Libri di Milly Bracciante

Nello scenario naturalistico delle Madonie e della pineta che raccorda le due Petralie, la Sottana e la Soprana, con il suo tradizionale "Ballo della cordella" ed il ricco patrimonio artistico del suo territorio, nasce l'amicizia vera e incondizionata di una adolescente che vi trascorre una vacanza estiva durante i primi anni Cinquanta. Ospite di una famiglia in cui vive una donna matura, meno fortunata, che si rispecchia in lei traendone beneficio, la naturale empatia che si rivela psicologicamente proficua, diventa spunto per ricordare come nel trascorrere dei decenni sia cambiato il giudizio sociale sui portatori di handicap, oggi considerati umanamente "diversabili" con pieno diritto alla normalità di vita, come dimostrano le numerose iniziative sociali di integrazione e i giuochi delle paralimpiadi con medaglieri conquistati con fatica, impegno e volontà che individua nello sport la vera via della felicità.

"Rimeggiare" è una silloge di 60 unità, in verso libero, che con montaliane, ideali assonanze, spontaneamente si è composta da sé nello scorrere di più di venti anni, sulla scia di ricordi e di vissuti, rivivendone le atmosfere, le motivazioni profonde, le emozioni, le riflessioni, inquadrate in una visione dell'esistere proiettata nella certezza dell'oltre. (Gabriella Drago)

Il "Villaggio di Maria" è metafora del nucleo abitativo di Vena con il suo antichissimo Santuario dedicato alla Sacra Icona della Madonna Eleusa, nei boschi di Maschalas sopra Taormina, fatto edificare, nelle sue fondamenta di Eremo di Sant'Andrea, da Papa Gregorio Magno nel VI sec. d.C.; ed è, al tempo stesso, con la sua miracolosa sorgente di acqua freschissima, luogo dell'anima, condizione dell'essere, stato di beatitudine, di Grazia che nasce dall'empatia e dalla donazione dell'amore gratuito. Così è nelle suggestive storie di Marco "che doveva farcela, che doveva vivere"; di Papi, il cane eremita, che dà una lezione di vita agli umani; di Sonia che si sentì invadere dal calore salvifico dell'Amore pieno di Grazia; di Santa e Mario che vissero e crebbero guidati dalla Madonna perché "cu avi di nun mori mai"; di Loredana che comprese come il solo amore non basta, ci vuole la Fede; di Anastasia che dagli Stati Uniti al Santuario di Vena poté ritrovarsi con la sua nonna; di Mariella che "mai dire mai" dovette ricredersi sulla forza viva della Fede; di Rosetta a cui lo sguardo della Madonna continua ad assicurare la protezione dei suoi cari.

Da un sogno premonitore con il suo enigmatico “E ancora di più”, si dipana il fil-rouge che intesse, negli anni, una vita, fino all’improvviso manifestarsi del suo senso vero che chiude il cerchio di un cammino dello spirito. Un iter che affonda le sue radici nell’antico passato storico del VI sec. d.C., legandosi alle figure di papa Gregorio Magno e Santa Silvia, sua madre; mentre conduce il lettore, nel paesaggio boschivo siciliano sopra Mascali alle falde dell’Etna e attraverso la narrazione di un intrecciarsi di eventi e casualità, alla scoperta dei fatti avvenuti fra storia e tradizione; dalla fondazione del primo Eremo di Sant’Andrea, laddove per la presenza di una Sacra Icona della Madonna Glicofilusa si aprì improvvisa tra le sciare una vena d’acqua miracolosa, all’odierno Santuario della Madonna della Vena, meta di fedeli e pellegrini.

Vissuto da sempre in un orfanotrofio a Mosca, il giovane Antón che sogna e desidera l’amore di una famiglia che non ha mai conosciuto, ottiene per meriti scolastici la possibilità di trascorrere una vacanza-premio in Italia. A Catania, nella famiglia cui viene affidato, vive giornate indimenticabili, circondato dalle premure e dall’amore delle due sorelle-mamme che gli fanno scoprire la tenerezza di sentirsi figlio desiderato. Rivisitata dagli occhi del turista moscovita, la Catania barocca risplende in tutta la sua bellezza architettonica, nella narrazione di luoghi, personaggi, accadimenti storici, tradizioni, miti e leggende. Mentre, nella luce mediterranea dall’Etna al mare Jonio, il paesaggio dell’hinterland fa da cornice all’evolversi della storia.

Quanto e come, durante i vissuti di un'esistenza, possa influire la psiche sulla salute, sul benessere fisico o viceversa sull'insorgere di malattie con effetti devastanti, è fenomeno che sfugge alla misura e si nasconde negli anfratti della vita.La riflessione, pungente ed incisa, nasce dalla storia avvincente della protagonista, Olga, dalla sua infanzia felice anche se adombrata da una punta di sottile gelosia per la sua gemella, dalla sua libertà di esprimersi nell'incanto di una "casa con il giardino" nel fascino di una Palermo di primo Novecento; prende le mosse dalla cocente delusione, in età adulta, di sogni e aspettative risolutive di una vita grama da dopoguerra e si conferma, in età matura, nella crescente, ossessiva insoddisfazione che offrirà il fianco, senza remissione, ad una delle più gravi malattie che affliggono il nostro secolo. Un romanzo articolato, ricco di riferimenti storici che si svolge tra Palermo e Catania, tra passato e presente, con realistica vivezza lessico-descrittiva e vibrante sensibilità che coinvolge ed appassiona.