Libri di Mariateresa Biasion Martinelli
Dedicato finalmente a te, madre
Mariateresa Biasion Martinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Montedit
anno edizione: 2022
pagine: 36
Nel giardino delle Millefoglie, Confettina e altre storie. Silloge di racconti
Mariateresa Biasion Martinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Carta e Penna
anno edizione: 2020
pagine: 96
"Come trasformare un piccolo giardino in un mondo incantato dove gli alberi e gli animali (tutti scritti con la lettera maiuscola) dialogano, si emozionano, vivono gioie e dolori, avventure e quotidianità, provando sentimenti di affetto, di solidarietà, di piccole gelosie, commettono errori, compiono atti eroici, trascorrono insomma una vita quasi umana, nella quale prevalgono però i buoni sentimenti e le piccole mancanze vengono presto ovviate da gesti di pace e di perdono? Semplice, con la Fantasia, nel cui spazio può esistere un Giardino Incantato, quello delle Millefoglie, teatro di vicende che mescolano una minuscola parte di realtà ad una grande dose di immaginazione, con un pizzico di insegnamento, che non ha la pretesa di essere niente di scientifico, che contiene comunque una morale, come ogni fiaba che si rispetti." (Dall'introduzione dell'autrice)
Nel mare dei ricordi
Mariateresa Biasion Martinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Carta e Penna
anno edizione: 2015
pagine: 40
I ricordi non sbiadiscono mai, si ripresentano anzi con sfumature più o meno diverse tinteggiando le giornate con il calore di uno sguardo, di una stretta di mani, di un sorriso essenziale, autentico. È quanto si condensa nella poesia di Mariateresa Biasion Martinelli: con tonalità leggere e mai banali, con una brillante interiorità, con una voce espressiva fatta di bellezza e di verità. Scorrono con piacevole armonia immagini e palpiti del cuore, ricordando il padre (il rumore dei suoi passi, la sua voce profonda, la sua chiesetta alpina), rivolgendosi al Signore ("scorgo la croce, o Signore. / Quel legno, di salvezza e d'amore"), seguendo il volo delle farfalle, riabitando i sogni di ieri e oggi "non più / vibranti voli di gabbiano"... Un inseguirsi di pensieri che evidenzia il nitore del suo io e che dimostra il perché "soltanto i poeti / non sanno scrivere / la parola fine". Una poesia, dunque, che è un dialogo serio con le parole, un documento quasi a livello esistenziale o, se preferiamo, una simpatica avventura, sofferta probabilmente ma che sottolinea la precarietà e gli interrogativi di tutti noi.