Libri di S. Galanti Grollo
Discipline filosofiche. Volume 1
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 228
Il volume è interamente dedicato al pensiero di Emmanuel Levinas. In questo fascicolo, che presenta un'ampia partecipazione di alcuni tra i più importanti studiosi di Levinas (tra i quali Richard A. Cohen, Emmanuel Housset, Bettina Bergo, Rodophe Calin, Danielle Cohen-Levinas), vengono affrontati i seguenti temi: la relazione tra la questione etica e la prospettiva ontologica, con particolare riferimento al ruolo del linguaggio e alla traduzione dell'etica in categorie filosofiche; sensibilità e passività come dimensioni costitutive del soggetto, anche in rapporto alla fenomenologia di Husserl e all'ermeneutica di Heidegger; condizioni e forme dell'agire umano, a fronte del pluralismo etico e culturale delle società contemporanee; il pensiero di Levinas e l'etica medica, specie in relazione alle attuali psicoterapie; l'identità dell'altro e la relazione tra etica e giustizia. Si tratta di una delle poche pubblicazioni che affrontano in dettaglio questi aspetti della filosofia levinasiana, la cui rilevanza nel dibattito contemporaneo è andata crescendo negli ultimi anni in misura sempre maggiore.
Democrazie e religioni. La sfida degli incompatibili?
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 196
Che cosa significa, oggi, riflettere sul tema del rapporto tra democrazie e religioni? È possibile costruire un dialogo o si tratta, invece, nonostante l'antichissimo legame tra religione e filosofia, di due estremi per molti aspetti forse inconciliabili? Le autorevoli voci che contribuiscono a questo volume spiegano perché è in gioco una questione indifferibile, che coinvolge la stessa possibilità per donne e uomini di convivere in una condizione di ragionevole intesa, seppure nel confronto di ragioni diverse. La riflessione che s'impone riguarda in questa prospettiva la potenza storica delle tradizioni religiose. L'obiettivo è di elaborare una visione critica del passato e dei condizionamenti che esso inevitabilmente ha prodotto, per interrogare il futuro e le strade inesplorate che può aprire. La democrazia è e si mostra fragile rispetto alle strutture politiche che hanno fondato gli Stati moderni, fortemente sostenuti dalla religione cristiana e dall'abuso spregiudicato delle sue promesse a difesa dei poteri stabiliti. La complessità che la stessa democrazia cerca di organizzare in modo partecipativo, attraverso l'impegno a promuovere la responsabilità di ciascuno verso gli altri, la espone infatti a un rischio costante. Proprio per questo la posta in gioco è oggi molto alta, specialmente per le particolari condizioni storico-politiche e sociali che il nostro Paese sta attraversando.