fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria
Vai al contenuto della pagina

Libri di Selene Gagliardi

Amori miei

Amori miei

Franco Piol

Libro: Libro in brossura

editore: Croce Libreria

anno edizione: 2021

pagine: 77

«Per chi conosce la poetica di Franco Piol — così come il suo stile, il suo linguaggio, gli ideali che trasudano dalle sue opere — parrà audace, azzardato e quasi "osceno" qualsivoglia accostamento tra l'autore del libro che state tenendo in mano e il Vate, Gabriele d'Annunzio. Cosa c'entrano i versi altisonanti e tronfi del pescarese con quelli leggiadri e umili dell'autore romano? Com'è possibile mettere a paragone l'universo valoriale del fonosimbolista (fatto di sapori decadenti, ricercatezza estrema e algida aristocraticità) con quello di Piol (sempre dalla parte degli ultimi e intento a celebrare le piccole cose)? Sembrerebbe impossibile, è vero. Eppure — non me ne voglia l'autore di Amori miei —, c'è un aspetto che, a mio avviso, balza prepotentemente all'attenzione leggendo questa sua ultima silloge di poesie e che fa tornare alla mente, senza via di fuga, uno dei più conosciuti tratti delle liriche di d'Annunzio: il panismo. No, siamo lontani dalla megalomane trasformazione in natura (o, meglio, Natura, con la "n" maiuscola) che il Vate opera proprio ne La pioggia del pineto, ovvero quella vera e propria metamorfosi della carne (tanto dileggiata da Pirandello in una delle sue composizioni più riuscite, Meriggio) che porta l'abruzzese a far entrare il resto del creato dentro di sé, e a diventare creato egli stesso; e, ancora, siamo distanti anni luce dall' Übermensch, dal Superuomo che nasce da una tale fusione tra umano e ambiente circostante, di cui la critica ha tanto discusso negli ultimi 150 anni. Eppure, eppure... Eppure, credo di poter affermare con un certo grado di sicurezza, del panismo — nella opera omnia di Piol e, più specificamente, in questa raccolta — c'è. Ma si tratta di un panismo di tutt'altro genere da quello che studiamo a scuola. Colui che dice "io" in Amori miei, infatti, non si unisce carnalmente alla natura, non trascende la sua umanità per arrivare a un livello superiore del suo essere sulla Terra, non vive egoisticamente il suo contatto col resto del mondo. Colui che dice "io" in Amori miei, al contrario, opera un panismo affettivo, emotivo, sentimentale. Colui che dice "io" in Amori miei, appunto, si fa carico del Male cosmico, del dolore universale, della sofferenza dei suoi, dei nostri' avi, ne esperisce fisicamente l'afflizione, tentando poi di lenire ferite che sono senza tempo, ancestrali quasi, con l'unica formula che conosce: l'amore...» (Dall'Introduzione di Selene Gagliardi)
15,00

Gli ardimentosi enigmi di Gianna Maria Campanella

Gli ardimentosi enigmi di Gianna Maria Campanella

Selene Gagliardi

Libro: Copertina morbida

editore: Totem (Lavinio Lido)

anno edizione: 2015

pagine: 66

La felice sistemazione degli elementi del testo, la disposizione delle parole, la configurazione sonora lasciano comprendere il meccanismo creativo di Gianna Maria Campanella e le ragioni del suo poetare talvolta oscillante tra il riflesso abbagliante delle cose e lo sfumato suadente delle forme, soprattutto quando la sua aspirazione lirica non può essere certo soddisfatta dall'intenzione di comunicare qualcosa, di veicolare un significato profondo: in poesia, in fondo, non c'è altro che superficie.
10,00

Pirandello poeta. Il verso come «serio comento a questa fantocciata della vita»

Pirandello poeta. Il verso come «serio comento a questa fantocciata della vita»

Selene Gagliardi

Libro: Libro in brossura

editore: Augh!

anno edizione: 2016

pagine: 172

In questo ricco e dettagliato saggio, Selene Gagliardi accompagna il lettore alla scoperta di una parte della vasta produzione pirandelliana, rimasta per molto tempo sconosciuta ai più e oggetto di una graduale rivalutazione in ambito accademico soltanto a partire dagli anni Sessanta dello scorso secolo: la scrittura in versi, predominante agli inizi della carriera dell'autore agrigentino, poi abbandonata e infine ripresa in età matura. La Gagliardi, con la sua prosa elegante, mette in luce la circolarità dell'attività artistica del Premio Nobel, sottolineando la portata anticipatoria delle liriche giovanili, contenenti in nuce il futuro pensiero pirandelliano: la solitudine dell'uomo e la sua dimensione sociale, la instabilità e l'incoerenza dei rapporti, le maschere; infine, la riflessione estetica sull'umorismo e la sfida ai due Vati del Decadentismo italiano, Pascoli e d'Annunzio.
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.