Libri di Maria Ricciardi
L'Homo Generativus oltre l’analfabetismo democratico. La democrazia della conoscenza. Atti della I Edizione del Festival di Pedagogia Generativa e Comunità Pensanti
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2025
pagine: 196
Il volume raccoglie gli atti della I edizione del Festival Pedagogia Generativa e Comunità Pensanti, tenutosi presso l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), luogo carico di significati simbolici, dove storia, spiritualità e cultura si intrecciano. Il Festival si configura come espressione istituzionale e testimonianza concreta del programma di attività della Cattedra UNESCO Generative Pedagogy and Educational Systems to Tackle Inequality, di cui la Prof.ssa Emiliana Mannese è Chair Holder. L’iniziativa si inscrive pienamente nelle finalità strategiche della Cattedra, orientate alla promozione della ricerca, alla disseminazione scientifica e alla valorizzazione della Pedagogia Generativa e del Sistema-Mondo (Mannese, 2023), quale paradigma teorico e dispositivo operativo per la trasformazione dei sistemi educativi, sociali e organizzativi. Nel vuoto di un presente che fatica a immaginare futuri possibili e a generare pensiero critico, si manifesta il bisogno urgente di un’educazione capace di essere generativa di pensiero, coscienza e partecipazione. Questo libro intende dare voce a tale necessità, affinché la democrazia della conoscenza...
Radici e orizzonti di pedagogia generativa. Sguardi epistemologici, tras-formazioni coevolutive e futuri educativi
Maria Ricciardi
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2025
pagine: 334
Il volume indaga le radici teoriche e apre gli orizzonti prospettici della Pedagogia Generativa, paradigma fondato da Emiliana Mannese (2011, 2016, 2019, 2023) per rispondere alle sfide educative del presente e del futuro. Il titolo Radici e Orizzonti di Pedagogia Generativa evoca l’immagine di un albero generativo della Conoscenza che si fa rappresentazione dell’architettura concettuale della ricerca: le radici affondano nelle basi epistemologiche che nutrono il paradigma; gli orizzonti si estendono oltre i confini dei saperi lineari e delle logiche educative strumentali, aprendo spazi di possibilità per l’autorealizzazione del soggetto-persona. L’albero della Conoscenza, e dunque della Vita, nella sua tensione tra profondità e apertura, si configura come dispositivo ermeneutico per interpretare le trasformazioni coevolutive che attraversano il Vivente. Articolata in cinque capitoli, la riflessione muove dalle origini della generatività verso la formalizzazione del paradigma pedagogico, esplorando le relazioni tra Natura e Cultura, tra Umano e Sistema-Mondo, i processi dell’imparare a diventare, fino a interrogare i futuri dei sistemi educativi. Quale idea di Umano sottende le scelte formative e la costruzione dei sistemi educativi? Come ridare senso all’educazione in un tempo segnato da crisi sistemiche e transizioni globali? A partire da una genealogia transdisciplinare – che include pedagogia critica, neuroscienze dinamiche, filosofia della mente, epigenetica, teorie della giustizia sociale – il testo propone una visione dell’educazione come pratica enattiva, trasformativa, generativa di libertà. Il costrutto di soggetto come Sistema-Mondo, elaborato da Mannese, si configura come metafora epistemica e matrice euristica che riconosce l’interconnessione tra pensiero, corpo, desiderio e mondo. In questa prospettiva tesa a una democrazia della conoscenza, si delineano alcune categorie-chiave: la generatività pedagogica come principio di trasformazione; il talento, non inteso come dono o risorsa elitaria, prestazione da esibire e selezionare, bensì come universale eidos naturalculturale, diritto di diventare di ciascuno e di tutti; il desiderio come forza conoscitiva e motore della progettualità; l’eguaglianza come metodo; l’Umanesimo generativo come pratica di valorizzazione del potenziale umano, nella sua capacità di immaginare, agire e costruire futuro; la giustizia sociale come fondamento etico del pensiero pedagogico e dell’agire educativo. In un panorama dominato da modelli competitivi, efficientisti e burocratizzanti, l’analisi propone una rottura epistemica: la Pedagogia Generativa elabora una nuova grammatica del formare, capace di restituire valore al senso dell’educare. In coerenza con il Protocollo Metodologico dell’Orientamento Generativo e dei Sistemi Organizzativi (O.Ge.S.O.) ideato dalla Cattedra UNESCO diretta da Mannese, l’opera delinea i riferimenti fondamentali per un’agenda educativa orientata all’equità. In dialogo con Morin, Freire, Biesta, Rancière, Sen, si afferma l’urgenza di una pedagogia in grado di rispondere alla complessità, formare soggettività consapevoli e agire futuri educativi intesi come opportunità esistenziali per i Talenti e le Comunità, volti alla definizione di progetti di vita degna di essere vissuta. Il volume si rivolge a studenti, educatori, formatori, ricercatori e decisori, proponendo un ripensamento dell’educazione come spazio e tempo di libertà, quale laboratorio per l’emergere dell’Homo Generativus (Mannese, 2023) e per l’attualizzazione dell’eguaglianza come metodo generativo di possibilità di diventare. Prefazione di Emiliana Mannese.
Intersezioni generative tra empatia e apprendimento
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2023
pagine: 202
Pedagogia generale e pedagogia del lavoro. Intersezioni culturali
Maria Ricciardi
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2022
pagine: 188
Il volume, pensato per studiosi, ricercatori, professionisti della formazione e del mondo del lavoro, intende offrire un’occasione di riflessione intorno alla pedagogia del lavoro grazie alla precisa ricostruzione dei principali paradigmi e delle teorie di riferimento relativamente a formatività e lavoro. A partire da una ricognizione delle questioni-chiave nell’analisi dei modelli educativo-formativi della post-modernità, si evidenzia la centralità della Clinica della formazione come metodologia di studio e ricerca per esplicitare le dimensioni latenti di processi educativi e formativi, riconoscendo l’orientamento quale struttura fondativa dell’apprendimento. Le leve generative dell’autoformazione di ogni singolo talento, nella sua unicità e irripetibilità, si rinvengono nelle strategie educative e formative che incidono sulle variabili biografiche. Gli approcci narrativi che formano al racconto di sé, intervenendo sulle dinamiche di autoconsapevolezza, riflessività e progettualità, sono in grado di attivare una rielaborazione critica dell’esperienza, per il compimento dell’agency, nel confine tra esercizio di liberta? e responsabilità.