Libri di Stefano Crisafulli
L'illusione del reale. Percorsi di cinema in chiave filosofica
Stefano Crisafulli
Libro
editore: Battello Stampatore
anno edizione: 2019
pagine: 192
L’illusione del reale è una raccolta ragionata di una serie di articoli sul cinema apparsi prima sulla rivista Trieste ArteCultura e poi su Il Ponte rosso. Con questo secondo libro Stefano Crisafulli prosegue la sua ricerca incentrata sulla commistione tra la filosofia e l’arte, focalizzando l’attenzione sul linguaggio cinematografico e sulla possibilità di cogliere, attraverso le immagini in movimento, aspetti diversi della realtà e del pensiero. Pur essendo un’illusione, infatti, il cinema riesce ad illuminare zone dell’essere umano come il desiderio, il potere o la finzione, fornendo sguardi originali e complessi sul reale. Se poi tali sguardi provengono da registi di grande genialità e talento quali, ad esempio, Kubrick, Wenders, Tarkovskij o Hitchcock, la visione di un film diviene una grande avventura del pensiero.
L'arte e il grido. Percorsi filosofici tra pittura e cinema
Stefano Crisafulli
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2014
pagine: 85
Attraverso un percorso poliedrico, che si snoda facendo incontrare varie discipline (filosofia, pittura, cinema), il saggio "L'arte e il grido" si propone di indagare, con atteggiamento filosofico e intento divulgativo, le principali trasformazioni artistiche del '900 per giungere a una possibile ridefinizione della funzione dell'arte nella contemporaneità. Mettendosi sulle tracce dei filosofi che hanno maggiormente incrociato la loro ricerca con quella di alcuni pittori e utilizzando il cinema come ulteriore terreno di esemplificazione e di confronto, l'autore ha individuato nell'arte quell'urgente necessità di smascheramento delle illusioni e salvaguardia della complessità che si accompagnano da sempre anche alla ricerca filosofica più autentica. Capitolo dopo capitolo, passando senza soluzione di continuità dagli oggetti, alle immagini e, infine, al corpo, si fa strada la possibilità di uno sguardo nuovo sull'enigma del mondo ed emerge la centralità tragica di quel nucleo temporale che è ineludibile nell'essere umano.

