Libri di Omar El Akkad
Un giorno tutti diranno di essere stati contro
Omar El Akkad
Libro: Libro in brossura
editore: Gramma Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il 25 ottobre 2023, dopo tre settimane di devastanti bombardamenti su Gaza, Omar El Akkad pubblica in rete queste parole: “Un giorno, quando sarà sicuro, quando non ci sarà alcun rischio personale nel chiamare le cose con il loro nome, quando sarà troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro”. Il post viene visualizzato più di dieci milioni di volte. La sua veemente denuncia dell’ipocrisia dell’Occidente dinanzi al genocidio di Gaza, del tradimento della sua promessa di libertà e giustizia per tutti, suscita un’eco enorme. Un giorno tutti diranno di essere stati contro, il libro che El Akkad decide poi di scrivere dopo la morte di migliaia di donne e bambini nella Striscia, è la cronaca di quella promessa tradita, il resoconto della fine dell’idea che regole e principi, le “verità manifeste” della democrazia occidentale, servano davvero a combattere il male e non a preservare il potere. Se il male, infatti, non è semplicemente muovere guerra contro un nemico, ma annientare un popolo intero riducendolo a nuda vita priva di ogni dignità e pietà umane, Gaza è oggi uno dei nomi per designare il suo irrompere nel mondo, il nome di un genocidio imperdonabile sotto ogni riguardo. Disgusto o rabbia dinanzi a un simile evento non hanno senso in questo libro crudo, doloroso e vulnerabile, nutrito dalla certezza che vi saranno sempre esseri umani ritenuti non degni della promessa di libertà, non soltanto arabi o musulmani o immigrati, ma chiunque non rientri nella terra del privilegio chiamata Occidente. Nelle sue pagine, l’unica possibile risposta sta in una rottura totale con il credo dell’Occidente. La stessa rottura che risuona in ogni parte del pianeta, nelle strade delle grandi città, nei campus universitari, nelle scuole. E che, nella scrittura lucida di El Akkad, capace di mescolare racconti toccanti con spietate considerazioni sul linguaggio dei media, trova la sua più formidabile eco.
Come ne usciremo
Francesca Coin, Meehan Crist, Sergio Del Molino, Claudia Durastanti, Omar El Akkad, Vincenzo Latronico, Chigozie Obioma, Angela Saini
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 160
“Lo scorso novembre la Banca Mondiale ha pubblicato il World Development Report 2040, un documento che è già entrato nella storia. Per la prima volta abbiamo la prova che le curve di sviluppo globale non convergano più verso il punto di collasso: le emissioni hanno smesso di crescere, le diseguaglianze economiche si stanno riducendo in tutto il globo e il ripristino degli ecosistemi naturali procede a ritmo sostenuto. Com'era prevedibile, di fronte a una notizia del genere, giornali e notiziari hanno fatto squillare le trombe annunciando la fine dell'emergenza globale. Il ritornello è più o meno questo: abbiamo sfiorato la fine del mondo, è vero, ma siamo stati bravi, ora possiamo tirare il fiato.” La civiltà umana non è collassata, ma era tutt'altro che scontato: a metà degli anni venti le emergenze climatiche, le crisi economiche e le guerre nel mondo sembravano il trailer di una catastrofe inaggirabile. Questa però non è la storia di un traguardo tagliato, bensì di un atterraggio in corso d'opera. Otto voci italiane e internazionali raccontano come stiamo uscendo dal periodo più cupo della storia dell'umanità, e quanta strada abbiamo ancora da fare. Stiamo davvero lavorando di meno? Abbiamo scongiurato la deriva autoritaria? Come abbiamo imparato a vivere in un mondo più caldo? Come sono cambiate le nazioni e i confini? Come ne usciremo è la prima opera corale di speculative nonfiction. Un libro che proietta l'ombra del presente su una sponda futura, per citare Primo Levi, rendendo più tangibili le enormi trasformazioni che stiamo vivendo oggi.
American war
Omar El Akkad
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2017
pagine: 445
«Nella luce vermiglia del crepuscolo, i Chestnut entrarono in quell'immensa favela fatta di tende che, fino alla notte del grande massacro, sarebbe diventata la loro città.»Quando scoppia la guerra civile, nel 2074, Sarat Chestnut ha solo sei anni, eppure sa già perfettamente che il petrolio è fuorilegge, che metà della Louisiana, dove vive, è sommersa dalle acque del mare e che i Corvi, minacciosi droni che solcano il cielo, non sono lì per proteggere lei e i suoi fratelli. Il giorno in cui la guerra arriva a lambire la loro casa, la famiglia fugge nel cuore del territorio dei Rossi, i secessionisti, fino a Camp Patience, un immenso accampamento per le decine di migliaia di profughi del Sud. È qui che Sarat diventerà adolescente e poi donna, abbandonando i giochi da maschiaccio e i sogni da bambina per scoprirsi improvvisamente troppo adulta. È qui che incontrerà un misterioso uomo, Gaines, che le aprirà gli occhi sulle ingiustizie che la sua gente subisce per mano dei soldati Blu dell'Unione. Ed è sempre qui, dopo il terribile massacro che spazzerà via le ultime speranze di una vita normale, che Sarat imparerà il sapore della violenza e della vendetta. "American War" è uno spaccato crudele e senza riserve sull'incommensurabile rovina che la guerra porta nella vita di una nazione, di una comunità, di una famiglia, di un singolo individuo.