Libri di Sandro Cappello

Se vuoi correre forte, fallo da solo. Se vuoi andare lontano, invece, porta qualcuno con te. Quel qualcuno, per me, sono stati mia moglie Francesca... la nostra figlia più piccola Anita insieme a Franco, sua moglie Barbara e le loro due figlie Pamela e Laura. C’era anche Olivia, amica del cuore fin dalla prima infanzia di Anita e anche di Pamela. Per noi questo viaggio ha rappresentato molto, anche se, come vedrete, non è andato proprio come avevamo pensato. "Viaggiamo in mezzo a boschi dove la betulla, dalla magnifica corteccia bianca, comincia a prevalere sulle altre piante. Sopra di noi il cielo di un azzurro intenso è cosparso di nuvole bianche dalle forme più svariate. Non sembrano neanche vere. Appaiono così vicine da poterle toccare con un dito. Si vedono dal parabrezza dell’Arca come in uno schermo gigante che qualcuno ha installato davanti a noi, come in un grande cinema all’aperto dove siamo gli unici spettatori".

Un giorno, verso la fine del 2008, mio padre, che ancora guidava l’auto, venne a trovarmi dal suo paese in Provincia di Padova. Posti sopra la mia scrivania un taccuino zeppo di appunti incomprensibili e due o tre fogli dattiloscritti, disse che aveva deciso di scrivere la storia della sua vita. Ecco, pensai, che se n’è inventata un’altra.