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Libri di Riccardo Prando

Il traditore, il soldato, la peccatrice. Tre atti unici per la Passione
14,00

Il sorriso di Cesare. Cesare Montalbetti. Una vita di impegno cristiano nel sociale

Il sorriso di Cesare. Cesare Montalbetti. Una vita di impegno cristiano nel sociale

Riccardo Prando, Anna Montalbetti

Libro: Libro in brossura

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2019

pagine: 152

Cesare Montalbetti (Varese 1938-Varese 2012) è stato un uomo di punta del cattolicesimo sociale nella sua città. Molto impegnato nelle Acli e nel mondo delle cooperative, ha partecipato anche alla vita politica e religiosa locale incarnando gli ideali di competenza, sobrietà, rettitudine, onestà dapprima negli anni del boom economico e della crescita civile, poi in quelli della crisi di fine millennio e della diaspora dei cattolici che hanno travolto la cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro ripercorre le fasi salienti della sua vita, mite e ferma al tempo stesso, a partire dalle testimonianze di chi l'ha conosciuto e frequentato nei diversi ambienti che lo hanno visto impegnato in prima persona a tradurre il messaggio evangelico in azioni concrete per il bene di tutti. È un omaggio ad un protagonista della vita pubblica varesina tra la seconda metà del Novecento e l’inizio del nuovo millennio.
15,00

La grande guerra e il varesotto. Storia e immagini di «vivo patriotismo»

La grande guerra e il varesotto. Storia e immagini di «vivo patriotismo»

Riccardo Prando, Elena Zambon

Libro: Libro rilegato

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2015

pagine: 232

La provincia di Varese, al tempo ancora divisa in due Circondari ricadenti sotto le province di Como(Varesotto) e di Milano (Alto Milanese), ancora pervasa degli ideali e delle passioni che l'avevano vista in prima linea nell'epopea risorgimentale, visse la Grande Guerra con dedizione patriottica e imprenditoriale. Molti giovani sacrificarono la propria vita nelle trincee, molti di più furono mobilitati con ferrea disciplina negli stabilimenti industriali per produrre armi, munizioni, divise e medicamenti, ma soprattutto aerei da combattimento, creando la "provincia aeronautica" per eccellenza. La testimonianza più genuina di quel "vivo patriottismo" si manifestò anche negli anni successivi, quando tutti i Comuni, ma spesso anche castellanze e frazioni, furono protagonisti di una straordinaria gara per l'erezione dei Monumenti ai Caduti spesso realizzati da scultori e artisti di grande spicco. Le cronache delle inaugurazioni e delle annuali ricorrenze ci hanno tramandato l'immagine di una partecipazione popolare che univa e non divideva gli italiani.
25,00

Giuda. 25 racconti fra cuore e ragione

Giuda. 25 racconti fra cuore e ragione

Riccardo Prando

Libro: Libro rilegato

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2007

pagine: 132

12,00

Don Pigio. Il sogno cattolico di una grande Varese

Don Pigio. Il sogno cattolico di una grande Varese

Gianni Spartà, Riccardo Prando

Libro: Libro rilegato

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2006

pagine: 196

8,00

L'alfabeto della memoria in Valcuvia dalla A alla Z

L'alfabeto della memoria in Valcuvia dalla A alla Z

Angela Viola, Riccardo Prando

Libro: Libro rilegato

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2003

pagine: 84

16,00

L'officina del cielo. Secondo Mona, dal 1903 una storia...
25,00

Cucina e salute col miele varesino

Cucina e salute col miele varesino

Daniela Cozzi, Luisa Colombo, Riccardo Prando

Libro: Libro rilegato

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2002

pagine: 96

15,00

Contro la scuola. Perché opporsi a un modello educativo che privilegia la burocrazia a scapito della cultura. E riduce lo studente a numero

Contro la scuola. Perché opporsi a un modello educativo che privilegia la burocrazia a scapito della cultura. E riduce lo studente a numero

Riccardo Prando

Libro: Libro in brossura

editore: La Fontana di Siloe

anno edizione: 2017

pagine: 208

La scuola nasce dall’incontro tra due libertà che si guardano in faccia e si dicono: «Tu sei un bene per me». Senza quell’incontro e senza quella libertà reciproci, l’aula diventa una prigione, il sapere è ridotto a corollario, il lavoro sprofonda (da una parte e dall’altra della cattedra) in una noia mortale. Viene meno la necessità, a volte l’urgenza, spesso la bellezza di crescere insieme, insegnante e studente, in una prospettiva comune che vada molto più in là del semplice piacere-dovere di apprendere o trasmettere conoscenze. È la gioia di crescere dando – o almeno cercando di dare – senso alla vita. Non c’è altro mestiere al mondo capace di offrire un orizzonte più alto, una prospettiva più vasta. Per tutto questo – e scusate se è poco – sono contro la scuola. E qui parlo anzitutto di quella che conosco perché ci lavoro da oltre tre decenni caratterizzati dal passaggio epocale fra un tipo di insegnamento e formazione ancorato al «sapere» ad un altro che privilegia il «saper fare»: è la scuola media inferiore o secondaria di primo grado. Senza dimenticare inevitabili incursioni alle elementari e alle superiori, è dunque delle «tre medie» che scrivo, la scuola statale del terzo millennio ridotta a carte da riempire, moduli da crocettare, tabelle da completare, schede da definire secondo i ritmi, i tempi, i modi tipici della catena di montaggio o, se preferite, della società di massa in cui l’individuo è ridotto a numero. Prefazione di Davide Rondoni.
16,50

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