Libri di Mario Bencivenni
I giardini di Firenze. Volume Vol. 6
Angiolo Pucci
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2022
pagine: 440
Nel capitolo finale della sua monumentale opera, Angiolo Pucci, da guida espertissima, anzi vero sacerdote del cultus hortorum, ci fa scoprire come attraverso i secoli il paesaggio collinare del contado fiorentino si sia impreziosito di giardini e parchi. E ancora ci spiega il complesso intreccio che collega gli orti di utilità delle canoniche delle Pievi, le colture dei vigneti e degli oliveti, i boschi ai giardini di delizia e ai parchi con i quali gli antichi e nuovi aristocratici fiorentini hanno impreziosito e reso famose le loro dimore extraurbane. Cinquecento casi sono qui descritti: da Bagno a Ripoli a Capraia e Limite, da Vallombrosa, dal Mugello e dalla Val di Sieve alla Val d'Elsa e al Chianti. Il volume costituisce così un prezioso viatico per conoscere e riscoprire la corona "verde" che circonda Firenze. Comuni di Fiesole, Vaglia, San Piero a Sieve, Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Vicchio, Dicomano, Sesto Fiorentino, Calenzano, Scandicci, Signa, Capraia e Limite, Montespertoli, San Casciano in Val di Pesa, Greve, Reggello, Rignano sull’Arno, Pontassieve, Bagno a Ripoli e Grassina.
I giardini di Firenze. Volume Vol. 5
Angiolo Pucci
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2019
pagine: 440
Secondo episodio della trilogia su i giardini e gli orti privati di Firenze, iniziata nel volume precedente di quest'opera monumentale del Pucci, ci conduce con una narrazione attenta agli aspetti orticoli e giardinieri lungo un itinerario di 283 episodi posti nei nuovi confini comunali ampliati fra il 1865 e il 1928. Un patrimonio di orti, giardini, stabilimenti orticoli che accresce la ricchezza dei giardini del centro antico della "città dei fiori" consolidandone il topos letterario di città-giardino e la fama di patria dell'orticultura.
I giardini di Firenze. Volume Vol. 4
Angiolo Pucci
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 562
Numerosi e ricchi giardini all’interno della città murata: questo il filo conduttore del quarto volume de I giardini di Firenze. Angiolo Pucci ricostruisce un panorama urbano di orti e giardini di una ricchezza senza precedenti. Un patrimonio formatosi nei secoli passati grazie all’iniziativa di lungimiranti e appassionati proprietari e al magistero e alla cura di generazioni di tecnici giardinieri. Un viaggio che rivela un sorprendente volto verde del centro storico di Firenze.
I giardini di Firenze. Volume Vol. 3
Angiolo Pucci
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2016
pagine: 614
In questo terzo volume, Angiolo Pucci affronta il capitolo più caratteristico della storia dei Giardini di Firenze, raccontando le vicende relative alla creazione e alla tutela dei giardini fatti costruire dalla famiglia Medici a ornamento dei loro palazzi e ville. Dopo un lungo approfondimento sulla storia del giardino di Boboli, l'autore passa in rassegna tutte le residenze medicee sorte in area urbana e extraurbana, avvalendosi di una ricca base documentaria.
I giardini di Firenze. Volume Vol. 1
Angiolo Pucci
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2015
pagine: XXII-426
Dopo anni di oblio, torna alla luce il manoscritto perduto de I giardini di Firenze, l'ultimo ambizioso progetto di Angiolo Pucci rimasto inedito alla morte dell'autore. La grandiosità dell'opera, divisa in sei parti, si manifesta a partire da questo primo volume, nel quale Pucci delinea una storia universale del giardino, soffermandosi sulla vicenda dei principali giardini italiani e europei, illustrati attraverso foto d'epoca.
I giardini di Firenze. Volume Vol. 2
Angiolo Pucci
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2012
pagine: XIV-568
La seconda parte de I giardini di Firenze traccia la storia dei giardini pubblici della città, a partire da un vastissimo repertorio di fonti storiche, documentarie e giornalistiche. L'autore inaugura il volume con la Tenuta delle Cascine, prosegue con il viale dei Colli, con i viali circondari e le aree verdi all'interno della città. Oltre a fornire preziose informazioni di carattere botanico, Pucci sottolinea l'importante ruolo dei giardini pubblici nel contesto cittadino.