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Libri di U. Regina

L'immutabilità di Dio

L'immutabilità di Dio

Søren Kierkegaard

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2019

pagine: 128

"'L'immutabilità di Dio', l'ultimo Discorso pubblicato da Kierkegaard nell'agosto del 1855, è pervaso dall'intento di comunicare quanto sia rasserenante la novità cristiana per ciascun uomo pensoso del proprio vero bene, non solo per l'eternità, ma in ogni momento del proprio cammino nel tempo: «Per questo ci proponiamo di parlare di Te, Immutabile, ossia della Tua immutabilità, se possibile, sia con spavento sia per la serenità». Al termine del Discorso Kieikegaard potrà così sostenere: «l'Immutabile viaggia insieme» con noi. Anche per questo egli non intende dimostrare né l'esistenza di Dio né che Dio è immutabile, bensì, paradossalmente che 'Dio, l'Immutabile, si muove per porsi e restare vicinissimo ad ogni attimo di vita di ogni singolo uomo, operando per il suo bene, ma anche lasciandolo sempre libero di ricusare l'aiuto che l'Immutabile immutabilmente gli porge." (dall'Introduzione di Umberto Regina)
12,00

Ultimatum

Ultimatum

Søren Kierkegaard

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2018

pagine: 112

"Ultimatum" è il titolo della sezione finale di Aut-Aut e consiste in una predica intitolata "L'edificante che sta nel pensiero di avere sempre torto davanti a Dio". Sono pagine densissime, in forma di omelia, che fanno luce sul nucleo profondo del pensiero di Kierkegaard e del contributo che egli ha dato e può ancora dare alla filosofia occidentale. Il predicatore - finto e anonimo - non si rivolge a parrocchiani raccolti in chiesa, ma vuole comunicare un «pensiero» ai filosofi, invitati, tramite un argomentare incalzante e propositivo, a concentrarsi su un unico, decisivo concetto: «l'edificante», in origine tutt'altro che un concetto ma esperienza della «vita nuova» dei primi cristiani. Kierkegaard rivolge qui un ultimatum a se stesso: il situarsi «davanti a Dio», nella consapevolezza di avere sempre torto, dà molto da pensare alla filosofia, e anzitutto al filosofo che giace nel fondo di ogni uomo in quanto uomo.
11,00

Due discorsi edificanti 1843. Volume 2

Due discorsi edificanti 1843. Volume 2

Søren Kierkegaard

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2016

pagine: 88

Questo discorso del 1843 è uno sviluppo del concetto di "edificante" successivo a La prospettiva della fede e si presenta come un commento alle parole dell'apostolo Giacomo: "Ogni dono buono, ogni dono perfetto è dall'alto". Queste introducono alla controversa questione della "teodicea" come coniugare il bene proveniente da Dio e il male del mondo - declinata dal filosofo danese in chiave "esistenziale", spiega Umberto Regina nell'Introduzione, ripartendo dalla caratteristica distintiva dell'uomo: l'esistenza. L'uomo in quanto esistente ha un rapporto edificante con Dio: rispetto all'Eterno si innalza senza mai unirsi completamente. All'idea, avanzata da alcuni filosofi moderni, di una compromissione di Dio nell'imperfezione del mondo Kierkegaard risponde con il salto della fede, somma possibilità donata all'uomo per vincere sul male.
10,00

Mondo e terra. Globalizzazione dell'economia e localizzazione dell'etica
25,82

La libertà nell'unità delle differenze

La libertà nell'unità delle differenze

Libro

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2000

pagine: 169

18,08

Gli Atti dell'amore. Alcune riflessioni cristiane in forma di discorsi

Gli Atti dell'amore. Alcune riflessioni cristiane in forma di discorsi

Søren Kierkegaard

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2009

pagine: 416

Mai come oggi gli uomini si sono trovati a vivere tanto "prossimi" gli uni agli altri, in tempo reale, nel bene e nel male, tutti insieme. Il prossimo si è fatto a noi tanto prossimo da non consentire più di sentirci liberi di scansarlo, come allora, sulla strada da Gerusalemme a Gerico. Per riacquistare la giusta distanza e la doverosa lungimiranza può giovare l'aiuto di un grande pensatore e di un grande credente: Søren Kierkegaard. Negli Atti dell'amore, l'opera che pubblicò nel 1847, egli tratta del problema del "prossimo" a partire dalla capacità e dal dovere di ogni uomo di compiere atti vittoriosi su ogni egoismo. Il suo percorso è originale: egli non considera l'uomo come naturalmente egoista, nemmeno nel senso di egoismo come "amore di sé", che pensatori sia antichi sia moderni pongono come presupposto più che legittimo per indicare poi le vie virtuose idonee a fare evolvere in senso altruistico tale connaturato egoismo. Kierkegaard parte dall'alto, dagli atti dell'amore, e proprio in questi riscopre la presenza dell'umano-in-tutti. Queste "riflessioni" sono filosofiche, ma possono avere come oggetto gli atti dell'amore solo in quanto esse sono cristiane. Kierkegaard è convinto che solo il cristianesimo ha scoperto che esistono atti d'amore, e soprattutto che questi possono e debbono essere compiuti da ogni uomo, dunque anche dai non credenti, in ogni tempo.
28,00

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