Libri di Terenzio Bove
I fagioli di Sarconi. La storia d'un prodotto di gran successo
Terenzio Bove, Antonio Sanchirico, Daniela Serra
Libro: Copertina rigida
editore: Dibuonoedizioni
anno edizione: 2005
pagine: 127
Un tramonto di primavera. Una storia mai finita
Terenzio Bove
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2024
pagine: 300
Ambientato nella suggestiva Val d’Agri degli anni ‘20, “Un tramonto di primavera” è un romanzo che intreccia con maestria le vite di personaggi storici e di persone comuni, dando vita a un affresco vibrante di un’epoca ricca di cambiamenti e tensioni sociali. In questa cornice, figure come Manlio Rossi Doria, Eugenio Azimonti e il maestro Francesco Lapetina si mescolano con le vicende di Paolo Bernacchi, Nicola Varallo, Giovanni Bove, Giambattista Torresi e molti altri, dando voce a una comunità in fermento. Il romanzo si sviluppa come un tramonto primaverile: un momento di transizione che segna la fine di un giorno e l’inizio di una notte, rappresentando un passaggio tra il passato e il futuro. Attraverso le vicende dei protagonisti, il lettore viene accompagnato in un viaggio emozionante, fatto di lotta, passione e perseveranza. Le storie personali si intrecciano con i grandi eventi storici, creando un mosaico che riflette l’anima di un’epoca in cui i confini tra speranza e disillusione erano spesso sfumati. Un romanzo che, attraverso le voci di chi ha vissuto quei tempi, invita a riflettere sulla resilienza e la forza dello spirito umano di fronte ai cambiamenti.
I venditori di fortune
Terenzio Bove
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2019
pagine: 164
Il giovane Luca, ultimo di cinque figli di una famiglia contadina, vive i suoi anni d’infanzia tra gli affetti dei suoi familiari e degli amici, frequenta le scuole dell’obbligo con non pochi problemi, nonostante le sue doti naturali. Diventato grande, dopo aver capito i problemi della società dell’apparenza, Luca farà di tutto per riuscire a liberarsi dall’abbraccio mortale da cui si sente stritolare. L’unica soluzione al problema sarà quella di andare via, lontano dal suo amato paese, chiuso, bigotto, triste, dove domina il pettegolezzo, dove la gente è sempre pronta a condannare ogni novità, elementi di distinzione, e qualsiasi segnale di rottura e di innovazione.
Benzolo. L'ultimo dei lucani
Terenzio Bove
Libro: Libro in brossura
editore: Il Giardino di Azimonti
anno edizione: 2012
pagine: 96
Alla corte di sua maestà Fagiolo di Sarconi. Un protagonista della tavola tra storia, paesaggi e tradizioni
Terenzio Bove
Libro: Libro in brossura
editore: Il Giardino di Azimonti
anno edizione: 2012
pagine: 128
Pasta & fagioli. Il piatto più nazionale d'Italia. Il piatto che unisce l'Italia
Terenzio Bove
Libro: Libro in brossura
editore: Il Giardino di Azimonti
anno edizione: 2011
pagine: 144
I fagioli della Val d'Agri. Guida pratica alla coltivazione
Terenzio Bove
Libro: Libro in brossura
editore: Il Giardino di Azimonti
anno edizione: 2011
pagine: 112
La mia vita da insegnante precario nell'Italia peggiore
Terenzio Bove
Libro: Libro rilegato
editore: Il Giardino di Azimonti
anno edizione: 2011
pagine: 96
Eugenio Azimonti. L'agronomo meridionalista venuto dal Nord
Terenzio Bove
Libro
editore: Il Giardino di Azimonti
anno edizione: 2010
pagine: 200
Eugenio Azimonti, lombardo di nascita e lucano di adozione, nacque a Cerro Maggiore (MI) il 31 dicembre 1878. Figura ai più sconosciuta, Azimonti si inserì in quella schiera di tecnici che operarono nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno e contribuirono allo sviluppo dell'agricoltura del Sud. Azimonti, nel 1905, accettò l'incarico di Direttore della Cattedra di Potenza e operò negli ambienti meridionali, dove prestò la sua opera di tecnico, agricoltore, politico e meridionalista per circa un quarto di secolo. Si stabilì nella frazione di Pedali, l'odierna Villa d'Agri. Qui costituì una propria azienda agraria e iniziò le collaborazioni con i giornali L'Unità" di Salvemini e il quindicinale napoletano "L'Agricoltore del Mezzogiorno". Con la prima sperimentò ed accrebbe le conoscenze tecnico-pratiche, con le seconde diede più incisività a quella che considerò sempre una missione: soganare l'agricoltura del Mezzogiorno dalla nomea di immobilità ed inefficienza che gli veniva attribuita dimostrando, coi fatti, che dietro la sua arretratezza si celavano fattori ben più seri della sola "sfaticataggine" contadina.