Libri di Matteo Maxia
Bagliori dal varco
Matteo Maxia
Libro: Libro in brossura
editore: Ensemble
anno edizione: 2022
pagine: 112
La nuova raccolta poetica di Matteo Maxia. «La parola di Maxia si tende sempre in questo delicato funambolismo, mai fine a se stesso, carica di tensione nella ricerca di nitidezza e, al contempo, nella resa di una complessità che germina continuamente dalle cose e dalla lingua che le esprime». (Dalla Prefazione di Gabriella Grasso). «Nella poesia di Maxia, non soltanto all'atto, ma già al sintomo, sentiamo l'altro, l'amato, il mondo. In una premonizione che infinita il desiderio, se ne prende cura, lo coltiva accettando i rischi delle conseguenze, l'eterogenesi dei fini, nella persuasione che senza desiderare non c'è possibilità per la vita umana di prendere forma». (Dalla Postfazione di Marco Pacioni)
Il monile di Ashtart
Matteo Maxia, Roberto Crinò
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2020
pagine: 112
Una raccolta poetica, due autori: Roberto Crinò e Matteo Maxia. «Il più grande merito di questi monili poetici è quello di agitare il terreno sottostante le nostre certezze, quelle che abbiamo costruito e volontariamente cementificato per aggrapparci a fragili illusioni. Maxia e Crinò, architetti di bellezza, destano da questo torpore dello spirito e provano, con successo, a offrirci altri orizzonti oltre i confini stabiliti, per prenderci cura della nostra fragile umanità» – Maresa Schembri
Al bivio del tempo
Matteo Maxia
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2018
Raccolta poetica di Matteo Maxia.
Terre riemerse
Matteo Maxia
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2017
La prima raccolta poetica di Matteo Maxia. «[…] Matteo ha questa capacità. In un tempo di sciatteria linguistica, la sua è un’opera di cesello, recuperando suoni e sensi della parola. Riesce a trasportare il lettore in continenti emotivi che rimangono sempre inesplorati: ciascuno deve ogni volta riscoprire i propri, diversi da tutti gli altri, continenti emotivi. Matteo è, ovviamente, uomo del nostro tempo. Se ci concediamo qualche sociologismo, molte delle sue poesie esprimono il disagio dell’uomo massa, mercificato e avvilito. Il disagio di "arrampicatore asociale", che combatte quotidianamente per sopravvivere, non per crescere e migliorare, che si arrampica semplicemente per non cadere […]». (Gianfranco Bottazzi)