Libri di Tommaso De Beni
Vicenza. Città bellissima. Quasi
Tommaso De Beni
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Elas
anno edizione: 2024
pagine: 112
Tommaso De Beni con la sua “catalogazione intelligente” delle “non bellezze” (brutture?) della città del Palladio, ci ammonisce che Vicenza, definita “città bellissima” nel libro edito dalla Biblioteca Bertoliana nel 1984 col titolo “Vicenza città bellissima. Iconografia vicentina a stampa dal XV al XIX secolo”, ha bisogno di una scossa per diventare “più viva”, perché molte delle sue bellezze sono state colpite e, talvolta, nascoste da obbrobri edilizi e altre sono in via di crescente degrado. Se per gli obbrobri troppo poco si è fatto per impedirli e poco, ma non nulla, si può fare per ridurne l’impatto sulle bellezze palladiane e non solo, molto si può e si deve fare perché le bellezze decadenti tornino a risplendere. Ovviamente servono piani e programmi pluriennali, che fin dalla dedica sono affidati ai giovani, perché non si può più tollerare che si parli di rinascita di Vicenza se davanti all’attributo che le compete rimarrà ancora l’avverbio “quasi”.
Vicenza. Città (quasi) bellissima
Tommaso De Beni
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Elas
anno edizione: 2024
pagine: 112
Tommaso De Beni, autore di “Vicenza. Città (quasi) bellissima”, con la sua “catalogazione intelligente” delle “non bellezze” (brutture?) della città del Palladio, ci ammonisce che Vicenza, definita “Città bellissima” nel libro edito dalla Biblioteca Bertoliana nel 1984 col titolo “Vicenza città bellissima. Iconografia vicentina a stampa dal XV al XIX secolo”, ha bisogno di una scossa per diventare “più Viva”, perché molte delle sue bellezze sono state colpite e, talvolta, nascoste da obbrobri edilizi e altre sono in via di crescente degrado. Se per gli obbrobri troppo poco si è fatto per impedirli e poco, ma non nulla, si può fare per ridurne l’impatto sulle bellezze palladiane e non solo, molto si può e si deve fare perché le bellezze decadenti tornino a risplendere. Ovviamente servono piani e programmi pluriennali, che fin dalla dedica sono affidati ai giovani, perché non si può più tollerare che si parli di rinascita di Vicenza se davanti all’attributo che le compete rimarrà ancora l’avverbio “quasi”. Dedica: "Ad Andrea Palladio, che ci ha regalato la bellezza di Vicenza. E ai nostri giovani, che ci restituiranno quella che troppi le hanno tolto".
Vicenza, città (quasi) bellissima di amori, demoni e ricordi dei boomer. Due libri su due «Vicenze» di tempi diversi ma che ancora oggi accompagnano cittadini e visitatori
Tommaso De Beni, Massimo Parolin
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Editoriale Elas
anno edizione: 2024
pagine: 260
Tommaso De Beni, insegnante di Italiano e storia e 37enne autore di “Vicenza. Città (quasi) bellissima”, con la sua “catalogazione intelligente” delle “non bellezze” della città del Palladio, ci ammonisce che Vicenza, definita “Città bellissima” nel libro edito dalla Biblioteca Bertoliana nel 1984 col titolo “Vicenza città bellissima. Iconografia vicentina a stampa dal XV al XIX secolo”, ha bisogno di una scossa per diventare “più Viva”, perché molte delle sue bellezze sono state colpite e, talvolta, nascoste da obbrobri edilizi e altre sono in via di crescente ma recuperabile degrado.Il 60enne “boomer” Massimo Parolin, comandante della Polizia locale di Vicenza e autore di “Quella strada per il lago 1980 – 2020. Storia vicentina di amore e demoni al tempo dei boomer(s)”, vuole conservare memoria di ciò che ha vissuto da adolescente per farne dono alle persone affinché tutto non cada nell'oblio.Massimo Parolin ha scritto di com'era Vicenza negli anni '80, dei suoi costumi, del suo modo di vivere, della gioventù di allora e ha pensato anche di raccontare un amore vero, importante e vissuto. L'appendice finale restituisce poi uno spaccato ammiccante della Vicenza dei Boomer.