Libri di Mario Alessandro Curletto
Andrej Rubanov e il comunismo realizzato nella città-fabbrica di Elektrostal'
Mario Alessandro Curletto
Libro: Libro in brossura
editore: Lo Studiolo
anno edizione: 2022
pagine: 95
Monografia dedicata all'opera autobiografica dello scrittore russo contemporaneo Rubanov scritta da uno studioso docente di lingua e letteratura russa all'Università di Genova. Il saggio è illustrato con fotografie in bianco e nero fuori testo.
Il mio ritratto letterario. Lettere a Stalin
Michail Bulgakov
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2019
pagine: 90
Attorno agli anni Venti la situazione di Bulgakov era precipitata. I suoi racconti erano oggetto di sistematici attacchi da parte della critica, il romanzo La guardia bianca non venne neppure pubblicato interamente, mentre le riviste che pubblicavano i suoi racconti e le sue opere teatrali andavano via via chiudendo. Infine nel ’29 due sue opere teatrali vennero messe al bando. Ormai disperato, e con difficoltà a mantenersi, Bulgakov si rivolge a diversi uomini di governo e infine si spinge a scrivere a Stalin, con una lettera in cui espone in modo inequivocabile e definitivo le proprie posizioni letterarie e politiche. A questa lettera Stalin risponderà con una famosa telefonata personale. Il volume, curato da Alessandro Mario Curletto, ricostruisce l’intera vicenda e pubblica le lettere scritte da Bulgakov e custodite nel fondo Bulgakov del reparto manoscritti della Biblioteca Lenin di Mosca. Si tratta di documenti di eccezionale importanza non solo per ricostruire le vicende letterarie e biografiche di uno dei massimi scrittori del Novecento, ma anche per avere un quadro della condizione degli scrittori in Russia sotto Stalin.
Sostakovich. Note sul calcio
Mario Alessandro Curletto, Romano Lupi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2018
pagine: 150
Dmitrij Šostakovic nutriva per il calcio una passione viscerale, che lo portava a frequentare regolarmente gli stadi e a cercare in ogni modo di mantenersi aggiornato sui risultati del campionato sovietico anche quando si trovava all’estero. Teneva con meticolosità un proprio personale diario calcistico, compilato con dati statistici tratti da pubblicazioni sportive, scambi di informazioni con altri cultori della materia, osservazioni dirette, particolari inediti. Questo passatempo coltivato con serietà quasi maniacale probabilmente aveva per il compositore anche un effetto terapeutico, isolandolo mentalmente dalle delusioni, dai compromessi forzati, dalle tensioni della propria attività professionale, che coincise in buona parte con l’epoca staliniana. Rivestendo un ruolo così rilevante nell’esistenza e nella personalità stessa di Šostakovic, il calcio non poteva che trovare ampio riflesso nella sua arte.
Un mondo perduto e ritrovato
Aleksandr Lurija
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 233
1943. Fronte russo occidentale, regione di Smolensk: Lev A. Zaseckij, giovane tenente dell'Armata Rossa, viene ferito da un proiettile tedesco che gli penetra in profondità nel cervello cancellando la percezione di una parte del corpo e pregiudicando sia la comprensione del linguaggio che la memoria. Sottoposto a un intenso processo di riabilitazione, Zaseckij recupera frammenti delle funzioni cerebrali perdute e torna, dolorosamente, a vivere: riaffiorano nomi di persone e oggetti, impara di nuovo a contare, riconosce la via di casa... Giorno dopo giorno, dapprima con fatica poi con crescente sicurezza, annota i progressi in un diario a partire dal quale il grande neuropsicologo russo Aleksandr Lurija, che lo ebbe in cura per molti anni e con lui stabilì una relazione strettissima e partecipe, ricostruisce il profilo clinico e la personalità di un uomo sensibile e indomabile, realizzando, come ha scritto Oliver Sacks, "quella fusione di pittura e anatomia sognata da Hume". Libro "romantico" - cioè incarnazione di una scienza nemica di ogni riduzione della realtà a schemi astratti -, "Un mondo perduto e ritrovato" è anche un libro unico, frutto della felice combinazione (sono ancora parole di Sacks) di "una descrizione rigorosa, analitica" e di "una comprensione e immedesimazione profondamente personale con gli oggetti", di lucidità scientifica e tensione drammatica. Postfazione di Luciano Mecacci.
Jasin. Vita di un portiere
Mario Alessandro Curletto, Romano Lupi
Libro: Libro in brossura
editore: Fila 37
anno edizione: 2020
Jasin. Vita di un portiere
Romano Lupi, Mario Alessandro Curletto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2014
pagine: 240
Jasin, figlio del suo tempo, come da adolescente aveva svolto in fabbrica, al massimo delle proprie possibilità, le mansioni di tornitore, così si comportava nello sport, avvertendo un ulteriore senso di responsabilità nel mantenere alto, non tanto il proprio prestigio di personaggio pubblico, quanto l'onore della propria società e l'onore della propria patria. Nonostante giocasse nel ruolo più individuale del calcio, il suo senso di appartenenza a qualcosa di infinitamente più grande di lui non venne mai meno. Condizione che, molto probabilmente, ha contribuito a farlo diventare, oltre che, a detta di molti, il portiere più forte di ogni tempo, una personalità irripetibile nel mondo del calcio.