Libri di Renato Ricco
Didonis reginae vita-Penelopes castitas et perseverantia
Tristano Caracciolo
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2020
pagine: 120
Presentate per la prima volta in edizione critica, la Didonis reginae vita e la Penelopes castitas et perseverantia di Tristano Caracciolo rappresentano ben più di una semplice riscrittura giovanile delle omologhe biografie di Boccaccio (De mulieribus claris, XLII e XL). Nel tono marcatamente moraleggiante che le caratterizza, esse già si fondano sulla consapevole assunzione del dato biografico a pretesto didascalico-esemplare, anticipando quanto si confermerà poi concetto-cardine nelle opere mature dell’umanista napoletano e costituendo, al contempo, un inedito documento della ricezione dell’opera mitografica del Certaldese nella Napoli di Alfonso I d’Aragona.
Sulle tracce di Didone. Fra età classica e Rinascimento, l'evoluzione letteraria di un mito. Volume Vol. 2
Renato Ricco
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2015
pagine: 312
Fondatrice e regina di Cartagine, dalle pagine di Virgilio, Didone è ben presto entrata nella leggenda e nell'immaginario collettivo occidentale, grazie al suo essere figura alquanto controversa. Vedova di Sicheo, innamorata di Enea, per il quale viene meno al giuramento di fedele castità allo sposo defunto, e disperata, si uccide alla partenza di lui, secondo l'asse immaginativo Virgilio, Ovidio, Dantesino a Metastasio. Sposa integerrima che insidiata da Iarba, preferisce darsi la morte pur di non tradire il giuramento di eterno amore, secondo una tradizione di pensiero che a partire da Giustino epitomatore di Pompeo Trogo, annovera non solo diversi Padri della Chiesa, ma anche il Boccaccio e il Petrarca latini, oltre una serie di autori minori.
Sulle tracce di Didone. Fra età classica e Rinascimento, l'evoluzione letteraria di un mito. Volume Vol. 1
Renato Ricco
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2015
pagine: 196
Fondatrice e regina di Cartagine, dalle pagine di Virgilio, Didone è ben presto entrata nella leggenda e nell'immaginario collettivo occidentale, grazie al suo essere figura alquanto controversa.Vedova di Sicheo, innamorata di Enea, per il quale viene meno al giuramento di fedele castità allo sposo defunto, e disperata, si uccide alla partenza di lui, secondo l'asse immaginativo Virgilio, Ovidio, Dantesino a Metastasio. Sposa integerrima che insidiata da Iarba, preferisce darsi la morte pur di non tradire il giuramento di eterno amore, secondo una tradizione di pensiero che a partire da Giustino epitomatore di Pompeo Trogo, annovera non solo diversi Padri della Chiesa, ma anche il Boccaccio e il Petrarca latini, oltre una serie di autori minori.