Libri di V. Boggione
La parola e l'eco. Saggi sulla poesia del '900
Giorgio Bàrberi Squarotti
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2016
pagine: 380
La lunga fedeltà di Giorgio Bárberi Squarotti alla poesia novecentesca si arricchisce di un nuovo, importante capitolo. Il volume si apre con un percorso di sintesi che attraversa l'intero secolo, all'insegna di un progetto critico di "molto distacco, alquanta ironia, la liberazione quanto più è possibile dalle passioni, dalle ideologie, dalle pubblicità", "ma anche senza nostalgie e rimpianti"; e prosegue con interventi di carattere teorico, sulle idee di antologia, di letteratura regionale, di poesia dialettale. Non mancano saggi dedicati ai maggiori, alcuni dei quali amatissimi (D'Annunzio, Quasimodo, Giudici, Sinisgalli, Luzi, Fortini, Caproni, Sanguineti); ma ciò che emerge è soprattutto un canone della poesia della seconda metà del secolo in cui ritrovano collocazione storica e meritato riconoscimento autori spesso lasciati ai margini dai grandi editori e dalla critica ufficiale (Umberto Bellintani, Sandro Sinigaglia, Augusto Blotto, Agostino Venanzio Reali, Dino Claudio, Giannino di Lieto, Luciano Roncalli, Giovanni Zilioli, Remigio Bertolino, Folco Portinani).
Teoria e storia dei generi letterari. «E se permettete faremo qualche radioscopia»: letteratura e medicina
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 278
Da più di vent'anni, Giorgio Bárberi Squarotti, insieme con i suoi amici e allievi, è impegnato in un'indagine sulla teoria e la storia dei generi letterari, molto più numerosi e anche più vari rispetto alle classificazioni tradizionali. In questo nuovo volume collettivo, di carattere "trasversale", è indagato il rapporto tra l'invenzione letteraria e la medicina, dal medioevo ai giorni nostri, procedendo per sondaggi significativi e con metodologie differenti (dall'esegesi storica all'indagine psicanalitica, dall'esame dei topoi all'analisi retorica). Da tale prospettiva vengono passati in rassegna autori fondamentali del nostro canone, come Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Alfieri, Pirandello. Ampio spazio è dedicato al nesso tra scienza medica e pratica letteraria nella cultura cinquecentesca, dai berneschi a Francesco Vettori, e in quella di fine Ottocento, da Carlo Dossi a Paolo Mantegazza a Carlo Collodi. Altro oggetto d'indagine è la scrittura come terapia (Nietzsche, Gadda, Breton, Bonaviri, Viviani, Risi), e non manca un originale percorso tra letteratura alta e popolare sul vino come rimedio per il corpo e lo spirito.