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Libri di Maria Judite Carvalho de

Tanta gente, Mariana

Tanta gente, Mariana

Maria Judite Carvalho de

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2024

pagine: 208

«Ho urlato quando le regole più elementari imponevano di parlare piano, ho taciuto quando dovevo assolutamente dire qualcosa, non ho saputo stare al mondo. Ecco, non ho mai saputo stare al mondo. Ho sempre scelto a sproposito le occasioni per parlare o per stare zitta. Ho ingarbugliato tutto, ho confuso tutte le cose fino a non potermi più ritrovare». Sono parole di Mariana Toledo, la protagonista del primo lungo racconto che dà il titolo, e insieme il passo, a questa raccolta. Mariana ricorda la sua vita di donna messa da parte - l'abbandono del marito per una nuova relazione, il figlio non avuto - ed esplora se stessa, quasi si ferisce, in una lucida autoanalisi. Pubblicato in Portogallo nel 1959, quando regnavano la dittatura di Salazar e i rigidi editti della Chiesa cattolica, Tanta gente, Mariana fece scalpore. I racconti che compongono questo libro appartengono a un momento storico e a un paese, ma li trascendono, sono pagine che potrebbero essere state scritte oggi, nella precisione chirurgica con cui ritraggono l'eterno paradosso della vita umana. Maria Judite de Carvalho, scrittrice segreta di una grande letteratura segreta, mette in scena la mediocrità e l'indifferenza della società di fronte a situazioni limite come il rapimento, lo stupro, il tradimento, l'aborto, il suicidio. Sono storie di donne e uomini perennemente in conflitto: con le loro famiglie, con se stessi, con la prospettiva di un futuro migliore, o di qualsiasi futuro. Sono resoconti duri e inflessibili di donne intrappolate da una cultura che le valorizza come lavoratrici o mogli, mai come persone, mentre l'orizzonte della sessualità oscilla pericolosamente tra la libera scelta e l'inganno. La prosa crudele ed elegante di de Carvalho esibisce un sublime senso dell'umorismo nel raccontare l'amore e il disamore, il desiderio, l'attesa e la rovina privata, tuffandosi nelle profondità dei suoi protagonisti alla deriva nelle trame della vita quotidiana. Difficile attraversare le storie di questi otto racconti, e restare indenni. «In tempi come quelli odierni», ha scritto Giulia Caminito nella sua luminosa postfazione, «dove si ha spesso paura a spaventare il lettore e la lettrice, e dove si cerca persino nella scrittura risoluzione, accomodamento, salvezza, per fortuna esistono scrittrici del passato come de Carvalho che del confronto con gli abissi non hanno avuto alcuna paura».
14,00

Gli armadi vuoti

Gli armadi vuoti

Maria Judite Carvalho de

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2023

pagine: 184

Sono tutte donne i personaggi di questo libro scritto nel 1966 dalla portoghese Maria Judite de Carvalho, un romanzo di strabiliante attualità di temi e magnetica profondità di analisi: Dora, la protagonista, sua figlia Lisa, la suocera Ana e la zia Júlia. Ci sono sì gli uomini, ma sullo sfondo, determinanti ma fermi come scogli che dividono e uniscono le onde della storia. È donna anche la narratrice, un'osservatrice che riallaccia tempi, eventi, psicologie e retroscena; di lei fin quasi alla fine, fino al precipitare della storia, non si rivela il nome né si presagisce il ruolo che ricopre nella vicenda. Dora Rosário è vedova di Duarte, un individuo indolente e orgoglioso che l'ha lasciata giovane a tirare su la piccola Lisa. La affianca a suo modo la suocera Ana, una signora benestante, forte e razionale, sempre accompagnata da Júlia, perseguitata da accessi improvvisi di follia e di delirio. Ma Dora non vuole né aiuto né comprensione, chiusa com'è nel quieto culto del marito scomparso. Per anni si mantiene con fatica, finché non trova un lavoro in un negozio di antiquariato. Poi, la sera in cui Lisa compie diciassette anni, Dora apprende dalla suocera una rivelazione sorprendente, che sembra scardinare insieme il passato e il futuro: forse l'occasione per non essere «la persona senza età e senza speranza» che la figlia Lisa vede in lei. Gli armadi vuoti è il ritratto di tre generazioni di donne che fronteggiano un mondo plasmato da uomini poco presenti, maschi mediocri ma che hanno il potere di definire le vite di madri, figlie, mogli e amanti. La storia di Dora, così quotidiana e drammatica, fa pensare a Truffaut e a Maria Messina: un'infelicità domestica quasi ascritta al genere femminile, narrata con voce tagliente e un tono apparentemente leggero sotto il quale fervono decisive questioni identitarie, sociali, politiche.
14,00

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