Libri di Sergio Puricelli

Conosci tutto sulla Teoria delle Stringhe? E sapresti portare un cavallo dal trotto al galoppo senza schiantarti al suolo? Ti hanno mai parlato dei Dischi Bianchi di Battisti, analizzando ogni singola canzone? Se la risposta è no è perché non hai mai conosciuto Leonardo, Philippe e Sally. Attenzione però, questo non è il libro di tre grandi amici d’infanzia. Le vite di questi protagonisti sono inizialmente vuote, sole, sconnesse. Tutto cambia quando un improbabile ricerca scientifica universitaria fa mescolare le loro vite, creando un’amicizia che va oltre qualsiasi schema convenzionale. Scienza, musica, ippica (e una strana passione per francobolli e macchine tedesche) si amalgamano insieme in perfetta armonia, facendo scoprire a ognuno dei protagonisti la propria identità. Ma la loro complicità basterà a farli mettere d’accordo per trasformare un improbabile progetto in una rivoluzione che va oltre il “normale” in un mondo dove il “diverso” viene considerato “inadeguato?

Il romanzo segue la storia di Flavio Antinovi, un tennista di grande talento, predestinato fin da giovanissimo a intraprendere una grande carriera. A raccontarne gli sviluppi, segnati sia da grandi successi che da pagine oscure, è l’amico Sergio Fantoni, scrittore e pubblicista, che vuole convincere Flavio a pubblicare la sua autobiografia. La carriera e il vissuto del protagonista emergono da un materiale variegato e composito: ricordi, testimonianze, pagine di diario, interviste, cronache di partite e spezzoni di trasmissioni televisive. "L'ultima volée" vuole essere una dichiarazione d’amore per il tennis, narrata da un caro amico dell’atleta, che cerca di mettere in campo tutte le sue conoscenze di giornalista per ricostruire le gesta di chi sarebbe potuto diventare un astro di questo sport.

«Siamo io e te: pellegrini sullo stesso cammino, naufraghi sulla stessa isola, nomadi vittime dello stesso miraggio». È Carlo Ranaldi, un discesista che sta vivendo il declino della sua carriera, a pronunciare queste parole. Ormai considerato solo un mentore per i ragazzi più giovani, Carlo si avvicina a Thomas Holzer, una promessa dello sci, e ripercorre con lui i successi e le sconfitte della sua vita in pista. Si trova così a ripensare e a indagare più a fondo le radici del forte legame con l’amico e grande alpinista Wolfang e il rapporto con Daniela. La narrazione degli eventi tuttavia diventa solo un pretesto per raccontare lo scorrere del tempo e il ciclo della vita: l’amore e la morte, i ricordi e i tragici eventi, la violenza e la sete di riscatto. Il tutto è avvolto da un’aura di spiritualità a cui fanno da sfondo Macugnaga e il Monte Rosa con la sua maestosa bellezza.