Libri di Pierluigi Romeo Di Colloredo
I vichinghi in Italia. Dalla distruzione di Luni a Harald Hardrada
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: Chillemi
anno edizione: 2019
In questo libro viene narrata l’epopea italiana degli Uomini del Nord, il cui ricordo è sopravvissuto nelle saghe e nelle iscrizioni runiche. Tra l’859 e l’860, i vichinghi di Hastein e Bjorn Ragnarrson arrivarono sino al mar Ligure, mettendo a sacco la città di Luni, e proseguendo verso sud depredarono Pisa e Fiesole. Nel X e XI secolo la Guardia Variega, guidata dal futuro re di Norvegia Harald Hardrada, combatté in Sicilia e Italia Meridionale contro arabi e ribelli longobardi, reprimendo la rivolta di Melo di Bari: fu la scintilla da cui divampò l’incendio della conquista normanna del sud Italia.
Südfront. Il feldmaresciallo Albert Kesselring nella campagna d’Italia 1943-1945
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: ITALIA Storica Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 216
La campagna combattuta in Italia dal luglio 1943 all’aprile-maggio 1945 tra l’esercito tedesco ed i suoi avversari angloamericani è stata tra le più dure della seconda guerra mondiale. L’invasione di quello che Churchill aveva definito il ventre molle dell’Europa si tramutò presto in un incubo, dimostrandosi molto più lunga, difficile e sanguinosa di quanto i comandi Alleati avessero mai potuto prevedere. Il maggior ostacolo all’invasione Alleata fu il genio militare dell’Oberbefehlsaber Süd, il Feldmaresciallo Albert Kesselring. In seguito comandante dell’Heeresgruppe C quale Oberbefehlsaber Südwest, Kesselring fu il protagonista di una delle più grandi ritirate fatte combattendo della storia militare, un comandante che, di fronte a un nemico di gran volta superiore nel numero e nei mezzi, che aveva il dominio del mare e dell'aria, senza poter contare su rinforzi di alcun genere, aveva opposta una resistenza ininterrotta, passo dopo passo, dalle coste meridionali della Sicilia sino alla valle del Po, in battaglie divenute leggendarie: Salerno, Cassino, Anzio e Nettuno, la Linea Gotica, fino a quando le sue truppe vennero travolte dalla disfatta generale tedesca nel 1945.
Frecce Nere! Le camicie Nere in Spagna 1936-1939. Volume Vol. 1
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 200
Dell’impiego in linea del Corpo Truppe Volontarie, inviato da Mussolini in aiuto ai nazionalisti di Franco a partire dal 1936, la storiografia e la pubblicistica corrente concentri la propria attenzione su un periodo di un mese, sino al marzo del 1937, quando avvenne la battaglia di Guadalajara, enfatizzando l’unico insuccesso del C.T.V. (presentato comunemente come una sconfitta catastrofica, cosa che non fu), ma trascurando i rimanenti venticinque mesi, forse per non dover dire che dalla primavera del 1937 al 1939 gli italiani in Spagna furono sempre vittoriosi, surclassando tutte le formazioni militari nemiche ed alleate in una delle pagine più ricche di successi della storia militare italiana. Questo libro di Pierluigi Romeo di Colloredo, uno dei più autorevoli storici della M.V.S.N., autore di Passo Uarieu, le Termopili delle Camicie Nere in Etiopia, I Pilastri del Romano Impero. Le Camicie Nere in Africa Orientale 1935-1936, e di Emme Rossa! Le Camicie Nere in Russia 1941-1943 vuole restituire ai legionari italiani il ruolo che spetta loro nella storia della Guerra Civile Spagnola.
Emme rossa! Le camicie nere sul fronte russo 1941-1943
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 196
Emme rossa! è la prima opera che sia stata mai dedicata alla storia di tutte le Unità della MVSN che combatterono in Russia, dai Raggruppamenti 3 Gennaio e 23 Marzo alla Legione di volontari croati in camicia nera, nel contesto della storia militare della Milizia e degli avvenimenti del fronte orientale dal 1941 al 1943. Di ogni reparto è ricostruita la struttura organizzativa e l’attività bellica. In appendice, le motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare e gli inni dei Battaglioni M sul fronte orientale. L'appendice fotografica, cortesia dell'Ufficio Storico dello SME, include rare foto della Legione croata, e molte foto inedite ritraenti Legionari in azione.
Talianski Karashoi. La campagna di Russia tra mito e rimozione
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2016
pagine: 66
In questo volume di affronta il mito della campagna di Russia come s’è andato stratificando nella memoria collettiva italiana, vedendo quanto, se, e come corrisponda alla realtà dei fatti. Questa analisi sarà talvolta, per forza di cose, polemica; saremo costretti a citare più volte autori come il romanziere Nuto Revelli, poiché il contenuto dei suoi libri e degli scritti da lui curati ne fa il capostipite di quello che definiremo il dogma della partecipazione italiana alla campagna di Russia: in breve, questa vulgata riduce alla sola ritirata dal Don nel 1943 l’intero ciclo di operazioni dello C.S.I.R. e dell'ARM.I.R., e i soldati italiani sono peraltro presentati come una massa mal addestrata ed equipaggiata, e per nulla motivata...
Passo Uarieu. Le Termopili delle camicie nere in Etiopia
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2021
pagine: 136
La battaglia combattuta a passo Uarieu tra le Camicie Nere della 2° Divisione 28 Ottobre e del VI Gruppo CC.NN. d’Africa e le truppe etiopiche di Ras Cassa nel gennaio 1936, oggi dimenticata, fu una delle battaglie decisive del conflitto etiopico. Dopo esser ste sorprese in campo aperto sul Mai Beles, le Camicie Nere ripiegarono nel fortino improvvistao di passo Uarieu, assediate per giorni da forze abissine venti volte superiori, senz’acqua e con poche munizioni, in attesa dei promessi rinforzi. Se passo Uarieu avesse ceduto, l’intero schieramento italiano avrebbe corso il rischio di essere aggirato, ripetendo il disastro di Adua del 1896, tanto che Badoglio era pronto ad ordinare il ripiegamento oltre il confine eritreo: e una sconfitta dei Legionari avrebbe significato un colpo gravissimo, forse fatale, per lo stesso Regime fascista. Ma le Camicie Nere resistettero e vinsero, contro ogni aspettativa. e la temuta sconfitta divenne il punto di svolta della guerra. la battaglia è ricostruita ora per ora, sulla base delle testimonianze e dei documenti coevi, analizzando la struttura degli eserciti in lotta, le operazioni precedenti, l’uso dei gas.
Kesselring: una biografia militare dell’Oberbefehlshaber Süd, 1885-1960. Volume Vol. 1
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 180
La campagna combattuta in Italia dal settembre 1943 al maggio 1945 tra l'esercito tedesco ed i suoi avversari angloamericani è stata tra le più dure della Seconda Guerra mondiale. L'invasione di quello che Churchill aveva definito il ventre molle dell'Euoropa si tramutò presto in un incubo, dimostrandosi molto più lunga, difficile e sanguinosa di quanto i comandi alleati avessero mai potuto prevedere. Il maggior ostacolo all'invasione alleata fu il genio militare del Feldmaresciallo Albert Kesselring. Kesselring fu il protagonista di una delle più grandi ritirate fatte combattendo negli annali della storia militare, un comandante che, di fronte a un nemico di gran volta superiore nel numero e nell'equipaggiamento, che aveva il dominio indiscusso del mare e dell'aria, senza poter contare su rinforzi di alcun genere, aveva opposta una resistenza ininterrotta, passo dopo passo, dalle coste meridionali della Sicilia sino alla valle del Po, in battaglie divenute leggendarie: Salerno, Cassino, Anzio e Nettuno, Rimini, la Linea Gotica. Nel primo dei due tomi si analizzerà la formazione di Kesselring, il suo ruolo alla testa della Luftflotte 2 durante la Blitzkrieg in Polonia...
Kesselring: una biografia militare dell’Oberbefehlshaber Süd, 1885-1960. Volume Vol. 2
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Soldiershop
anno edizione: 2020
pagine: 184
La campagna combattuta in Italia dal settembre 1943 al maggio 1945 tra l'esercito tedesco ed i suoi avversari angloamericani è stata tra le più dure della Seconda Guerra mondiale. L'invasione di quello che Churchill aveva definito il ventre molle dell'Europa si tramutò presto in un incubo, dimostrandosi molto più lunga, difficile e sanguinosa di quanto i comandi alleati avessero mai potuto prevedere. Il maggior ostacolo all'invasione alleata fu il genio militare del Feldmaresciallo Albert Kesselring. Kesselring fu il protagonista di una delle più grandi ritirate fatte combattendo negli annali della storia militare, un comandante che, di fronte a un nemico di gran volta superiore nel numero e nell'equipaggiamento, che aveva il dominio indiscusso del mare e dell'aria, senza poter contare su rinforzi di alcun genere, aveva opposta una resistenza ininterrotta, passo dopo passo, dalle coste meridionali della Sicilia sino alla valle del Po, in battaglie divenute leggendarie: Salerno, Cassino, Anzio e Nettuno, la Linea Gotica, Nel secondo dei due tomi tratteremo dello sbarco di Anzio, dell’attentato di via Rasella e della rap-presaglia delle Ardeatine, del ripiegamento da Roma...
Vittorio Veneto 1918. L'ultima vittoria della grande guerra
Pierluigi Romeo Di Colloredo
Libro: Libro in brossura
editore: ITALIA Storica Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 154
Ad un secolo esatto dalla più importante vittoria militare italiana della prima guerra mondiale, si è pensato di offrire agli appassionati di storia militare un resoconto, sintetico ma completo, della terza battaglia del Piave (24 ottobre-3 novembre 1918), meglio nota come battaglia di Vittorio Veneto, e dell’armistizio di Villa Giusti, che segnò la fine dell’Impero pluricentenario degli Asburgo e l'ascesa dell’Italia nel novero delle maggiori potenze mondiali. Abbiamo cercato con questo agile lavoro di fornire uno strumento a chi sia appassionato della grande guerra o semplicemente curioso di saperne di più, che vada oltre l'agiografia da una parte e la dissacrazione antinazionale dall'altra, smentendo nel contempo alcune leggende ancor oggi diffuse, come quella che vorrebbe che a Vittorio Veneto ci sia stata una passeggiata militare, che non ci fu, perché gli austroungarici, a dispetto di alcuni ammutinamenti di reparti, si batterono bene, soprattutto all'inizio della battaglia e in particolar modo sul Grappa, tanto da infliggere dure perdite agli attaccanti.