Libri di Mauro Bortone
I sinistri. Cinque monologhi dalla parte del cuore
Mauro Bortone
Libro: Libro in brossura
editore: Augh!
anno edizione: 2020
pagine: 188
Cinque monologhi che racchiudono al loro interno più storie, le quali si dipanano nel contesto di una terra difficile, dai mille volti immutabili e, allo stesso tempo, sotto la pressione dell’incombente modernità. "Il cielo di Tamburi" racchiude la rabbia di dover pagare un dazio eccessivo proprio al progresso, sotto forma dell’inquinamento e della mancata tutela dei lavoratori che minacciano le vite degli abitanti di un’intera città. Il tema, preso da un punto di vista differente, ricorre anche nel terzo monologo ("L’affare") che presenta più voci: dal losco businessman all’ex “brav’uomo” uscito dai binari di un’esistenza senza sussulti. "L’ultima cena" pone al centro il tema della violenza sulle donne, mentre in "Occhi di perla" si assiste ai rimpianti e al fallimento di un legame familiare quando forse, oramai, è troppo tardi. Infine, in "Quel che resta" è la precarietà del mondo del lavoro a fare da sfondo al monologo. In questi spaccati di umanità c’è spazio per la volontà di trovare del buono anche quando sembra impossibile, l’amarezza raggiunge il culmine e, a volte, sembra necessario affidarsi ai ricordi per trovare una chiave di lettura e una via d’uscita.
Dove nessuno è innocente
Mauro Bortone
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 143
Due storie, due narrazioni, due personaggi, un unico percorso dentro le "assenze" della propria esistenza: "Dove nessuno è innocente" è un viaggio ricco di sfaccettature e significati molteplici nell'universo dell'indifferenza. Per il primo dei protagonisti di quest'opera, Morelli, giovane volontario impegnato nell'accoglienza degli immigrati, l'indifferenza coincide con la mancanza di notorietà, una notorietà ambita e desiderata ma impossibile da raggiungere con un lavoro come il suo, al servizio degli ultimi. Inquieto e diviso fra umanità e cinismo, fra impegno civico e apparenza, Morelli vive una quotidianità monotona e informe, che alimenta in lui una frustrazione e un desiderio di fuga destinati a sfociare in un evento drammatico: durante una notte di follia, Morelli e alcuni suoi amici metteranno in fuga dal centro di accoglienza un gruppo di immigrati che verranno poi seviziati per gioco. La morte di uno di loro avvierà in Morelli un processo di autoaccusa, una dolorosa presa di coscienza e di responsabilità verso i propri comportamenti e verso la realtà che lo circonda. L'altro protagonista di "Dove nessuno è innocente" è Silvano, impiegato di mezza età in un piccolo Comune che trascorre le giornate a osservare i volti che passano sui binari di una stazione, diviso fra il ricordo di suo padre - aiuto macchinista - e l'immagine di un clochard di nome Alfredo, che tormenta i suoi pensieri. Per Silvano l'indifferenza si concretizza nel distacco dalla vita degli altri e l'improvvisa scomparsa di Alfredo lo metterà in crisi, costringendolo a far chiarezza sui tanti punti in sospeso nel suo quotidiano.
Tra parola e conflitto. La comunicazione in Don Lorenzo Milani
Mauro Bortone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Univ. Romane
anno edizione: 2008
pagine: 172
La figura di don Milani, a distanza di oltre quarant'anni dalla sua morte prematura, esercita ancora oggi grande fascino. L'essenza dell'opera milaniana si configura come tentativo di rendere partecipi anche le categorie sociali più deboli, spesso estromesse da ogni fruizione comunicativa e dalla possibilità stessa di comunicare, del diritto alla comunicazione: garantire anche agli ultimi della società il diritto di comunicare e la dignità del comunicare.
Ti vedo
Mauro Bortone
Libro: Libro in brossura
editore: Lupo
anno edizione: 2015
pagine: 248
"Ti vedo" è un romanzo ipertestuale, un intreccio di esistenze che sembrano essersi arrestate sulla sponda di un fiume di dubbi, inquieto e incessante. Riccardo, un salentino trasferitosi al nord per lavoro, tornando nella sua terra, riassapora la gradevolezza e l'amaro di un passato fatto di perdite, di amicizie lacerate e di donne che lo hanno segnato e, a volte, imbruttito. Poi Marco, un venditore di elettrodomestici cinico e completamente svuotato da ambizioni, che in un ormai irrintracciabile attimo di lucidità, decide di tornare a Firenze. Ma anche per Marco Firenze sarà solo un campo di battaglia contro il tempo, con i cambiamenti inattesi e le delusioni. Infine Arturo, in coma da tempo, abitante della città di "Nebulandia", che slaccia la fantasia e si abbandona a racconti irreali e a conversazioni con figure paradossali e strampalate. Ma la penna che traccia questa mappa di storie, che vuole disorientare il lettore e poi ricondurlo a sé, è quella di Dario, detenuto, colpevole di un omicidio, con in corpo ancora le schegge di una relazione sofferta e l'impulso di provare a riappropriarsi, tramite la scrittura, di mondi, scenari e stralci di vita che continuano a sanguinare.