Libri di Stefano Melis
Interni familiari. Come in una mostra
Stefano Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2019
pagine: 150
Un omaggio a un padre e al contempo a un grande artista e pittore del secolo scorso: Mario Melis. Il figlio, in questo libro ricco di foto di interni e di opere di vario genere, ricostruisce un aspetto non secondario della produzione e dell'essere artisti alcuni decenni fa, in particolare nel secondo Dopoguerra. Lo studio e la casa sono ambienti che spesso coincidono per chi desidera dare libero sfogo alla propria creatività. Da Giorgio Morandi a Giorgio de Chirico, passando per Mario Schifano, solo per citarne alcuni tra i più illustri, la casa dove si vive, o per meglio dire alcune parti di essa, si trasformano in spazi artistici con una curiosa sovrapposizione di oggetti d'arte e di oggetti di uso domestico. Mario Melis in realtà sceglierà per molti anni di separare il proprio studio da casa, eppure quest'ultima verrà inevitabilmente contrassegnata dalle scelte estetiche di un artista sempre attento alla scelta degli arredi, alla loro disposizione e agli angoli figurativi, tra cui spicca la finestraquadro. Una casa che diviene dunque progressivamente uno spazio espositivo, con nature morte e paesaggi che vengono posizionati in luoghi della casa che acquistano un significato altro e sempre mutevole nel tempo.
Oltre il Borghetto Flaminio
Stefano Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2017
pagine: 110
Tra gli interventi architettonici e urbanistici nel primo decennio del 2000 a Roma in quel grande "cantiere" dell'area Flaminia, vi è un luogo, l'area del Borghetto Flaminio, posto a ridosso della Porta e Piazza del Popolo a nord del centro storico, che è stato oggetto di diversi concorsi volti a una sua riqualificazione. L'autore è stato protagonista di tali interventi, e ha deciso di raccogliere in uno scritto, il suo "giro" nei luoghi di progettazione. Il risultato è un sovrapporsi di eventi dilatati nel tempo e nello spazio, mescolando storie personali e familiari insieme a elementi strettamente progettuali a "contatto" con i materiali e gli spazi dell'architettura e del paesaggio urbano, dove natura e artificio si uniscono e confondono. Gli scatti fotografici, che completano le descrizioni, possono essere visti come testimonianze di una esperienza esistenziale "storica" che a sua volta diventa un nuovo materiale progettuale, repertorio ripreso e "montato" come le inquadrature e movimenti di sequenze filmiche.
Béla Bartók. Il concerto per orchestra
Stefano Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Albisani Editore
anno edizione: 2013
pagine: 128
Il Concerto per orchestra è una delle ultime composizioni di Béla Bartók ed appartiene al novero dei più conosciuti ed eseguiti capolavori del repertorio orchestrale novecentesco. Composto nel 1943 per la Boston Symphony Orchestra su commissione di Serge Koussevitzky, fu la prima opera che il compositore ungherese scrisse durante il cosiddetto "esilio americano". Muovendo dall'analisi del travagliato contesto storico e biografico, questo volume ricostruisce la genesi del Concerto e ne svela la struttura, le peculiarità stilistiche e le relazioni con il linguaggio della musica popolare a cui Bartók attingeva come a una "lingua madre".