Libri di Richard Kearney
Questioni di etica. Dibattiti contemporanei in filosofia
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2001
pagine: 304
Partendo dalla convinzione che nessun filosofo può fare a meno dell'etica, Richard Kearney e Mark Dooley, curatori di questo libro, hanno riunito alcuni dei più recenti dibattiti sul pensiero etico contemporaneo.
Lo spirito europeo. Dialoghi con 21 pensatori contemporanei
Richard Kearney
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2000
pagine: 367
Questo libro raccoglie interviste svoltesi nell'arco di due decenni: da quella a Herbert Marcuse del 1976 fino agli incontri con Lyonard e Gadamer avvenuti nel 1994. Ognuno di questi illustri personaggi ha contribuito a dare forma ad alcuni argomenti di punta del nostro secolo: l'eredità della mentalità europea, l'identità nazionale, l'etica, l'arte, il linguaggio, la psicologia e la religione. Attraverso uno stimolante scambio di idee, al lettore viene presentata una varietà di visioni provocatorie, che valgono anche come introduzioni all'attività di ogni pensatore.
Ana-teismo. Tornare a Dio dopo Dio
Richard Kearney
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 329
La scomparsa del vecchio Dio non ha forse spianato la via a un nuovo modo di cercare, amare e pensare la divinità? La sospensione delle certezze dogmatiche non ha forse dischiuso la possibilità per un rinnovato stupore religioso? Situati sul crinale tra teismo e ateismo, abbiamo ora l'opportunità di rispondere in modo più libero alle cose che non possiamo capire. Il filosofo irlandese Richard Kearney chiama questa condizione ana-teismo, o ritorno a Dio dopo Dio - un momento di ignoranza creativa che significa una rottura con le certezze precedenti e ci invita a forgiare nuovi significati a partire dalle sapienze più antiche. La religiosità ritrovata nella sospensione degli assoluti, sia teistici sia ateistici, si caratterizza come apertura allo straniero nella scommessa tra ospitalità e ostilità verso l'altro. Ana-teismo conia un nuovo dominio concettuale per la spiritualità del terzo millennio: accettare che non possiamo mai essere sicuri circa Dio è l'unico modo per riscoprire una sacralità nascosta nella vita di ogni giorno e meravigliarsi della divinità del quotidiano. Come scrive Vattimo nella sua introduzione: "L'anateismo non è solo, in definitiva, il momento di sospensione e di vuoto destinato a trovare "di nuovo" una fede "piena", più o meno affine alle fedi tradizionali, ma un atteggiamento che deve accompagnare ogni fede ritrovata".