Libri di P. Conte
Come il velo è diventato musulmano
Bruno-Nassim Aboudrar
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2015
pagine: 203
Tenebrose silhouette velate, volti di donne fagocitati da lembi di stoffa: immagini che ci sono familiari e che tuttavia continuano a turbarci. Perché? Come mai il velo ferisce tanto lo sguardo degli europei? Bruno Nassim Aboudrar riaccende il dibattito e mette in luce i malintesi che si sono sedimentati intorno alla millenaria usanza di nascondere il volto delle donne. Il velo non nasce musulmano ma lo diventa. Il Corano lo menziona appena. La storia che mette capo all'obbligo di indossarlo è lunga e complessa e al suo interno l'epoca del colonialismo costituisce una tappa decisiva. Se il velo ci traumatizza non è tanto perché offende la dignità delle donne o viola il principio della laicità quanto perché stravolge un ordinamento visuale fondato sulla trasparenza e vi contrappone una provocatoria esaltazione dell'occultamento e della segretezza. Ma le donne musulmane che vivono in Paesi occidentali e indossano il velo sanno davvero quel che fanno? Perché in realtà, facendo vedere che si nascondono, nascondono che si fanno vedere... Soffermandosi sul Corano e analizzando il carattere voyeuristico dell'arte orientalista, questa storia incrociata dello sguardo, illustrata da riproduzioni di quadri e fotografie, offre un'originale lettura delle strategie che sono all'opera dietro il velo.
Facce. Una storia del volto
Hans Belting
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 375
Dalle maschere teatrali alla mimica degli attori, dal ritratto europeo alla fotografia, dal cinema all'arte contemporanea, Hans Belting ripercorre in questo volume i diversi tentativi di fissare la vita del volto e del sé. Affascinante indagine sui vari modi in cui gli uomini hanno raffigurato sé stessi nel corso della storia, "Facce" offre innumerevoli spunti di riflessione che mettono in crisi le nostre idee più consolidate.
Belluno: storia di una provincia dolomitica
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 736
L'opera, suddivisa in tre volumi raccolti in un cofanetto ('Dalla preistoria all'epoca romana', 'Dal tardoantico al XVIII secolo' e 'Dalla caduta di Venezia ai nostri giorni'), ricostruisce la storia della Provincia di Belluno dalle origini ai nostri giorni. Vengono proposti una serie di approfondimenti di carattere storiografico, condotti sulla base di un ampio materiale storico-documentale e accompagnati da un ricco apparato iconografico, i quali svelano le complesse stratificazioni attraverso cui ha preso forma l'identità culturale, sociale ed economica di questo territorio montano la cui specificità rimane rilevante.
Storia del ritratto in cera
Julius von Schlosser
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 224
Materiale viscoso e malleabile per eccellenza, la cera si è sempre rivelata adatta all'arte del ritratto, consentendo di restituire i dettagli più delicati e il colorito naturale del modello. Ma sono proprio queste sue qualità a costituirne al contempo il lato oscuro, dando corpo all'incubo di una perfetta metamorfosi. La statua di cera non allude alla realtà, bensì la replica. E lo fa così bene che il problema - come notava Freud - non è soltanto lo scambio tra immagine e realtà, ma anche la possibile animazione dell'immagine stessa. Si insinua il dubbio che l'oggetto sia animato, e che l'immagine non sia soltanto immagine, cosa, ma che con essa in qualche modo ne vada della vita stessa del modello, dell'originale, della realtà. Per questo suo carattere di inquietante supplenza, la storiografia ufficiale dell'arte ha sempre guardato con sospetto alla figura di cera, tenendola accuratamente a debita distanza. Fa coraggiosa eccezione questo volume, che ai primi del Novecento, raccogliendo uno spunto di Aby Warburg, costringe la storia dell'arte a occuparsi di questa perturbante classe di oggetti e a orientarsi verso una più ampia e problematica storia dell'immagine. Con un saggio introduttivo di Georges Didi-Huberman.
La scultura funeraria dall'Antico Egitto a Bernini
Erwin Panofsky
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 199
"La scultura funeraria" è l'ultima grande opera pubblicata da Erwin Panofsky. È il frutto della rielaborazione di alcune lezioni tenute nel 1956 presso l'Institute of Fine Arts della New York University. Il successo riscosso da queste conferenze e l'insistenza di amici e colleghi convinsero Panofsky a riprendere in mano il lavoro e a trasformarlo in un testo, che vide infine la luce nel 1964. L'uomo ha sempre dovuto far fronte all'enigma e al timore della morte, ponendosi ovunque la stessa, eterna domanda: "Che ne sarà di noi dopo?". Ed è specialmente attraverso la scultura funeraria che ogni cultura esprime le diverse e innumerevoli risposte che associa alla morte. Secondo Panofsky sono due le tendenze principali: quella "retrospettiva" (che mira a perpetuare la memoria del defunto e a renderlo immortale celebrandone gesta e virtú) e quella "prospettiva" (che si rivolge piú al futuro che al passato, cercando di immaginare e soddisfare tutti i bisogni e i desideri che caratterizzeranno la vita nell'aldilà). Sulla scorta di questi due principî, Panofsky tratteggia la storia della scultura funeraria con un'ampiezza e un respiro tali da richiamare alla mente la migliore scienza dell'arte tedesca portando a sostegno della teoria una quantità straordinaria di esempi: dai cippi ai maestosi mausolei, dalle urne piú spartane ai sepolcri piú elaborati, dalle tombe dell'Antico Egitto alle Cappelle Medicee di Michelangelo e alla Beata Ludovica Albertoni di Bernini.
Code a manico di teiera
Libro
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2021
Questo volume racconta con varie testimonianze il punto di vista di chi ha adottato un galgo e vive a stretto contatto con il cane più antico e veloce del mondo, scoprendone gli aspetti più svariati, divertenti, buffi e commoventi. Uno sguardo sul dopo, quando ai cani più maltrattati di Spagna la vita torna a sorridere e le loro code, prima abbandonate lungo le zampe o infilate tra di esse, si innalzano in un meraviglioso ricciolo, proprio come quello di un manico di teiera, massima espressione della loro felicità. Un inno alla vita e ai buoni sentimenti. Chi ha detto "nessuno è perfetto", non ha mai vissuto con un levriero...
La forma degli animali
Adolf Portmann
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2013
pagine: XXXIII-248
Qual è il significato della forma degli animali? Che senso hanno le striature delle zebre, la criniera del leone, gli ocelli sulla coda del pavone e le mirabili geometrie delle conchiglie dei molluschi? E come mai parliamo dello "spettacolo" della natura, come se ci trovassimo di fronte a un'inarrivabile opera d'arte? Confrontandosi con le tesi di Darwin e del neodarwinismo e approfondendo alcuni snodi centrali del paradigma evoluzionistico, Adolf Portmann risponde a queste domande da un punto di vista diverso, ma non necessariamente opposto: quello della morfologia. La forma degli animali, di cui pubblichiamo qui la seconda versione rivista e ampliata, è l'opera più celebre e controversa dello studioso svizzero, un libro che si pone programmaticamente al confine tra varie discipline e conserva oggi, in un'epoca che vede farsi sempre più intenso il dialogo tra estetica e biologia, tutto il suo originario interesse.