Libri di Tomás Ibañez
Anarchia in divenire. Le pratiche di libertà contro ogni forma di dominio
Tomás Ibañez, Freddy Gomez, Antonio Senta
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2023
pagine: 168
In questo itinerario che dalla resistenza antifranchista degli anni Cinquanta e Sessanta ci porta fino alle rivolte contemporanee, Tomás Ibáñez ripercorre non solo le sue vicende biografiche ma anche le principali linee di pensiero e azione del dissenso libertario contemporaneo. Nato in Spagna ma cresciuto in Francia nell'ambiente fortemente politicizzato dell'esilio anarchico spagnolo, la sua militanza politica inizia poco sorprendentemente quando è ancora giovanissimo. Cresciuto in bilico tra due paesi e due culture, milita nei gruppi di resistenza antifranchista - "con la Spagna nel cuore", come diceva Camus, uno dei suoi numi tutelari - e al contempo nei nuovi movimenti giovanili di contestazione globale, che di lì a poco esploderanno nel Maggio '68. Ed è proprio in quei "gloriosi giorni" che sovvertono l'esistente, sulle barricate parigine, che Tomás intravede le linee di sviluppo di un anarchismo a venire che deve scrollarsi di dosso schemi e ortodossie del passato. Un anarchismo extra moenia capace non solo di entrare in sintonia con i tanti movimenti dal basso emersi nel corso dei decenni, ma anche di pensare e agire nella nuova era tecnologica portatrice di un totalitarismo più subdolo e sfuggente di quelli sperimentati nel Novecento, ma altrettanto pericoloso.
L'anarchia del mondo contemporaneo
Tomás Ibañez
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2022
pagine: 272
In un'epoca in cui le conoscenze scientifiche hanno acquisito caratteristiche che non rimandano più alla razionalità scientifica, bensì all'ideologia che l'ha trasformata in un efficace dispositivo di potere grazie alla sua potente retorica della verità, Ibáñez affronta il tema della libertà, o più precisamente delle inedite pratiche di libertà che attraversano senza sosta il mondo contemporaneo. E lo fa innestando la concezione del potere di Foucault nel corpus teorico dell'anarchismo, per poi analizzare i tratti più innovativi dell'azione e della riflessione libertarie contemporanee. Ne esce una visione coerente del mutamento sociale che non solo evidenzia i cambiamenti avvenuti nell'arte del governo e, di conseguenza, nei modi della rivolta, ma che si propone al contempo di tornare ad agitare le ormai placide acque della filosofia radicale.
Il mondo cambia: com'è cambiato l'anarchismo? Convergenze e divergenze
Antonio Senta, Devis Colombo, Tomás Ibañez
Libro
editore: Elèuthera
anno edizione: 2017
pagine: 44
Fortemente influenzato da eventi storici che ne hanno definito le caratteristiche (l'illuminismo, la Rivoluzione francese e il radicalismo inglese del XVII secolo), l'anarchismo si costituisce in un preciso periodo della storia occidentale. La sua origine come movimento sociale è vincolata all'emergere della società industriale e al conflitto che divide la Prima Internazionale. Non avendo inoltre un centro che ne definisca un'ortodossia, è composto da numerose tendenze: sociali, individualiste, insurrezionaliste, ecologiche, primitiviste, ecc. Che relazione esiste tra i cambiamenti in corso nella società e i possibili mutamenti dell'anarchismo? Considerando i cambiamenti della società e delle classi subalterne, per arrivare ai cambiamenti epistemologici degli anni Sessanta e al consolidarsi del neoliberismo, gli autori riflettono sull'anarchismo contemporaneo e le sue tendenze evolutive, sul postanarchismo e la perdita di centralità della questione sociale. Questioni fondamentali che rimangono tutt'ora aperte.
Anarchismo in movimento
Tomás Ibañez
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2015
pagine: 142
Ora che i canti di sirena che annunciavano albe radiose si sono spenti e il mutamento sociale si è radicato nel qui e ora, l'anarchismo si è inaspettatamente rimesso in movimento. Non c'è troppo da stupirsi, in realtà, perché l'anarchismo, se non vuole contraddire quella simbiosi tra idea e azione che lo costituisce e lo rende vitale, è movimento. Ma la sua attuale e tutt'altro che trascurabile rimessa in moto svela una sintonia con il momento storico in parte sorprendente. Oggi l'anarchismo sembra non solo più "adatto" ai cambiamenti sociali, culturali, politici e soprattutto tecnologici degli ultimi decenni, ma anche più consonante con le pratiche di dissenso messe autonomamente in atto da nuovi protagonisti sociali. E se questa convergenza si è prodotta, è anche perché l'anarchismo ha saputo rinnovarsi radicalmente, re-inventandosi nelle pratiche di resistenza, disobbedienza e sovversione attuate contro i dispositivi, altrettanto mutevoli, del dominio.
Dialogo su anarchia e libertà nell'era digitale
Manuel Castells, Tomás Ibañez
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2014
pagine: 67
Dopo essere stati espulsi nello stesso giorno dalla Francia per la loro partecipazione al Maggio 1968, Castells e Ibànez riprendono il dialogo interrotto per capire come mai l'anarchismo, già protagonista di quel Maggio, sia nuovamente in sintonia con il rapido mutamento che segnala l'avvento della società dell'informazione. Un mutamento che gli attori politici tradizionali non riescono a interpretare proprio perché non si propongono di cambiare il mondo, ma al più di gestirlo. E non è questa la domanda sociale contemporanea, che oggi mutua dalla Rete le modalità di azione e comunicazione. Superata l'atomizzazione individualista propria del liberalismo, una fitta trama di reti interindividuali sta oggi plasmando dal basso l'ambito del politico, mettendo radicalmente in discussione il tradizionale ruolo di leader e partiti. Un sovvertimento dell'ordine politico, ci dicono i due autori, che rimanda direttamente all'anarchismo. Postfazione di Andrea Staid.
Il libero pensiero. Elogio del relativismo
Tomás Ibañez
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2013
pagine: 219
L'analisi del relativismo intrapresa in questo saggio è di fatto un'indagine a tutto campo sulle relazioni di potere a partire dalle riflessioni di quattro protagonisti chiave del pensiero contemporaneo: Cornelius Castoriadis, Michel Foucault, Richard Rorty e Michel Serres. A spingere l'autore verso questa disamina delle argomentazioni relativiste è anche il fatto che taluni difensori laici della ragione scientifica gli appaiono in forte consonanza con i rappresentanti della Chiesa cattolica nel denunciare i "pericoli devastanti che ci minacciano se diamo ascolto al canto di sirena del relativismo". Ibáñez ci invita invece ad ascoltare con attenzione quel che ha da dire il relativismo, anzi a buttarci con coraggio nelle sue acque tutt'altro che tranquille, non solo per ripensare le relazioni di potere, ma anche per interrogarci lucidamente su taluni aspetti del dominio particolarmente insidiosi in quanto informano il codice stesso con cui decifriamo la realtà.
Il libero pensiero. Elogio del relativismo
Tomás Ibañez
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2007
pagine: 219
La virulenza degli anatemi scagliati contro il relativismo da Karol Wojtyla prima e da Joseph Ratzinger dopo, non può che spingerci a prendere seriamente in esame l'oggetto diabolico della loro ira. Tanto più quando si vede che i campioni laici della retorica della verità sono in consonanza con le autorità della chiesa e partecipi della stessa crociata contro la tentazione di prestare orecchio al relativismo, Ibañez invita il lettore a immergersi nelle sue acque tumultuose, in risposta tanto al desiderio di ripensare continuamente alle relazioni di potere quanto al bisogno di interrogarsi lucidamente su taluni aspetti del dominio particolarmente insidiosi, perché informano il codice stesso con cui decifriamo la realtà. Analizzando approfonditamente gli scritti e il pensiero di Cornelius Castoriadis, Michel Foucault, Richard Rorty e Michel Serres, protagonisti chiave del pensiero contemporaneo, Ibañez cerca il filo conduttore che, al di là della innegabile originalità di ognuno di questi autori, consenta di evidenziarne un fondamento comune: una selvaggia esigenza di libertà che li rende ipersensibili a tutte le forme del dominio.