Libri di Mondher Kilani
Per un'antropologia non egemonica. Il manifesto di Losanna
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2017
pagine: 154
In un'epoca in cui la conoscenza dell'essere umano sembra risiedere solo nella genetica o nelle leggi del mercato, che spazio rimane per i saperi umanistici e per l'antropologia in particolare? All'opposto di quanto postulano i criteri adottati nella valutazione della ricerca universitaria, l'antropologia non deve diventare il prodotto di un'unica tradizione intellettuale, ma una polifonia condivisa, il tentativo corale di costruire un rinnovato universalismo. Contro la ricerca rapida e superficiale, il Manifesto di Losanna rivendica la necessità di riprendersi il tempo lungo della conoscenza, il solo che può dar conto delle questioni complesse che l'attuale pragmatismo scientista è incapace di comprendere. A partire da un'analisi dei poteri e dei saperi egemonici che attraversano e ingabbiano le società, l'antropologia non egemonica si propone come strumento in grado di intercettare i molteplici fenomeni di resistenza e creatività culturale che si sottraggono a quei poteri e saperi, mettendoli in discussione. Introduzione di Favole Adriano.
L'invenzione dell'altro. Saggi sul discorso antropologico
Mondher Kilani
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2015
pagine: 323
Un unico filo rende coerente questa raccolta di saggi. Ed è la consapevolezza dell'arbitrarietà o della parzialità delle rappresentazioni che il discorso occidentale, anche quello antropologico, ha prodotto quando ha cercato di descrivere l'Altro. Decostruire la logica e i fondamenti della "invenzione dell'altro"; esplicitare la storicità delle condizioni di produzione della conoscenza antropologica (i rapporti di dominio, l'appartenenza dell'antropologo a una cultura dominante); sottoporre a critica nozioni-cardine come sapere e credenza, alterità e identità, uguaglianza e gerarchia, tradizione e modernità: sono i presupposti per ricostruire un'antropologia che si sottragga sia alle trappole del relativismo, sia al solipsismo dell'antropologia "postmodernista". Attraverso il resoconto delle ricerche in Papua-Nuova Guinea, nelle oasi del Sud tunisino, nelle Alpi del Vallese, in Svizzera, negli spazi urbani dell'immigrazione maghrebina in Francia, Kilani mostra come sia possibile una "invenzione dell'altro" più consapevole della problematicità del rapporto soggetto-oggetto e dunque meno etnocentrica.
Quaderni di una rivoluzione. Il caso tunisino e il mutamento sociale nel mondo contemporaneo
Mondher Kilani
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2014
pagine: 360
La rivoluzione tunisina del 2011 ha sorpreso non solo per il suo incredibile "effetto farfalla" - un venditore ambulante si immola nel paesino di Sidi Bouzid e provoca la caduta di due dittatori - ma anche per l'originalità delle sue forme di mobilitazione. Senza un'avanguardia o una figura carismatica che la guidasse, una moltitudine composta da singolarità consapevoli delle proprie differenze ha agito collettivamente per raggiungere lo stesso obiettivo: abbattere la dittatura e reinventare un modo nuovo di vivere insieme. Questa ricerca sul campo, da parte di un antropologo che è insieme cittadino impegnato e osservatore distaccato, tralascia la scena politica istituzionale per concentrare lo sguardo sui cittadini comuni, sulle tante voci che per la prima volta hanno occupato lo spazio pubblico. Ed è attraverso queste storie che è possibile comprendere non solo quali siano le poste in gioco dell'attuale transizione politica, e in particolare la biopolitica per il controllo della popolazione promossa dalle formazioni islamiche, ma anche le circostanze storiche di un evento non ancora concluso, aprendolo al contempo all'universale.
Per un'antropologia non egemonica. Il manifesto di Losanna
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2012
pagine: 156
In un'epoca in cui la conoscenza dell'essere umano sembra risiedere solo nella genetica o nelle leggi del mercato, che spazio rimane per i saperi umanistici e per l'antropologia in particolare? All'opposto di quanto postulano i criteri adottati nella valutazione della ricerca universitaria, l'antropologia non deve diventare il prodotto di un'unica tradizione intellettuale, ma una polifonia condivisa, il tentativo corale di costruire un rinnovato universalismo. Contro la ricerca rapida e superficiale, il Manifesto di Losanna rivendica la necessità di riprendersi il tempo lungo della conoscenza, il solo che può dar conto delle questioni complesse che l'attuale pragmatismo scientista è incapace di comprendere. A partire da un'analisi dei poteri e dei saperi egemonici che attraversano e ingabbiano le società, l'antropologia non egemonica si propone come strumento in grado di intercettare i molteplici fenomeni di resistenza e creatività culturale che si sottraggono a quei poteri e saperi, mettendoli in discussione. Introduzione di Adriano Favole.
Antropologia. Dal locale al globale
Mondher Kilani
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2011
pagine: 480
A diciassette anni dalla sua prima uscita, questa introduzione all'antropologia, in edizione aggiornata e ampliata, non si presenta come un semplice manuale. È bensì un'opera che problematizza e sottopone a critica i fondamenti epistemologici, l'apparato concettuale e il senso di una disciplina che riflette, forse più di qualsiasi altra, i fenomeni complessi che caratterizzano il nostro tumultuoso presente. Al tempo stesso, nella maniera più chiara e piana possibile, ne presenta e analizza gli oggetti empirici, i metodi, i contenuti, le scuole, considerando inoltre il suo ruolo nel più ampio contesto delle scienze sociali. L'antropologia, a parere di Kilani, può ancora costituire un punto di vista specifico sul reale nella misura in cui è capace di pensare e articolare i rapporti tra locale e globale, tra continuità e discontinuità, tra unità e diversità del genere umano. Se essa, come ritiene l'autore, è principalmente impresa di traduzione fra culture, i suoi scopi sono tradurre nel linguaggio di un sapere scientifico globale e comunicabile la varietà dei saperi e delle culture locali e contribuire così alla comprensione e alla risoluzione dei conflitti contemporanei.
L'imbroglio etnico in quattordici parole-chiave
René Gallissot, Mondher Kilani, Annamaria Rivera
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2001
pagine: 400
I tre autori percorrono criticamente quattordici temi cruciali del dibattito contemporaneo sulla società multiculturale attraverso altrettante parole-chiave: cittadinanza, comunità, cultura, diritti dell'uomo, etnia-etnicità, idee razziste, indentità-identificazioni, 'immigrati', lingua, nazionalismo, neorazzismo, parentela di 'sangue', stereotipo. E in tal modo mostrano come l'ideologia che interpreta il mondo in termini di ancestrali e rigide divisioni etniche nasconda il rifiuto dell'uguaglianza e del pluralismo culturale.
Guerra e sacrificio
Mondher Kilani
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2007
pagine: 162
Rompendo lo schema binario che oppone le società tradizionali alle società moderne, l'autore mostra la continuità fra il sacrificio primitivo e la guerra contemporanea, per analizzare, da un punto di vista antropologico, l'attualità internazionale e per decostruire le retoriche correnti, volte a legittimare la guerra imperiale. Qualunque cosa ne pensino gli antropologi, sostiene l'autore, il sacrificio è distruzione dell'altro. Qualunque cosa ne pensino gli strateghi, la guerra totale è la trasformazione del potere sacrificale in potere assoluto: è l'espressione di una sovranità fondata sullo stato d'eccezione e di una logica sacrificale appena mascherata dalla retorica di "zero morti". Il sacrificio e la guerra non sono eventi ineluttabili. Come alternativa al meccanismo sacrificale c'è un altro dispositivo per regolare la violenza: il contratto sociale. La riabilitazione della politica non scongiura le guerre, ma almeno le reintegra nella dimensione degli interessi e degli equilibri che normalmente guidano l'esistenza sociale. In uno stile rigoroso quanto accessibile, l'antropologo tunisino-svizzero offre un prezioso contributo all'antropologia della violenza. L'opera è corredata da una postfazione di Annamaria Rivera, antropologa ben nota al pubblico italiano.
L'invenzione dell'altro. Saggi sul discorso antropologico
Mondher Kilani
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1997
pagine: 336
Una raccolta di saggi che illustra le ricerche sul campo e le riflessioni teoriche e metodologiche condotte da un antropologo tunisino per origine, francese per formazione intellettuale e svizzero per cittadinanza e residenza. La compessità dei propri riferimenti identitari insieme alla formazione teorica permettono all'autore di dar conto dei risultati di un "viaggio" antropologico che lo ha condotto dalle Alpi svizzere alla Nuova Guinea, dalle oasi del Sud tunisino alle periferie urbane dell'immigrazione maghrebina in Francia.
Antropologia. Una introduzione
Mondher Kilani
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1994
pagine: 352
Questa introduzione all'Antropologia problematizza e sottopone a critica il fondamento epistemologico e la natura di questa disciplina, presentandone al tempo stesso gli oggetti empirici, i metodi, i contenuti, le scuole. L'antropologia, a parere di Kilani, può ancora costituire un punto di vista specifico sul reale nella misura in cui è capace di pensare e articolare i rapporti tra locale e globale, tra continuità e discontinuità, tra unità e diversità del genere umano. Se essa, come ritiene l'autore, è principalmente impresa di traduzione di culture, il suo scopo è quello di tentare di tradurre nel linguaggio di un sapere scientifico globale la varietà dei saperi e delle culture locali.