Libri di T. Andina
La destituzione filosofica dell'arte
Arthur C. Danto
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 224
Pubblicato nel 1986, "La destituzione filosofica dell'arte" costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del secondo Novecento. In quest'opera, Danto elabora una della storia dell'arte di matrice hegeliana, il cui motore di sviluppo viene identificato nell'aspirazione dell'arte stessa a trovare la propria essenza. Tappa decisiva dell'itinerario criticofilosofico dell'autore, questo libro affronta, intorno al nucleo teorico della "fine dell'arte", anche altri problemi cruciali dell'estetica contemporanea, quali l'apprezzamento e l'interpretazione delle opere d'arte, il rapporto della filosofia con la letteratura e dell'arte con il testo, fino a intrecciare l'arte e la sua storia con la teoria darwiniana dell'evoluzione.
Filosofia contemporanea. Uno sguardo globale
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 422
Che cosa significa oggi fare filosofia? Quali sono le domande che il mondo contemporaneo le pone, quali gli interrogativi che la chiamano in causa? E quali i suoi ambiti dazione? Spaziando dalla metafisica all'etica, dalla filosofia del linguaggio alla filosofia della scienza e della matematica, dalla filosofia della politica alla filosofia dell'arte, dall'epistemologia alla filosofia della mente, il libro traccia la mappa di un cinquantennio di riflessione filosofica. Percorrendone lo svolgimento, non solo attraverseremo una intera disciplina nelle sue articolazioni più interessanti, ma verificheremo la capacità immaginativa degli esseri umani, che esplorano il mondò e si pongono domande riguardo ai suoi sensi per organizzare società, creare arte, darsi un'etica e una dimensione politica. Prefazione di Maurizio Ferraris.
La destituzione filosofica dell'arte
Arthur C. Danto
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2008
pagine: 224
La destituzione filosofica dell'arte costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del secondo Novecento. Filosofo e critico oggi al centro del dibattito estetico internazionale, Arthur C. Danto vi elabora una teoria dell'arte, il cui motore di sviluppo viene identificato nell'aspirazione dell'arte a trovare la propria essenza. Platone aveva "destituito" l'arte di consistenza ontologica e due millenni dopo Hegel ne decretava una "destituzione" filosofica, che vedeva l'arte "superarsi" nella filosofia. E però argomenta Danto negli anni Sessanta e Settanta, l'arte ha trovato finalmente la propria essenza. Ma incontra di nuovo la filosofia che ne "destituisce" l'autonomia sensibile per precipitarla nella post-storia, in una fase cioè in cui nessuna opera può ancora aspirare a incarnare una direttrice culturale dominante. Tuttavia l'arte odierna non perde per questo di significatività, ma anzi guadagna in libertà, aprendosi a nuove forme espressive inedite. Tappa decisiva dell'itinerario di Danto, questo libro affronta, intorno al nucleo teorico della "fine dell'arte", anche altri problemi cruciali dell'estetica contemporanea.