", "Mamma", "L'inquilina"," In periferia" fotografano momenti diversi della lunga stagione sovietica, tra gli sconvolgimenti causati dal meccanismo delle repressioni staliniane e la corruzione morale che ne consegue, all'insegna dell'indifferenza e dell'egoismo. "La strada", parabola sul modello tolstojano di Cholstomer, è il racconto delle disavventure di un mulo italiano sulle strade della Russia in guerra: la mostruosità di un mondo in cui Treblinka e il Gulag, nazismo e comunismo gareggiano in efferatezza colpisce in modo ancora più brutale se vista con gli occhi di un animale. E infine "Il bene sia con voi!", dove le note di un viaggio in Armenia nell'autunno del 1961 si traducono in una sorta di luminoso poema.
12,00

Uno scrittore in guerra (1941-1945)

Uno scrittore in guerra (1941-1945)

Vasilij Grossman

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2015

pagine: 471

"Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità": attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, Vasilij Grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte Est europeo. Era infatti inviato speciale di "Krasnaja zvezda" (Stella Rossa), il giornale dell'esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l'Ucraina, la difesa di Mosca e l'assedio di Stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a "Vita e destino". Benché fosse un tipico esponente dell'intelligencija moscovita, Grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l'ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall'altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini - di sorprendente qualità letteraria - che fornirono materia ai reportage di Grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese Antony Beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve.
23,00

Vita e destino letto da Tommaso Ragno. Audiolibro. CD Audio formato MP3

Vita e destino letto da Tommaso Ragno. Audiolibro. CD Audio formato MP3

Vasilij Grossman

Audio

etichetta: Emons Edizioni

anno edizione: 2020

"Perché mai alle bombe atomiche dei nostri nemici dovremmo aggiungere il suo libro?" Scritto negli anni Cinquanta, "Vita e destino" fu ritenuto così pericoloso che il KGB confiscò non solo il manoscritto ma anche i nastri della macchina da scrivere. Bruciante riflessione sul male nel ventesimo secolo, il romanzo intreccia al racconto della battaglia di Stalingrado le piccole e grandi storie di una moltitudine di personaggi - vittime e carnefici, eroi e traditori, gente comune e tiranni assoluti -, dando vita a un affresco imponente, un'opera imprescindibile del Novecento.
18,90

Uno scrittore in guerra (1941-1945)

Uno scrittore in guerra (1941-1945)

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

pagine: 471

"Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità": attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, Vasilij Grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte Est europeo. Era infatti inviato speciale di "Krasnaja zvezda" (Stella Rossa), il giornale dell'esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l'Ucraina, la difesa di Mosca e l'assedio di Stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a "Vita e destino". Benché fosse un tipico esponente dell'intelligencija moscovita, Grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l'ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall'altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini - di sorprendente qualità letteraria - che fornirono materia ai reportage di Grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese Antony Beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve.
14,00

Vita e destino

Vita e destino

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 982

«In quest'epoca tremenda, un'epoca di follie commesse nel nome della gloria di Stati e nazioni o del bene universale, e in cui gli uomini non sembrano più uomini ma fremono come rami d'albero e sono come la pietra che frana e trascina con sé le altre pietre riempiendo fosse e burroni, in quest'epoca di terrore e di follia insensata, la bontà spicciola, granello radioattivo sbriciolato nella vita, non è scomparsa» (Vasilij Grossman)
16,00

Stalingrado

Stalingrado

Vasilij Grossman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 883

Quando Pëtr Vavilov, un giorno del 1942, vede la giovane postina attraversare la strada con un foglio in mano, puntando dritto verso casa sua, sente una stretta al cuore. Sa che l’esercito sta richiamando i riservisti. Il 29 aprile, a Salisburgo, nel loro ennesimo incontro Hitler e Mussolini lo hanno stabilito: il colpo da infliggere alla Russia dev’essere "immane, tremendo e definitivo». Vavilov guarda già con rimpianto alla sua isba e alla sua vita, pur durissima, e con angoscia al distacco dalla moglie e dai figli: «...sentì, non con la mente né col pensiero, ma con gli occhi, la pelle e le ossa, tutta la forza malvagia di un gorgo crudele cui nulla importava di lui, di ciò che amava e voleva. Provò l’orrore che deve provare un pezzo di legno quando di colpo capisce che non sta scivolando lungo rive più o meno alte e frondose per sua volontà, ma perché spinto dalla forza impetuosa e inarginabile dell’acqua». È il fiume della Storia, che sta per esondare e che travolgerà tutto e tutti: lui, Vavilov, la sua famiglia, e la famiglia degli Šapošnikov – raccolta in un appartamento a Stalingrado per quella che potrebbe essere la loro «ultima riunione» –, e gli altri indimenticabili personaggi di questo romanzo sconfinato, dove si respira l’aria delle grandi epopee... E se Grossman è stato definito «il Tolstoj dell’Unione Sovietica», ora possiamo finalmente aggiungere che Stalingrado, insieme a Vita e destino, è il suo Guerra e pace.
28,00

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