Libri di T. Tosolini
Il monaco Dogen
Tetsuro Watsuji
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 169
In questo saggio Watsuji Tetsuro analizza alcuni tratti della vita e del pensiero del monaco Dogen Zenji (1200-1253). Convinto che il Buddhismo fosse diventato irrimediabilmente corrotto, Dogen intraprende un rischioso viaggio in Cina, riportando con sé una forma più pura di spiritualità e diventando così il fondatore della Scuola Soto del Buddhismo Zen in Giappone. Anche Watsuji, testimone della degenerazione in cui era incorso il Buddhismo del suo tempo, intraprende un viaggio all'interno del passato intellettuale del suo Paese, riscoprendo la figura e il pensiero del Maestro Dogen. Con "Il monaco Dogen" egli intende riproporre così al Giappone odierno una delle figure filosofiche e spirituali più importanti della storia e della cultura nipponica.
Il nulla e la croce. Due saggi filosofici su buddhismo e cristianesimo
Tanabe Hajime
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 155
In questi due saggi, tratti dal volume "La dialettica del Cristianesimo" (1948), Tanabe Hajime intraprende un'appassionata analisi del rapporto tra il pensiero buddhista e la fede cristiana. Concetti fondamentali come quelli del ritorno "da Paolo a Gesù", del "nulla eppure amore" dell'unità triadica dell'amore e dell'interpretazione esistenziale della morte-risurrezione, sono solo alcune delle nozioni che egli elabora a partire dalla dialettica della mediazione assoluta, una dialettica in cui tutte le cose sorgono e si costituiscono attraverso la loro reciproca negazione e affermazione. Il "Nulla assoluto" assume ora i contorni religiosi-filosofici della conversione di sé, o dell'autoconsapevolezza religiosa, che tenta di sintetizzare al suo interno le verità delle religioni storiche dando così vita a una simbiosi creativa tra Cristianesimo, marxismo e buddhismo giapponese. Introduzione a cura di Tiziano Tosolini.
Filosofia come metanoetica
Tanabe Hajime
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 412
In questa fondamentale e originale opera filosofica Tanabe Hajime, successore di Nishida Kitaro alla cattedra di Filosofia all'Università di Kyoto, evidenzia la sua vasta ed approfondita conoscenza sia del pensiero orientale che occidentale. Riflettendo sui pensatori che influirono sulla costruzione del suo sistema filosofico - Kant, Hegel, Heidegger, Pascal, Schelling, Kierkegaard, Nietzsche, Eckhart, oltre che lo stesso Nishida - Tanabe si propone di dar vita ad una critica assoluta della ragione rifacendosi direttamente alla proposta religiosa di Shinran, il fondatore del Buddhismo della Vera Scuola della Terra Pura. Il risultato delle sue analisi è ciò che egli definisce una "filosofia che non è una filosofia", o una "filosofia come metanoetica".
Quando avevo cinque anni, mi sono ucciso
Howard Buten
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2009
pagine: 194
Un romanzo d'amore narrato da un ragazzino di otto anni che, grazie o a causa della sua "anomalia", turba e disturba. Burt è vittima della stupidità degli adulti che trasformano i suoi sogni in sintomi clinici e il suo amore in attentato. Per quello che ha fatto a Jessica, precoce e deliziosa compagna di scuola tutta sguardi torbidi e ammiccamenti, il protagonista viene rinchiuso in un istituto di neuropsichiatria infantile. E qui, sulle pareti della Stanza del Riposo dove viene confinato alla minima infrazione, egli ci racconterà la sua storia avvincente, sconvolgente e struggente. Una storia da ridere o da piangere, narrata in una lingua spogliata da qualsiasi orpello con cui per lo più la società degli adulti e dei buoni sentimenti ama infiorare e travestire l'essenza pur di non farla trapelare. La lingua di Burt è la lingua dell'innocenza, la lingua dell'uomo e dei suoi valori più veri prima del "peccato", prima della comparsa di quel pensiero logico-raziocinante e onnipervadente che ha esteso la sua legge fino a renderla assoluta e unica, Burt si riprende quanto gli è stato tolto: l'altro mondo, quello del gioco, del sogno, del mistero, del non detto, della poesia, del sottosuolo, della trasgressione, quel mondo, insomma, che gli adulti assennati e genitori hanno strategicamente confinato in spazi precisi, controllabili e marginali, quasi a voler codificarne e ufficializzarne la rimozione.