Libri di Marina Mura
Vento, sole, paesaggio: beni comuni rinnovabili. Cosa pensano i cittadini delle energie rinnovabili
Marina Mura, Elisabetta Strazzera
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 104
Il libro contiene alcuni risultati di un ampio lavoro di ricerca condotto con l'obiettivo di individuare i fattori che influiscono, favorevolmente o negativamente, sull'accettabilità sociale dei grandi impianti di energia solare o eolica in Sardegna. Viene esposta l'analisi qualitativa effettuata attraverso lo strumento dei focus group. L'indagine è stata svolta nei territori del Sulcis-Iglesiente, del Guspinese e dell'Oristanese. È chiara l'attribuzione ai luoghi di valori identitari, estetici, paesaggistici, produttivi, sui quali l'installazione di impianti eolici o solari può incidere in modo più o meno pesante a seconda delle caratteristiche del sito. L'energia prodotta dal sole e dal vento, ed il paesaggio nel quale si inseriscono gli impianti, vengono da molti considerati come un bene comune, al pari di aria, terra, acqua. Secondo questo punto di vista la gestione di tali risorse comuni deve corrispondere ai bisogni della collettività. Dai gruppi di discussione emerge però una certa sfiducia circa la capacità o la volontà da parte degli amministratori pubblici di lavorare in questo senso.
Bilancio di competenze
Marina Mura
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 112
Che cos'è la psicologia del turismo
Marina Mura
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2008
pagine: 126
Quale significato ha assunto oggi il turismo? Quali sono le motivazioni che spingono a viaggiare? Quali i comportamenti tipici del turista? Che cosa si intende con "ecoturismo"? Nel rispondere a questi interrogativi, il testo sottolinea l'impatto che il turismo ha sull'economia, la cultura e l'ambiente e affronta, secondo una prospettiva di psicologia ambientale, i diversi aspetti psico-sociali dell'essere turista, aspetti rilevanti anche per coloro che se ne occupano da altre prospettive disciplinari e per i "turisti", ovvero tutti noi.