Libri di P. Ostinelli
Storia del Ticino. Antichità e medioevo
Libro: Libro rilegato
editore: Casagrande
anno edizione: 2016
pagine: 664
Un territorio a ridosso della catena alpina, nel quale i contatti, gli incontri e le opposizioni tra il meridione e il settentrione si sono rincorsi per millenni, rimodellando continuamente le condizioni materiali, le forme organizzative e gli orizzonti mentali delle donne e degli uomini che gli hanno dato vita. Le vicende e i mutamenti susseguitisi nel lungo arco di tempo dalla prima occupazione delle valli alpine. nel Mesolitico, fino al distacco dei distretti subalpini dal ducato di Milano, agli albori del Cinquecento, passando per le età dei metalli, per l'epoca romana e per i secoli medievali, hanno avuto un'importanza decisiva nel costruire il carattere delle terre ticinesi, ben prima che in questa regione si tracciassero i confini dell'odierno Cantone. Quante sfumature può avere il profilo di un territorio tanto complesso e ricco di stona? Diciannove studiosi, coordinati da Paolo Ostinelli e Giuseppe Chiesi, apportano il loro contributo originale, proponendo di volta in volta un approccio suggerito dall'archeologia e dalle discipline storiche. Dal dialogo tra le vane impostazioni - inedito per la regione ticinese - risulta uno sguardo di insieme del tutto nuovo, nel quale si mettono a punto le acquisizioni della ricerca più accorta e nel contempo si suggeriscono nuove vie di indagine e di interpretazione.
La Chiesa dal «basso». Organizzazioni, interazioni e pratiche del contesto parrocchiale alpino alla fine del Medioevo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 192
A partire dal XIV secolo una serie di profondi cambiamenti trasforma l'impostazione e le forme dell'assistenza spirituale al populus cristiano, toccando non solo l'universo urbano, ma anche quello periferico, rurale e montano, al sud e al nord delle Alpi. Fra gli impulsi decisivi spicca la forte domanda "dal basso" di strutture e di personale decentrato, in grado di offrire le condizioni adatte per l'esercizio delle pratiche rituali, assistenziali e di preghiera: agli occhi dei fedeli, come a quelli dei chierici, si impone la concezione della parrocchia di villaggio come quadro organizzativo e come spazio privilegiato della vita religiosa - concezione destinata a perdurare per l'intera età moderna. L'approccio adottato dalla recente storiografia del sud delle Alpi ha considerato principalmente le trasformazioni nel sistema di amministrazione della cura d'anime, con le sue implicazioni istituzionali, religiose, sociali ed economiche, mentre nella ricerca in ambito germanofono si è posto soprattutto l'accento sulla fondazione di cappellanie e benefici curati come espressione del principio organizzativo comunitario e sul ruolo dell'"uomo comune" nei mutamenti delle pratiche e delle esigenze spirituali. Il volume raccoglie interventi che accostano le due impostazioni, riuscendo in questo modo a gettare nuova luce su molti aspetti del fenomeno e sull'ampiezza delle sue ripercussioni sul mondo premoderno.