Libri di Maurizio Orfei

Questi brevi appunti vogliono essere di ausilio a una migliore comprensione dei kata del Wadoryu e identificare i criteri di esecuzione, anche con finalità sportiva. Si analizzeranno le posture di base e i criteri di costruzione delle stesse e successivamente quella delle tecniche di base. La nostra intenzione non è affermare una qualche priorità di corrente stilistica, ma fornire uno strumento di verifica delle proprie conoscenze per il maestro, l’atleta e per l’arbitro.

La parola arti marziali descrive una molteplicità di discipline legate al combattimento, sia armate che disarmate. Nascono come strumenti per insegnare e continuare ad allenarsi in quel tipo di combattimento e sembrano essere in continua evoluzione. Una prima fondamentale discriminazione va effettuate fra arti “guerriere” e “marziali”, concetti spesso sovrapposti che hanno una specificità propria. La confusione dipende dalla stessa origine archetipica della figura dell’eroe e del guerriero, che fanno parte del nostro substrato culturale e psichico.

Il karate non è "millenario". Nasce dalle esigenze operative delle guardie del corpo del re di Okinawa intorno alla meta del 1800. Questo libro cerca di inquadrare storicamente la nascita del karate e la genesi dei filoni principali e in seguito, degli stili. Il karate coinvolge nella pratica milioni di persone, spesso, ignare di cosa stanno praticando. Conoscere alcune ipotesi sulla nascita e lo sviluppo di quest'arte marziale, può aiutare a capire la materia e a praticarla.

Quest’opera si divide in tre parti: la prima, teorica e storica; la seconda con le foto illustrerà la teoria e le particolarità delle posture e delle tecniche e gli esercizi a coppia previsti nel sistema del Jujitsu Ko Waza; la terza riguarderà i possibili aspetti clinici. Jujitsu, come arte dell’adattabilità; Ko Waza, delle piccole tecniche, semplici e private dalle forme estetiche non funzionali.