Libri di S. Veca
Balzan papers. Volume 4
Libro: Copertina morbida
editore: Olschki
anno edizione: 2021
pagine: 272
Oltre sessant'anni di storia e centosessantasette premiati hanno permesso al Premio Balzan di compiere un giro completo in tutte le materie di studio e di disporre di un cospicuo patrimonio di documenti e riflessioni. Balzan Papers nasce per valorizzare tutto ciò: la molteplicità dei contributi proposti dal Premio Balzan ha d'ora in poi un punto di sintesi in una collana, che raccoglie con continuità i molteplici esiti delle attività della Fondazione.
La scienza sociale e l'azione
Émile Durkheim
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 360
Quando Émile Durkheim iniziò a interessarsi allo studio della società, la sociologia non esisteva ancora. Sarebbe esistita dopo di lui, al termine di un viaggio intellettuale durato quasi quarant'anni, dopo che lui stesso riuscì a donarle lo statuto di scienza. Il suo obiettivo era duplice: illuminare con rigore scientifico il funzionamento della società e smuovere le coscienze, spingendo gli individui a unirsi in azioni comuni per cambiamenti necessari. Nasce così "La scienza sociale e l'azione", il racconto dello sforzo teorico di Durkheim, dalla necessità di trovare una sintesi fra impegno individuale e collettivo - fra pensiero e azione -, all'enunciazione della sua idea di storia, in equilibrio tra materialismo e dimensione spirituale; e anche la testimonianza dell'impegno personale e concreto profuso da Durkheim attraverso articoli su giornali e riviste e prese di posizione nette riguardo alle grandi questioni del suo tempo: dal sostegno al capitano nell'affaire Dreyfus all'appello, rimasto allora inascoltato, per conciliare patriottismo e pacifismo che anticipava di pochi anni lo scoppio della Prima guerra mondiale. Teorico acutissimo, insegnante geniale, ma al tempo stesso osservatore appassionato e pubblicista impegnato in prima persona nei rivolgimenti della sua epoca, attraverso "La scienza sociale e l'azione" il padre della sociologia continua a parlarci a più di un secolo dalla sua scomparsa, ricordandoci che in tempi mutevoli e turbolenti, come furono i suoi e come sono i nostri, se capire è necessario, agire è vitale. Introduzione e presentazione di Jean-Claude Filloux.
Lo strutturalismo nella linguistica moderna
Ernst Cassirer
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2018
pagine: 112
Il maggior studioso del pensiero simbolico, Ernst Cassirer, ha pubblicato questo testo nel 1945, sul primo numero di "Word", Journal of the Linguistic Circle of New York, con Roman Jakobson e Claude Lévi-Strauss. Vi si trova tracciato lo schema fondante del pensiero strutturalista e della sua connessione alla linguistica saussuriana. Nell'ampia, magistrale introduzione, il semiologo François Rastier ricostruisce il paradigma e la successione delle ricerche sulla significazione, i contrasti teorici e i suoi esiti attuali. In una breve nota Paolo Fabbri prolunga l'effetto di Cassirer sul pensiero estetico di Nelson Goodman. Il contributo di Cassirer è tradotto da Salvatore Veca e quello di Rastier da Gianfranco Marrone.
Liberalismo politico
John Rawls
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: LV-486
La pubblicazione nel 1970 di "Una teoria della giustizia" di John Rawls segnò la rinascita della filosofia politica in una forma adeguata alla complessità del mondo contemporaneo e apri un appassionato dibattito. Dopo oltre vent'anni Rawls tornò in campo con "Liberalismo politico", che non costituì solo la risposta alle innumerevoli osservazioni suscitate dal suo lavoro ma rappresentò anche un originale mutamento di rotta. Nel nuovo saggio l'idea della giustizia come equità viene radicalmente riformulata. Quella che Rawls chiama "una società bene ordinata", stabile, relativamente omogenea nelle sue convinzioni morali di fondo, viene ripensata alla luce dell'effettiva realtà delle moderne società democratiche entro cui coesistono una pluralità di dottrine inconciliabili tra loro. Come è possibile che una società di cittadini liberi ed eguali permanga a lungo concorde, pur essendo profondamente divisa per la coesistenza di dottrine incompatibili tra loro? Non si tratta più di una società unita nelle sue convinzioni morali ma nella sua concezione politica della giustizia: questa giustizia è al centro di "un consenso per intersezione di dottrine comprensive ragionevoli". Questa nuova edizione, conformemente alla recente edizione in lingua inglese, propone una nuova introduzione dell'autore e due nuovi capitoli: uno è la risposta ad alcune obiezioni mossegli da Habermas; l'altro è uno degli ultimi saggi, in cui Rawls raffina e mette a punto alcune idee contenute nel libro.
L'idea di giustizia da Platone a Rawls
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 386
Cos'è la giustizia e il giusto, se e perché dobbiamo essere giusti, il rapporto fra utilità e giustizia: sono quesiti fondamentali già a partire dall'antichità con le riflessioni di Platone e Aristotele. Dopo di loro, la riflessione di Hobbes, Locke, Hume, Rousseau e Kant arriva a inquadrare il problema della giustizia all'interno della discussione pubblica in politica. Nel XIX secolo Marx pone la questione che le riflessioni su questo tema siano in stretta relazione con la capacità della giustizia di soddisfare fini e aspettative sociali. Infine nel XX secolo filosofi come Hayek e Rawls elaborano diverse ipotesi nell'ambito della teoria politica e arrivano a conclusioni teoriche ancora oggi dibattute.
Lezioni di storia della filosofia morale
John Rawls
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2004
pagine: 419
A partire dalla fine degli anni Settanta, John Rawls tenne a Harvard un corso di filosofia morale, confluito in una serie di dispense ripetutamente rimaneggiate negli anni. Egli riteneva che in filosofia non si potesse parlare di progressivo superamento delle teorie del passato, così come se ne parla in fisica o in biologia. Le teorie del passato sono per lui forme compiute di risposta a questioni reali che vanno lette nel loro contesto, ma che possono dialogare positivamente con il presente ed essere fonte di ispirazione per la soluzione dei nostri problemi. Le venti lezioni offrono un'introduzione alla storia della filosofia moderna e l'opportunità di scoprire le fonti storiche del pensiero di uno dei più grandi filosofi del Novecento.
La scienza sociale e l'azione
Émile Durkheim
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2013
pagine: 360
Il padre della sociologia illustra i fondamenti di una nuova scienza, fondata su basi empiriche, che abbia dignità pari alle scienze naturali. Ispirandosi ai discorsi pronunciati da Émile Durkheim in occasione dell'inizio dell'anno accademico 1887 presso l'Università di Bordeaux, "La scienza sociale e l'azione" raccoglie gli interventi più importanti dell'autore riguardo ai principi e ai modi di operare della sociologia: la necessità di perseguire un approccio funzionalista ai sistemi sociali e l'importanza di approfondire i fatti culturali.
Giustizia come equità. Una riformulazione
John Rawls
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 241
Questo libro è nato dalle lezioni del corso di filosofia politica tenuto regolarmente da Rawls negli anni Ottanta. Col tempo le lezioni sono diventate una nuova formulazione della sua teoria della giustizia come equità, riveduta alla luce dei saggi più recenti e di un nuovo trattato, "Il liberalismo politico". Come scrive l'autore nella prefazione, questa riformulazione presenta "in un'unica sede un'esposizione del mio attuale modo di concepire la giustizia come equità che si rifà a tutti i miei precedenti lavori".
La scienza sociale e l'azione
Émile Durkheim
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 1996
pagine: 362
Sociologia del rito
Jean Cazeneuve
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 1996
pagine: 400
La principale utilità delle scienze sociali sta nel far comprendere i fenomeni sociali più ordinari, cioè nel contribuire a orientarci nelle più comuni circostanze della vita. Alcuni tipi di condotta umana, poi, risultano interpretabili solo dal sociologo. Da questo punto di vista, i riti (maniere di agire non funzionali che riproduciamo con una certa invarianza) rappresentano un terreno d'indagine privilegiato. Scoprire il senso dei riti vuol dire illuuminare un po' ciò che l'umanità ha in sé di misterioso.