Libri di Nazareno Loise
Pulpette. Rivista di racconti pulp & altre frattaglie. Il male e l'inverno
Libro
editore: Erranti
anno edizione: 2022
pagine: 50
Pulpette. Rivista di racconti pulp & altre frattaglie
Libro: Libro in brossura
editore: Erranti
anno edizione: 2021
pagine: 58
Stanno ritornando. Molti di loro sono già ritornati. Fuori dai cunicoli invasi di veleno, come torme di ratti a riaffollare bar, piazze, uffici, aule e saloni di bellezza. Tamponati, vaccinati, immunizzati e pervasi da una strepitosa voglia di vivere, sono pronti a tornare alle loro morti quotidiane. La stroboscopia zonale – rosso, arancione, giallo, bianco e poi da capo o in ordine sparso – continua a essere proiettata ministerialmente sui loro visi sempre più cinerei, intanto che abbronzatissimi imprenditori s’apprestano a crivellare le spiagge di ombrelloni. È tempo di scordare. È tempo di gioire. Un fiore per i caduti e un altro per la mia bella: “Non temere! Torno in licenza dal fronte dimenticato. Tu prenota le vacanze, amore mio!” Tutto sta per cambiare. Nulla sta per mutare: ecco il ritorno dei vivi morenti!
Pulpette. Rivista di racconti pulp & altre frattaglie
Libro: Libro in brossura
editore: Erranti
anno edizione: 2020
pagine: 40
"In quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore". Sì, mancava la qualità dell'orrore a questi anni orrendi, mancava l'osceno a questi giorni sempre più sconci. A questa anemia totalizzante da 0-positivo occorreva opporre la rara squisitezza d'una letteratura AB-negativa. Ed ecco cos'è pulpette! Una rivista succosa come una polpetta al sugo e marcia come un fegato in metastasi, che vive d'una fibrillazione sotterranea pronta a esplodere nella quotidianità d'ogni suo lettore. In questo volume racconti di Andrea Russo, Mariano Rose, Francesco Caravetta, Erman Petrescu, Nino G. D'Attis.
Pulpette. Rivista di racconti pulp & altre frattaglie
Libro: Libro in brossura
editore: Erranti
anno edizione: 2020
pagine: 48
Un’ombra scura sta allungando i tentacoli sulle vostre esistenze. Potrete lottare, resistere, vendere cara la pelle, ma alla fine… non avrete scampo! Come un tornado di sangue e proiettili il pulp sta per abbattersi su Cosenza! Benvenuti su Pulpette, la prima rivista di racconti pulp mai apparsa sul territorio bruzio. Nata dai cervelli marci di Nazareno Loise e Giovanni Canadè, ogni numero ospiterà racconti di genere e rubriche che vi faranno perdere il sonno e la tranquillità. La rivista si propone di riprendere la tradizione delle pulp magazine che impazzavano nella prima metà del secolo scorso, soprattutto negli Stati Uniti, mescolando tutto nella poltiglia più fetida e truce della nostra terra.
Ornitottero
Nazareno Loise
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2019
Loise è della stirpe dei samurai. Sempre in giro con la sua daga che è la parola, ora vellutata, ora insolente, ora tremenda, ora irritosa/irritante. Parole (ecco il samurai!) sempre brandite con lealtà, amore, pietas, tragico fulgore. Sette poesie, in questo esordio poetico, con il "sette" non voluto e studiato, ma che però qualcosa nell'oscurità dell'essere pure significherà.
Nera semenza. Semi d’odio, d’amore e di follia
Nazareno Loise
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2017
pagine: 200
La lunga linea dell’orizzonte segna il confine con il cielo degli dèi, irrevocabilmente; la terra degli uomini oramai è un campo sconsacrato. Una storia comune si è persa tra le due dimensioni. La superiore trascorre ugualmente sopra i mortali; questi, laggiù, appaiono come trottole nella polvere. Così al tramonto, mentre ingrossano da sud nuvole temporalesche che il vento sospinge striando il cielo di rosa, da basso un innocente è nel cubicolo accecato di un cellulare che corre su una trazzera per tradurlo in manicomio. Altrove, la luna nella notte inargenta il sonno sotto bave di nebbia; ma in quell’ora un incubo fa cinque prigionieri, inietta in essi il terrore e li forza a seguire un demonio nelle viscere di un carcere segreto. In ogni caso, dell’uomo non sono i riflessi della grazia, ma le angustie: mille diavoli che gridano, stordiscono, comandano. Eppure, da una tale tregenda, a volte è dato uno strumento di riscatto, che è la parola autentica. È con essa che l’uomo si sveste della cappa dell’ipocrisia, e infine può ammettere: «mi rassegno alla terra e alle sue leggi». Intravede la verità, ora la persegue, è pari a un dio.