Libri di Mario Boccia
La fioraia di Sarajevo
Mario Boccia
Libro: Cartonato
editore: Orecchio Acerbo
anno edizione: 2021
pagine: 40
1992. Mario Boccia, fotoreporter, attraversa il mercato di Sarajevo. Il suo sguardo incontra quello di una fioraia. Lui è colpito dai suoi occhi, lei dalle macchine fotografiche che lui porta al collo. Uno scambio di parole, un caffè insieme. A dicembre il fotografo è di nuovo lì. Sarajevo è ormai prigioniera di un assedio feroce che durerà quattro anni. Ma quella donna resiste con i suoi fiori apparentemente superflui. Il fotografo le chiede allora quale sia il suo nome e lei scarabocchia qualcosa su un foglietto: "Fioraia". Nessun nome, nessuna etnia. Da allora, tornare a trovarla diventa per Mario un appuntamento cui non mancare. Fino al giorno in cui al suo banco lei non c'è più. Una storia, delicata e struggente, di dignità e resistenza. Età di lettura: da 8 anni.
Una via di pace. In viaggio tra Israele e Palestina
Mario Boccia, Andrea Semplici
Libro: Libro in brossura
editore: Terre di Mezzo
anno edizione: 2011
pagine: 256
Akko, Haifa, Taybe, Tulkarem, Nablus, Gerico: tre città israeliane e tre palestinesi unite da un itinerario di pace che, tappa dopo tappa, ci porta a scoprire i paesaggi, i cibi, i profumi, la storia antica e recente, i volti e le abitudini di una terra difficile ma bellissima. Come scrive l'autore, "incontrare la gente nei caffè, perdere tempo nelle piazze, guardare, nelle ore del mattino, il passeggio delle donne, aiuta a ricomporre qualche frammento del complesso mosaico di quanto è accaduto negli ultimi sessanta anni". Un reportage che è anche una guida, con suggerimenti utili per chi voglia percorrere la stessa strada, sapendo che ogni viaggiatore è un filo che contribuisce a ordire un tessuto di pace.
Souvenir from Yugoslavija. Escalation della distruzione dall'indipendenza slovena agli accordi di Dayton
Mario Boccia
Libro
editore: Selene
anno edizione: 1997
pagine: 96
Mario Boccia ha segnato il suo tracciato fotografico in cinque anni di guerra jugoslava, attraverso numerosi viaggi, dalla Bosnia-Erzegovina alla Serbia, dalla Croazia alle numerose "terre di nessuno", le terre contese e poi spartite, in via evidentemente non definitiva, con un tiro di matita sulle carte geografiche durante gli accordi di Dayton.