Libri di Michele Troisi
Gruppi minoritari vulnerabili e Costituzione. Il caso dei rom
Michele Troisi
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2023
pagine: 226
Il contributo affronta il tema della tutela costituzionale delle minoranze, con specifico riferimento ai rom, gruppi minoritari particolarmente vulnerabili e svantaggiati a motivo della loro storica emarginazione sociale. La condizione giuridica dei rom (per la cui analisi è imprescindibile l'apporto sociologico, storico ed antropologico) sollecita il giurista (e, in particolare, il giuspubblicista) ad indagare su un ordinamento che si dice “promozionale” nei confronti delle differenze, ma che nel concreto pare graduare la sua azione a seconda del tipo di gruppo minoritario che chiede tutela. In tal senso, il problema della tutela costituzionale dei rom intercetta le questioni, delicate, tanto delle modalità con cui dare attuazione alle sollecitazioni sovranazionali sul tema, quanto del ruolo che le diverse articolazioni della Repubblica possono avere per garantire a questi gruppi vulnerabili i diritti sociali minimi previsti dalla Carta costituzionale.
Smart working. L'uomo, il lavoro, l'innovazione e l'occupazione nell'economia sostenibile
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2021
pagine: 80
Convegno nazionale sulla qualità del lavoro - Lecce, 2 ottobre 2020 - Università del Salento.
Regioni e rappresentanza politica. Volume Vol. 1
Michele Troisi
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: 148
"La teoria della rappresentanza politica, sul piano logico-concettuale, a sua volta sembra 'rappresentare', quasi come un gioco di riflessi caleidoscopici, una 'grandiosa costruzione intellettuale'. Si tratta certamente di una tematica complessa, probabilmente una di quelle categorie istituzionali 'di confine' che confermano, senza troppi infingimenti 'la prossimità del diritto costituzionale - più che ogni altra branca del diritto - alla politica'. Non a caso, nel trattare l'argomento, autorevoli studiosi hanno persino dubitato che il concetto di rappresentanza politica possa avere una qualche rilevanza giuridica, ritenendolo, più che altro, 'un problema di filosofia politica'." (Dal primo capitolo)