Libri di R. Nassi
Libro d'artista. Ediz. multulingue
Ineke Holzhaus
Libro: Copertina rigida
editore: Il Girasole Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 24
La collana "I diamantini" è nata nel 2012. "Lepidi, novi, expoliti", i suoi libelli cuciti a mano e in tiratura limitata a 60 copie (più alcune prove di stampa) racchiudono un tesoretto poetico e artistico. Ciascuno offre al lettore poesie per lo più in prima edizione italiana. Ogni libretto è uno spazio d'incontro tra un poeta ed un artista che a lui si ispira. Le pagine interne, in speciale carta fatta a mano della Cartiera di Sicilia, recano impressi i testi poetici e il colophon. Sull'ampia aletta di copertina, in carta Tiepolo di Fabriano, la stampa, con tecniche varie, di immagini ispirate alle poesie. Ciascun libretto, in formato A5, è numerato e firmato. Questo volume contiene immagini da stampa calcografica realizzate con acquaforte e puntasecca di Wilma Lok.
The hand of God-La mano di Dio
Paul Polansky
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 160
Come altri libri "scandalosi", Le relazioni pericolose o La lettera scarlatta o Lolita o la Memoria delle mie puttane tristi questo libro non è un cattivo maestro. Ne si può fare un cattivo uso, cioè una cattiva lettura, semmai. Ad esempio attribuendo all'autore la responsabilità morale del protagonista e io narrante. Ma il primo, comunque si giudichi sotto l'aspetto letterario la sua opera, ha raggiunto il suo scopo illuminando a sprazzi una realtà rimossa dalla cattiva coscienza sociale attraverso il debole filtro letterario del memoriale in versi e, al pari di ognuno di noi, può giudicare il narratore, misurargli gesti e pensieri. Il secondo, dalla prima all'ultima pagina, è l'unico responsabile (con le attenuanti, in filigrana, di una crescita e di esperienze di vita traumatiche) dei suoi pensieri e delle sue azioni. Non è un demone né un automa. È un uomo capace anche di teneri sentimenti umani e di riconoscerli nelle donne del sottosuolo da lui frequentato. E, non definendosi mai né malato né odioso, getta su di noi l'ombra pesante della sua ambiguità.