Libri di Maria Rita Gismondo
Il ruggito della pecora nera. Covid, segreti e bugie. Per non dimenticare
Maria Rita Gismondo
Libro: Libro in brossura
editore: Byoblu
anno edizione: 2024
pagine: 210
La gente ha "assorbito", è maturata la nuova società. Nella profonda convinzione di godere di una totale libertà nella scelta di programmi, idee, prodotti commerciali, tutti siamo stati veicolati verso l'obiettivo che pochi hanno voluto. La pubblicità utilizza anche le nostre percezioni nervose affinché si memorizzi un prodotto piuttosto che un altro. Lo stesso vale per le notizie. Modalità, toni e immagini sono predisposti per un'interpretazione dei fatti, già scelta per noi. Lontani i tempi dei giornalisti alla ricerca della verità. La maggior parte di loro ora non scrive con l'obiettivo di informare, ma solo per farsi leggere. È una delle conseguenze del cambiamento in atto nel mondo dei media. Vengono pagati (poco) per il singolo articolo che scrivono. Più il pezzo è capace di attrarre l'attenzione della gente, maggiore è la probabilità che venga accettato dal giornale. E la gente, soprattutto in un momento di crisi, è assetata di sangue. Vuole la rissa, il capro espiatorio. Cerca il torbido, i bersagli umani. È a caccia di un nemico.
Ombre allo specchio. Bioterrorismo, infodemia e il futuro dopo la crisi
Maria Rita Gismondo
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo +
anno edizione: 2020
pagine: 208
Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze presso l'Ospedale Sacco di Milano racconta gli antefatti, la gestione e l'eredità dell'epidemia di COviD-19. Un libro che parla di errori e di successi, di difficoltà e solidarietà, del passato ma soprattutto del futuro. A partire da quello che sappiamo, e da quello che possiamo solo ipotizzare, degli eventi che abbiamo vissuto, che hanno cambiato il mondo e il nostro modo di vederlo. L'autrice disegna un quadro preciso in cui si denunciano incompetenze e inadeguatezze, si sottolineano le scelte vincenti e i rischi meno conosciuti, come quello del bioterrorismo, e si fanno proposte per non arrivare impreparati alla prossima emergenza. Alla storia pubblica si intreccia la vicenda personale di un medico, il racconto dalla prima linea del fronte dell'emergenza, le notti insonni, i turni estenuanti, i dubbi e le paure di un'emergenza sconosciuta e vissuta insieme a una squadra che non si è risparmiata pur di portare a termine il proprio dovere. Con rigore scientifico e chiarezza, Maria Rita Gismondo ricostruisce ciò che è stato e ciò che sarà, le cause della crisi e le sfide future che dobbiamo prepararci ad affrontare, perché ciò che abbiamo vissuto in questi mesi non debba ripetersi. Prefazione di Pierpaolo Sileri.
Marta non può attendere
Maria Rita Gismondo
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2011
pagine: 186
Marta è la storia di una, mille donne con una forte femminilità, quella che hanno le donne nel piegarsi agli eventi, aspettando che passi la tormenta per rialzarsi e lottare ancora. Donne innamorate dell'amore, capaci di girare l'angolo della propria vita, anche quando la rassegnazione sembrava averle soffocate.
La cucina sul cortile
Maria Rita Gismondo
Libro
editore: Edizioni di Latta
anno edizione: 2008
pagine: 240
Questo non è un libro di ricette. L'autrice lo definisce sogno di una notte di mezza età, durante il quale, insieme ai volti e alle storie, sono tornati alla memoria i piatti che rendevano ricche le ritualità siciliane, le feste familiari ed i lutti, dandone persino un significato storico. Dopo anni trascorsi lontano dalla terra amata, ma carnefice della sua vita, come in un incantesimo ordito anni fa per riacciuffarla, quando ormai si credeva imprendibile, un banale oggetto capitatole per caso fra le mani ha compiuto il miracolo del ritorno. "Le ricette di Zenna e di mia madre" un quaderno di ricette e di appunti, l'odore di una polvere antica, della carta d'altri tempi ha aperto la sua mente ai ricordi, conducendola in un mondo onirico, popolato da volti, sapori, visioni, profumi, odori e voci, che hanno scacciato ogni risentimento ed ogni rimpianto, lasciando riemergere tenerezza, amore, amicizia. Le storie, le vite che popolavano il cortile della sua infanzia le fanno riacquistare il silenzioso coraggio di amare la sua Catania in una ritrovata pace. Graditi riaffiorano i ricordi e prepotenti i sapori delle diverse vecchie ricette, mentre come una marea montante, cresce la voglia di un dolce ritorno alle radici. "E solo quando sarà fatta pace tra me e le mie radici sarà sereno attendere la sera, navigando dolcemente in compagnia dei ricordi divenuti dolci compagni di cammino."