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Libri di Simon Levis Sullam

Lo sterminio degli ebrei. Tra storia e memoria

Lo sterminio degli ebrei. Tra storia e memoria

Saul Friedländer

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2023

pagine: 160

In che modo può essere interpretata e rappresentata la Shoah, lo sterminio di milioni di persone nel cuore stesso dell’Europa? Qual è il rapporto tra storia e memoria nella ricostruzione di quell’evento? Che ruolo devono avere lo sguardo e la voce delle vittime, accanto alla ricostruzione dell’ideologia, delle azioni politiche e burocratiche della distruzione di massa messe in moto dai nazisti? Questo volume, curato da Simon Levis Sullam, raccoglie i principali saggi di metodo di uno dei più importanti storici della Shoah. Friedländer si interroga sul funzionamento della memoria individuale e collettiva, sugli elementi di ambigua fascinazione con cui talora è rappresentato il nazismo, su quale sia la funzione dello storico nella narrazione dei drammatici eventi della “Soluzione finale”. Lo studioso mette in luce anche il proprio atteggiamento personale verso lo sterminio degli ebrei: tra una memoria traumatica, la capacità di integrarla nella narrazione senza prevaricare l’interpretazione storica, la possibilità di rielaborare assieme storia e memoria. In vista di una più profonda comprensione di una tragedia apparentemente incommensurabile.
16,00

Mazzini. Con i «Doveri dell'uomo» di Giuseppe Mazzini

Mazzini. Con i «Doveri dell'uomo» di Giuseppe Mazzini

Gaetano Salvemini

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 320

Fu la sanguinosa repressione del generale Bava Beccaris ai moti di Milano del 1898 a spingere il giovane socialista Salvemini, allora promettente studioso di storia medioevale, a spostare i propri interessi verso la storia contemporanea. Da dove nasceva la crisi che il giovane Stato italiano stava attraversando con la reazione di fine secolo? Le sue radici andavano ricercate nelle fragilità e negli errori della democrazia risorgimentale e in alcune ambiguità e contraddizioni di uno dei fondatori dell’Italia unita e indipendente: Giuseppe Mazzini. Se da una parte i principi di libertà e unità, l’ideale repubblicano e l’attenzione alla questione sociale rendevano Mazzini una figura fondante del movimento democratico, altri aspetti del suo pensiero e della sua opera non meno rilevanti ma spesso trascurati – come la centralità del riferimento a Dio e alcuni tratti dogmatici – si sarebbero dimostrati terreno fertile per successive istanze autoritarie. Analizzando la vita e le opere di Mazzini, e in particolare i suoi Doveri dell’uomo, Salvemini mette in luce sia il messaggio di libertà sia le ambiguità teoriche del padre della patria, grazie alle quali del pensiero mazziniano “ciascuno attingeva e adottava quelle parti che corrispondevano al proprio stato d’animo, e trascurava o non comprendeva il resto”. La riflessione di Salvemini si sposta quindi sulla fortuna di Mazzini e sui suoi diversi usi politici, culminati nell’utilizzo che ne avrebbe fatto il fascismo preparando, un quarto di secolo dopo le cannonate di Bava Beccaris, la propria svolta dittatoriale.
14,00

I fantasmi del fascismo. Le metamorfosi degli intellettuali italiani nel dopoguerra

I fantasmi del fascismo. Le metamorfosi degli intellettuali italiani nel dopoguerra

Simon Levis Sullam

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2021

pagine: 240

Gli intellettuali sono per definizione anticonformisti? Un'indagine sulle trasformazioni, le azioni e le inazioni di quattro grandi protagonisti della cultura italiana tra fascismo e dopoguerra e su come fecero i conti con il passato del Ventennio: Federico Chabod, Piero Calamandrei, Luigi Russo e Alberto Moravia.
19,00

Una comunità immaginata. Gli ebrei a Venezia (1900-1938)

Una comunità immaginata. Gli ebrei a Venezia (1900-1938)

Simon Levis Sullam

Libro

editore: Unicopli

anno edizione: 2017

pagine: 172

Gli ebrei a Venezia, una comunità di antico insediamento nella città che prima ha dato all’Europa il Ghetto, sono studiati in questo libro nel passaggio dal liberalismo al fascismo fino alle leggi razziali del 1938, a partire dalla categoria di comunità immaginata, cioè di costruzione simbolica e immaginaria propria di tutte le identità collettive. La presenza del gruppo ebraico nel tessuto urbano e in diversi settori della società cittadina; la comunità come istituzione; i percorsi privati e pubblici delle sue figure più rappresentative, tra cui Margherita Sarfatti, Gino Luzzatto, Elia e Cesare Musatti; i suoi luoghi simbolici, come il Ghetto e le tradizioni del Risorgimento e della Grande Guerra, delineano su piani diversi le vicende materiali e immateriali di una importante comunità ebraica italiana. Emerge così uno spaccato inedito della storia degli ebrei, nelle sue rappresentazioni individuali e collettive e nel contesto in rapida e drammatica trasformazione dell’Italia tra le due guerre mondiali.
18,00

I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945

I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945

Simon Levis Sullam

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 160

La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista - i carnefici italiani - compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola dopo quella condotta dai tedeschi a Roma il 16 ottobre. Sulla base del censimento della popolazione di "razza ebraica" condotto a partire dal 1938, oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati - dopo la consegna in mani tedesche - su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord della penisola italiana. Perché si tende ancora a rimuovere il ricordo di queste vicende, mentre prevale quello dei "salvatori" e dei "giusti"? Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da italiani, senza ordini o diretta partecipazione dei tedeschi?
10,00

L'archivio antiebraico. Il linguaggio dell'antisemitismo moderno

L'archivio antiebraico. Il linguaggio dell'antisemitismo moderno

Simon Levis Sullam

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2008

pagine: 101

La Shoa è l'apice di una lunga storia di discriminazione e persecuzione che, alla fine del XIX secolo, raggiunge un cruciale punto di svolta: per l'Europa lacerata da crisi e tensioni l'antisemitismo svolge la funzione di perfetta "soluzione politica" di comodo o, se si preferisce, di individuazione di un naturale capro espiatorio. Questo volume analizza la genesi e il funzionamento della retorica antisemita nell'Europa moderna e contemporanea. Levis Sullam descrive il formarsi nel tempo di un "archivio" antiebraico di luoghi discorsivi e concettuali, di miti e di simboli periodicarnente riattivati e interpretati a seconda dei contesti storici, sino al definitivo passaggio con l'avvento di nazismo e fascismo - dal piano ideologico a quello politico di persecuzione e sterminio. L'analisi si concentra particolarmente sugli sviluppi che vanno dall'antigiudaismo religioso alle ideologie antiebraiche nella modernità: da Voltaire a Marx, dall'antisemitismo francese dell'affare Dreyfus al caso internazionale del noto falso dei Protocol dei Savi Anziani di Sion, fino ai tragici esiti della "soluzione finale". La questione ebraica d'altra parte ancora oggi non può dirsi conclusa e continua a costituire per l'Occidente una efficace metafora di autorappresentazione.
14,00

Il ghetto. Piazza barche

Il ghetto. Piazza barche

Simon Levis Sullam, Fabio Brusò

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2008

pagine: 80

15,00

Ricordi dei fratelli Rosselli

Ricordi dei fratelli Rosselli

Alessandro Levi

Libro

editore: Centro Editoriale Toscano

anno edizione: 2002

pagine: XLIV-250

16,00

Al termine del binario: Auschwitz

Al termine del binario: Auschwitz

Aldo Navoni, Federica Pozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Linea Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 172

“Al termine del binario: Auschwitz” è un documento iconografico su quanto oggi si può ancora visitare e conoscere del campo di sterminio nazista più noto d’Europa: Auschwitz. Immagini e testi si coniugano per accompagnare il lettore in un viaggio nella terribile storia del luogo dove trovarono la morte milioni di persone. Prefazione: Simon Levis Sullam; postfazione: Riccardo Calimani.
25,00

I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945

I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945

Simon Levis Sullam

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 160

La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista - i carnefici italiani - compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola dopo quella condotta dai tedeschi a Roma il 16 ottobre. Sulla base del censimento della popolazione di "razza ebraica" condotto a partire dal 1938, oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati - dopo la consegna in mani tedesche - su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord della penisola italiana. Perché si tende ancora a rimuovere il ricordo di queste vicende, mentre prevale quello dei "salvatori" e dei "giusti"? Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da italiani, senza ordini o diretta partecipazione dei tedeschi?
15,00

L'apostolo a brandelli. L'eredità di Mazzini tra Risorgimento e fascismo

L'apostolo a brandelli. L'eredità di Mazzini tra Risorgimento e fascismo

Simon Levis Sullam

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 155

II libro propone una nuova interpretazione di Giuseppe Mazzini che mette in luce le componenti potenzialmente anti-democratiche del suo pensiero politico. II celebre motto 'Dio e il popolo', il richiamo ai doveri piuttosto che ai diritti, la critica radicale della Rivoluzione francese, il rifiuto della dialettica sociale, costituiscono i fattori centrali di questo inedito Mazzini autoritario. Per le sue componenti conservatrici, irrazionaliste e paternaliste, il mazzinianesimo sembra aver indebolito l'eredità della democrazia risorgimentale e non aver costituito un elemento unificatore per la nazione italiana, né tantomeno una tradizione che potesse rappresentare il fondamento di una religione civile democratica per l'Italia degli ultimi due secoli. Levis Sullam analizza le riletture di Mazzini nel post-Risorgimento e nei primi anni del Novecento - non prive di elementi ideologici e strumentali - tese a enfatizzare le componenti moderate del pensiero mazziniano (come avviene in Crispi, Carducci, Oriani e Pascoli); l'uso opportunistico della sua eredità durante il fascismo in dottrine come il corporativismo; la sua contemporanea valorizzazione come simbolo di patriottismo e di eroismo da una parte dell'antifascismo (specie Giustizia e Libertà) ma anche la critica e il rifiuto di teorici e militanti antifascisti di diverse tendenze (da Salvemini a Croce, da Gobetti a Gramsci).
18,00

Una comunità immaginata. Gli ebrei a Venezia (1900-1938)
17,00

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